< I cani del nulla. Una storia vera di  Emanuele Trevi (Einaudi)

Qui di seguito le recensioni di ICaniDelNulla raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Non è stato un libro che mi ha particolarmente emozionato. In alcuni tratti non sono riuscita a trovare un filo logico alla narrazione ( ma forse non era necessario lo avesse).Nello stesso tempo però, alcune sue affermazioni mi sono rimaste in testa e ne ho riconosciuto la chiarezza di esposizione. Ho trovato poi ben descritte, simpatiche e veritiere le avventure vissute con la cagnetta Gina.

Giudi Sura

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I cani del Nulla
Valutazione: 3 stelle
I Cani del Nulla è il romanzo di esordio di Emanuele Trevi, vincitore del Premio Strega 21. E’ stato ristampato per l’occasione.
I cani del nulla è un romanzo autobiografico di difficile comprensione perchè presenta molteplici contaminazioni letterarie nella sua struttura.
La poesia rende l’uomo libero dal suo nulla. La poesia è quella sensazione di camminare in un bosco nella direzione di una cascata. I suoi versi rappresentano il fragore della cascata, la quotidianità della coppia Trevi e dei suoi animaletti nell’inarrestabile vortice che è la vita.

Maria Flora Pitini

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La cagnetta Gina, descritta simpaticamente in ogni sua espressione e comportamento, ho riconosciuto la mia cagnetta Nicolina, è per lo scrittore, lo spunto per soffermarsi su diversi pensieri e riflessioni sull’essere uomini.

Lucia Crapuzzi

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Circolo dei lettori
di Milano 2 “Lettori temerari”
coordinato da Patrizia Ferragina
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Un testo che suscita reazioni contrastanti. Scrittura raffinata e colta, trama volutamente inesistente, continua alternanza di toni alti e bassi, che suscitano ammirazione e fastidio. Un testo di cui ho colto l’originalità e la maestria ma che ho sentito freddo come un esercizio ben riuscito, troppo costruito nonostante volesse dimostrare il contrario. Alcune riflessioni mi hanno molto colpito ma nel complesso i momenti non hanno prevalso.

Annamaria Barletta

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Racconti del quotidiano vivere dell’autore, della moglie e di Gina la loro cagnetta. Trevi è un ’pastore delle cose’, di un infinito elenco di oggetti posseduti, raccolte, carte che si collegano tra loro, risuonano, evocano, vibrano, rimandano a tramonti, poesie, melodie, musiche... al trascorrere del tempo e alla morte. Filo rosso che cuce questo universo domestico, tra alti e bassi raffinatissimi e prosaici, la poesia di Gabriele D’Annunzio dedicata ai suoi cani morti.

Bernadetta Pazielli

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una narrazione intima che però , non sempre mi coinvolge... alcuni spunti rimangono e sono pertinenti ..ma pochi nel complesso...

massimo pellizzardi

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Avvincente ma incredibile storia a metà tra indiana jones e il protagonista di Angeli e Demoni e del Codice da Vinci. Nulla di veramente originale. Ma piacevole la lettura

Maria Ornella mele