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L’autore ci conduce ad una riflessione, scientifica ma sognante, su ciò che sta sopra di noi e sulle avventure che ci hanno condotto lassù. Lo fa con uno stile colloquiale e leggero, offrendo spazio alla nostra immaginazione senza trascurare il suo punto di vista, che è sempre meditato e delicato. Un saggio, se vogliamo, anche rilassante.
Andrea Muraro
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Una ottimistica visione sulle potenzialità delle risorse umane per rendere il futuro migliore. Lettura facile e scorrevole.
Caterina Franceschi
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Un libro interessante che racconta un bel po’ di cose sull’astronautica moderna e i suoi sviluppi futuri prossimi. E’ scritto bene ed e’ piuttosto accessibile ai non addetti ai lavori.
Ferdinando De Tomasi
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Articolato ed esauriente senza essere troppo complesso.
Ilaria Brandi
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Interessante ed esauriente descrizione dei problemi che dovranno essere affrontati in un prossimo futuro al fine di conoscere sempre più da vicino ciò che circonda il ns pianeta ed approfondire l’origine della razza umana.
LA META E’ IL VIAGGIO : questo il senso della ricerca , così come lo è la vita di ciascuno di noi.
Giovanni Buzzi
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Tommaso Ghidini in questo libro racconta il rapporto profondo di attrazione e sfida che lega da sempre lo spazio e l’uomo e lo farà attraverso una lunga riflessione che condurrà il lettore lungo l’intero arco di vita di un essere umano.
La sua esplorazione, mentre tocca i misteri più affascinanti dell’Universo, ci svela molto di noi, della nostra storia, proiettandoci verso un futuro che attraverso le sue parole sembra quasi di poter toccare con mano ed essere ancora più vicini.
Maria Elisabetta Panico
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Leggere Homo Caelestis è come viaggiare nello spazio infinito,vivere le esperienze vittoriose ma anche fallimentari delle diverse missioni spaziali nell’arco degli ultimi settanta anni.Leggere questo libro è stata anche un’occasione per riflettere sullo sviluppo tecnologico scaturito da queste missioni .Tutto molto coinvolgente.
Lucia Crapuzzi
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La lettura di Homo Caelestis motiva a andare oltre attraverso sette canali guida consapevoli e multidirezionali che abbracciano dal superamento della paura sino alle tutele delle vita.
Un cambio prospettico che è stato analizzato negli anni senza mai dimenticare a quale tipo di uomo, quello attuale, sta parlando.
Una visione per immagini limpida, evocativa, sublime.
Grazia Maria Scardaci
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Un buon libro ha la capacità, per me, una volta finito, di farmi sentire diversa da prima che lo iniziassi : ecco questo è stato decisamente un ottimo libro!
Una scrittura semplice ed un tono sapientemente accattivante ne rende incalzante la lettura. Parole sorprendentemente accessibili rispetto ad una tematica non proprio di imminente portata, quale l’ingegneristica aerospaziale ed il rapporto intercorrente tra l’uomo e appunto lo spazio.
Parole capaci, per questo, di trasportarti con fascino ed entusiasmo in una dimensione stellare, parole che si fanno "navicelle" di sognanti fughe decisamente lontane! Tommaso Ghidini, scrive in prima persona singolare, rivolgendosi, così, al lettore, con un
linguaggio estremamente diretto e comunicativo e questo gli permette di "spaziare" da una missione all’altra e raccontarla con accurata descrizione, e questo ne accresce notevolmente la curiosità di scoperta per il lettore, pagina dopo pagina. Non solo, lo scrittore, oltre che avvicinarci a conoscenze singolari, offre importanti riflessioni degne di nota.
L’ importanza dell’utilità, quale essa prerogativa essenziale a rendere la scienza tecnologia, il che ha determinato la possibile applicabilità sulla nostra Terra, di tante e più invenzioni volte allo spazio; l’importanza di normalizzare il fallimento umano, l’errore, dal quale si può solo imparare a migliorarsi con coraggio, caparbietà e sempre più ambizione; l’importanza di riconoscere il peso delle responsabilità umane sul grande tema del cambiamento climatico ed il suo serio corollario. Un gran bel saggio bravo ad arricchirti con un sorriso e lo o sguardo volto al futuro!
Ilaria Liccardo
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Perchè guardiamo il cielo? L’uomo ha compiuto passi da gigante nel suo percorso evolutivo, fino a raggiungere lo stadio che Tommaso Ghidini definisce Homo Cælestis: l’uomo che non solo guarda al cielo con curiosità e speranza ma che effettivamente in quel cielo ci è realmente arrivato. Ecco che l’autore illustra nel suo volume "Homo cælestis. L’incredibile racconto di come saremo" il percorso che l’uomo ha fatto nella sua scalata verso il cielo e quello che ancora deve e può non più "solo" immaginare di fare. Ghidini impasta nelle implicazioni scientifiche ed etiche della dimensione spaziale senza mai abbandonare quel tono romantico di fondo a tutto il libro, che me lo ha fatto leggere con un mezzo sorriso stampato in faccia. E, cosa più importante, l’autore fornisce la risposta fondamentale sul perchè effettivamente guardiamo il cielo: come direbbe il presidente Kennedy, perchè sta lì.
Nadia Caruso
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bello nteressante ma penso rivolto a un pubblico interessato a vedere come films e libri abbiano affrontato i vari argomenti
franco venturucci
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Homo Cælestis consente a tutti di immergersi nella realtà dello spazio facendosi coinvolgere dallo stile scorrevole del suo autore. Alcuni capitoli sono davvero sensazionali, degni dell’ultimo romanzo della nostra saga preferya per la voracità con la quale si lasciano leggere, mentre altri sono un pochino più spigolosi, come l’ultimo, ma non per questo non validi. Azzeccatissimo l’utilizzo di citazioni provenienti dal cinema o dalle letterture, per condire con quel tocco di "umanesimo" uno scritto di scienze. Personalmente non sono mai stato un grande appassionato di spazio, ma devo ammettere che questo saggio mi ha spalancato le porte di un mondo che ho sempre sottovalutato (ad esempio, non conoscevo per mia ignoranza la storia del Golden Record inviato nello spazio).
Simone Costa
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Pur non avendo mai avuto specifico interesse per le opere di divulgazione scientifica, ho trovato molto interessante questo saggio. L’Autore descrive con competenza e passione il rapporto che lega l’uomo e lo spazio e descrive quella che sarà l’evoluzione che lancerà l’uomo oltre i confini dello spazio conosciuti nel prossimo millennio.
Pienamente apprezzabile lo stile che con semplicità di scrittura pur considerata la necessaria specificità della materia, guida il lettore alla scoperta dell’ignoto.
L’opera descrive le passioni che animano l’essere umano, passioni che possono essere di vario tipo e che vanno letteralmente attraversate per poterle pienamente vivere e realizzare.
Ilaria Agosta.
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La scrittura diretta e scorrevole lo rendono particolarmente consumabile e lo avvicinano a un romanzo. Tuttavia, ho trovato esasperante la mancanza di coerenza, come se non fosse stato concepito con un piano di svolgimento ma fosse un flusso di ricordi ed esperienza, senza un chiaro sviluppo. Inoltre fatico ad accettare, soprattutto nella parte finale, i frequenti richiami a Dio, a mio avviso fuori contesto e pretestuosi.
Iride Porcellini
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Saggio accattivante, che esalta lo spirito della ricerca pura e il lavoro degli scienziati, fatto di costanza e fatica,
abnegazione e passione.
L’autore spiega con chiarezza, anche ad un pubblico vasto, l’importanza degli obiettivi della grande scienza che solo ad uno sguardo superficiale paiono non dare risposte alle necessità concrete degli uomini e dell’umanità. Apre prospettive enormi sul nostro futuro, ma, anche quando delinea scenari apocalittici, non manca di sostenerci con la fiducia sulla scienza e la curiosità che spinge a valicare qualsiasi confine. Mostra come paiano assurdi i nostri pregiudizi e le ridicole discriminazioni, che avvelenano la nostra società, alla luce delle prospettive che incombono sul futuro del nostro mondo, piccolissimo punto dell ’universo.
Angela Camporesi
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avvincente saggio che pare più un romanzo. Bellissimi intercalari con i ricordi e i rimandi storici artistici o letterari.
Lettura scorrevole mai pesante
Avvicina ad un mondo interessante ma complicato
Teresa Citro
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Il viaggio nel cosmo e l’esplorazione spaziale passata e futura dell’uomo sono i temi cardine di questo libro.Interessanti anche i passaggi sull’evoluzione dell’uomo e dei cambiamenti del nostro pianeta. Interessante la pagina dedicata alle fatte grazie ai viaggi nello spazio.
Marzio Stornelli
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Il concetto del tempo , la sua sostanza la sua esistenza e il suo permanere Guido tonelli fisico accademico ricercatore del Cern e membro del team che ha scoperto il bosone di higgs, ci interroga e si in interroga su questo concetto fondante della nostra vita mortale
attraverso un percorso letterario che dalla mitologia arriva alle domande ultime dell’uomo delle recenti e meno recenti scoperti della fisica quantistica e delle particelle In un viaggio dal macro al microcosmo in cui il tempo ( il dio chronos ) più volte rivisto, morto rinato e trasformatosi ma del quale alla fine non riusciamo a farne a meno
Una lettura lineare e colta ma che soprattutto nella seconda parte , per quanti sforzi faccia l’autore a rendere accessibili concetti complessi, non potendo fare a meno di discorrere di fenomeni fisici dalla termodinamica classica ai quanti all’entropia , rendono la lettura più faticosa, di non sempre di facile comprensione e com qualche astrusità anche se compensata , dalla assoluta umiltà evitando l’autore voli pindarici su ipotesi fantasiose per accattivare il lettore , ma rimanendo ancorato alle possibili verità della fattualità scientifica.
Rosa Francesca Farina
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Homo caelestis di Ghidini è di lettura molto agevole. L’entusiasmo e l’ottimismo dell’autore, che presenta come quasi a portata di mano viaggi sulla luna e colonie spaziali, possono lasciare interdetti, persino irritare un po’: sembra di entrare in un film di fantascienza, di vivere letteralmente in un altro mondo da quello che conosciamo. Sta di fatto però che il racconto dell’esplorazione dello spazio e delle sue prospettive future, all’apparenza radiose per l’umanità, è condotto in maniera chiarissima e trascinante. È un libro che riesce a presentare un argomento non facile in maniera semplice. Si capisce che Ghidini sia il portavoce ufficiale dell’ESA e un apprezzato divulgatore.
Insomma, il libro di Ghidini è il più accessibile a un largo pubblico, quello di Tonelli è il più sofisticato ma è anche rivolto a un pubblico decisamente più ristretto.
Se questo torneo deve premiare un autore che può farsi leggere da molti, allora vince Ghidini a mani basse. Se invece deve premiare un testo originale, che stimola a tenere subito un seminario sull’argomento, allora vince Tonelli.
Carlo Bitossi
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Dopo avere tentato (e sottolineo tentato) di leggere, in due settimane, due libri densi ed impegnativi come Tempo, di Guido Tonelli e Homo Celestis di Tommaso Ghidini, consentitemi di fare una recensione unica. Intanto, sono due libri bellissimi e vale la pena di leggerli entrambi. Il primo, un viaggio nel tempo, che diventa anche un viaggio nello spazio; il secondo, un viaggio nello spazio, che diventa anche un viaggio nel tempo. E visto che appunto, sempre di viaggio nello spazio-tempo si tratta, i punti di intersezione di questi due libri sono moltissimi ed è solo il modo di spiegare, meno tecnico nel caso di Ghidini, che mi ha fatto scegliere il suo libro, in quanto alla fine più accessibile. Certo, le descrizioni dei buchi neri nel libro di Tonelli riempiono di meraviglia e stupore, ma parecchie parti Homo Celestis lo fanno allo stesso modo, pur mantenendo un livello più accessibile a chi non sia un esperto di fisica. La descrizione della missione della sonda Rosetta, ad esempio è raccontata con entusiasmo coinvolgente. Ma è appunto solo un esempio, tra i tanti che si sarebbero potuti fare. Non è la prima coppia di libri che leggo per Robinson, ma non mi era mai capitato di leggere due libri così diversi e così simili come TEMPO e HOMO CELESTIS. Ed ho fatto veramente fatica a sceglierne uno.
Pietro Pieroni
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La lettura di questo libro è stata come andare sulle montagne russe. Iniziamo. Chi è Tommaso Ghidini? Boh. Vedremo. Inizio avvincente, con la cronistoria di una disavventura occorsa a Luca Parmitano durante un’attività extraveicolare sulla ISS e l’autore che dice di usare la lente dell’umanista anziché il telescopio dello scienziato. Il cervello registra umanista e nel prosieguo della lettura si trova spiazzato perché l’autore parla di sé come di uno scienziato. Avanti con un parallelo tra i grifoni sardi e la sonda Rosetta e del suo lungo, avventuroso e tecnologico viaggio. Uhm… Interessante. Capitolo successivo: fratelli Wright, D’Annunzio, Gagarin, ISS. Quindi l’autore inizia un discorso sulla colonizzazione di Marte che mi riporta con terrore a passi analoghi di un libro di Erich von Däniken. Terrore puro. Ma chi è ’sto Ghidini? Un complottista? No, è a capo di una specifica divisione dell’ESA. Meno male, è uno competente. La lettura prosegue con quella brutta sensazione di von Däniken che stenta ad affievolirsi, benché lo faccia man mano che la lettura procede. Ogni tanto ci si intoppa su passi vagamente agiografici, ma procede, tra racconti di vita lavorativa e insegnamenti generali, pagine dolorose o esaltanti di storia dell’astronautica e richiami piú o meno potenti alla cultura e all’evoluzione della vita sulla Terra. Ma è quando, a due terzi del libro, cita Stendhal che mi ritrovo steso ai suoi piedi: la frase che spicca sul saggio, che ti rimane incollata in testa, sta là. Da segnalare una ben nutrita biografia di approfondimento dei singoli temi.
Questa volta la gara è stata davvero dura. Entrambi i libri meritano di essere letti: in Tonelli la vertigine è costantemente alta; in Ghidini è piú subdola e difficile da riconoscere. E fino all’ultimo sono rimasto convinto che il vincitore sarebbe stato, per poco, Tonelli. Mi sono dovuto ricredere per colpa della mia fissazione sulle frasi-chiave, quelle che colpiscono cuore e cervello, quelle che ti si attaccano addosso e che forse citerai negli anni avvenire (talvolta addirittura word perfect).
Gianluca Pignalberi
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Non è esatto che Tempo non mi sia piaciuto: il nostro rapporto con lui, dal vecchio Chronos in poi, è costantemente intrecciato alla vita di tutti. Forse ha influito sul giudizio la constatazione che nulla possiamo – comunque - sul suo scorrere, e che analizzarne il ruolo nelle vicende umane ha certamente un senso, ma il contributo che fornisce alle nostre conoscenze non è paragonabile a quello della scienza di cui si diceva sopra. Forse ha influito anche il linguaggio, che – nonostante sia, come detto, scorrevole – è anche molto tecnico; del resto non potrebbe essere altrimenti. Ho trovato molto interessante che anche nella narrazione di Guido Tonelli trovino posto gli asteroidi, ma se c’è una parte che mette francamente I brividi è quella dedicata ai buchi neri: non sapevo che esistessero I buchi neri super-massicci, con il loro immane potere potenzialmente distruttivo non tanto per noi minuscoli esseri umani, ma per l’universo intero. Si evocano scenari cui certo non ci sarà dato di assistere, ma che il solo immaginare quasi travalica la nostra immaginazione...
Paola Bottini
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Fantastico saggio scritto da un personaggio importante per l’astronomia. Viene affrontato il passaggio da quello è l’uomo odierno, l’uomo sapiens sapiens per divenire quello che l’autore chiama homo caelestis. Le avventure che affronterà l’ uomo del futuro.
Vanessa Livolsi
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Un libro veramente interessante, soprattutto per chi, come me, è cresciuto con una cultura umanistica e non matematica. L’autore sa rendere evidenti - anche attraverso un linguaggio che definirei “visivo” - concetti e spiegazioni complesse, di modo che riesce nell’intento di avvicinare il lettore ad un mondo - quello della ricerca fisica e delle missioni spaziali - che solitamente, seppure ritenuto generalmente affascinante, rimane sconosciuto ai più, anche per la difficoltà di una comunicazione efficace. Mi è piaciuto molto, e lo consiglierei anche come lettura nelle scuole superiori.
Livia Spezzaferro
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Lettura scorrevole, argomento trattato con un occhio quasi paterno, come se si stesse raccontando con orgoglio la vita di un figlio, anche nelle descrizioni oggettive.
Per i non addetti ai lavori a volte un po’ prolisso ma sempre chiaro
Lina Mollica
(Maria Angela Mollica)
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Le missioni spaziali, quello che ci aspetta nell’universo e perché dovrebbe interessarci. Un libro molto personale ma che riguarda tutti noi.
Paolo Busolin
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Con Homo caelestis l’autore, Tommaso Ghidini, ci racconta il rapporto profondo che lega l’essere umano e lo spazio, accompagnato il lettore in un viaggio verso un futuro "caelestis" che appare ormai sempre più vicino.
Barbara Dodi
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La corsa a dare un nome agli eredi dell’Homo Sapiens é iniziata già tempo fa ed in un’arena popolata da mostri sacri la proposta di Ghidini fa fatica a brillare. Il libro offre spunti di riflessione interessanti e gli aneddoti tratti dai tanti anni di lavoro all’ ESA dell’autore valgono sicuramente il prezzo del biglietto. Per quanto si tratti di un libro piacevole, quindi, si fa fatica ad immergersi ed appasionarsi, sembra quasi per diffidenza dell’autore, che mantiene una distanza tra sé e il lettore, non concedendoci mai la sua piena fiducia.
Mirko Saccone
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Molto interessante
C.A.
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Non mi sono mai piaciute le imprese spaziali e i cosmonauti. Perdite di milioni di soldi e di tempo. Invece, leggendo l’affascinante Homo Caelestis ho cambiato ideaA parte le importanti ricadute pratiche delle imprese spaziali, ( per esempio la Tac per eseguire diagnosi mediche, si è sviluppata sulle astronavi), ho molto apprezzato il lato umano, lo spirito di avventura , il desiderio della conoscenza. Un libro veramente coinvolgente.
Paola Barile
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Atmosfere curate nei particolari, il filo conduttore del libro è la passione e la vita di Tommaso Ghidini, ma la narrazione è la storia mi hanno presto annoiata
Barbara Berti
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In “Homo Caelestis” Tommaso Ghidini ci spiega tutto il lavoro, le problematiche, le scoperte che permettono l’evoluzione dei viaggi spaziali mostrandoci come sarà possibile arrivare su Marte. Ci parla anche delle passioni, gli amori, le sconfitte che hanno contribuito alle scoperte che avranno poi ricadute sulla nostra vita quotidiana. Si va dalla nascita dell’universo col big bang, la scomparsa dei dinosauri, il primo volo dei fratelli Wright fino all’atterraggio del robot sulla cometa. Una visione di assoluto che ci fa capire quanto poco siamo noi Terra al cospetto del cosmo, rendendo insignificante in tal modo ogni nostro egoismo.
PIER LUIGI GUIDI
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Una cavalcata nello spazio interstellare, guidati dalle sapienti parole di un addetto ai lavori e dalla documentazione enciclopedica messa a disposizione del lettore. il punto su ciò che ci aspetta e le sfide tecnologiche da affrontare per realizzare imprese appena pochi anni fa inimmaginabili.
Un settore, quello aerospaziale, che richiede forti investimenti, ma che è in grado di generare applicazioni pratiche nella vita quotidiana delle persone. Un vantaggio innegabile, senza dimenticare, però di porsi la domanda sulla reale accessibilità per tutti di tali benefici.
Carlo Rotondo
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Scritto bene, con molti particolari per chi ama l’esplorazione dei cieli. L’autore è un uomo del mestiere.
Georg Umgiesser
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Homo Caelestis L’incredibile racconto di come saremo di Tommaso Ghidini
Longanesi 2021
Nascere.Viaggiare. Apprendere. Sbagliare. Amare. (Non) Morire. Credere.
Attraverso nove capitoli che sintetizzano l’esistenza dell’uomo e del pianeta, con uno stile che mescola la chiarezza della divulgazione scientifica, le suggestioni della cultura classica e un’indiscutibile capacità narrativa (leggere, per credere, la descrizione della prima lezione di volo impartita da mamma grifone ai grifoncini terrorizzati), Tommaso Ghidini, ingegnere dell’ESA - Agenzia Spaziale Europea - ci spiega perché la conoscenza sempre più approfondita dello spazio è vitale per la sopravvivenza del nostro mondo. Perché lo spazio descritto da Ghidini rappresenta, nello stesso tempo, uno sbocco per gli umani ma anche un potenziale pericolo di annientamento per il nostro pianeta (dice niente la fine dei dinosauri?).
Voto Homo Caelestis anche perché l’ingegner Ghidini dice di sentire la responsabilità di condividere le sue conoscenze (“Il mestiere che svolgo mi mette a contatto diretto con i dati più accurati sullo stato di salute della Terra e sul suo rapido e inesorabile degrado”). Se il suo scopo è aiutarci a capire quale strada può salvare l’umanità, quel che posso fare io è aiutarlo a trasmettere il messaggio.
Maria Pia Torretta
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Un viaggio nella tecnologia spaziale ed interstellare. Alcune scoperte scientifiche in campo astronomico hanno prodotto una evoluzione tecnologica di cui noi godiamo ed utilizziamo ogni giorno, basta pensare al GPS.
Un libro che sicuramente immerge il lettore in uno spazio-tempo a cui non si è abituati perché siamo troppo immersi nella nostra misera realtà quotidiana mentre basta alzare lo sguardo al cielo per scoprire l’immensità del nostro universo.
Elena Signorini
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Un’ eccitante ed affascinante visione di un futuro “spaziale” che è già iniziato e che non è solo lo sbocco della tensione alla conoscenza dell’ essere umano ma anche un’arma in più per salvarlo da se stesso e scongiurare la distruzione del pianeta.
Scienza e mistero ci accompagnano in un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta delle infinite applicazioni del sapere e della conoscenza.
Un approccio scientifico ai misteri della vita, alle origini del tutto “senza prescindere dal divino e dal sublime” , perchè “ se anche riuscissimo a trovarla una risposta decreteremo il definitivo trionfo della ragione umana giacchè allora conosceremo la mente di Dio”
Giuseppe Orlando
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L’esplorazione dell’universo ci sembra qualcosa di lontanissimo. Eppure l’autore, con una passione che si percepisce all’istante, racconta esperienze spaziali, proiettandoci nel futuro.
Un libro fruibile non solo agli "addetti ai lavori" ma a chiunque voglia vedere "un po’ più in là" .
Spiegandoci, nel frattempo, che per contribuire allo sviluppo del pianeta non serve per forza starci con i piedi appoggiati.
Debora Ravasio
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Saggio scritto con linguaggio semplice e coinvolgente anche per chi non è un addetto ai lavori. Descrive la storia, il presente ed il futuro delle missioni nello spazio mettendo in luce l’importanza del fallimento e della ripartenza da esso per poter ottenere risultati sempre più avveniristici. La collaborazione tra nazioni in campo scientifico, soprattutto nelle missioni spaziali ci dovrebbe insegnare un modo più proficuo di relazionarci.
Eva Vinci
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Lettura facile e incisiva con spiegazioni che invogliano ad approfondire e che pongono le basi del nostro futuro pur essendo molto estranee al nostro quotidiano.
Ottima lezione
Carlo Cristilli
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Mi è piaciuto di più l’argomento, forse per un fatto di preferenza personale
Simona Belli
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Anche se con tono un po’ enfatico, apre una discussione sensata sul futuro delle esplorazioni spaziali