< I cannibali dei Borbone. Antropofagia e politica nell’Europamoderna di  Luca Addante (Laterza)

Qui di seguito le recensioni di ICannibaliDeiBorboni raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Purtroppo ho trovato il saggio molto lento e pesante. Una lettura davvero impegnativa per chi non è appassionato di storia. Al contrario del saggio di Spinelli, l’autore non ha scritto per avvicinare il lettore e di conseguenza credo che I cannibali dei Borbone non sia alla portata di molti. Ci sono molte nozioni, è sicuramente un lavoro accademico eccelso, ma se non si conosce l’argomento è come navigare in aperto oceano senza avere un punto di riferimento.

Isabel Anahi Arias

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Una storia sui Borboni e su le tante cose non conosciute e che hanno creato un falso mito borbonico.
In particolare tutto il racconto sulla controrivoluzione del 1799 è importante per conoscere questa tragedia e le sue vittime con l’apporto anche in questo caso della religione cattolica che indottrinava in maniera errata le masse.
Anche questo un saggio che dovrebbe far parte dell’insegnamento scolastico per far finire il falso mito del buon governo borbonico.

Andrea Borghi

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Descrive una realtà inquietante e rimossa, insita nella natura umana , la violenza incontrollata fino alla ferocia,può portare all antropofagia.
Sicuramente ,se questa e’la tesi nel libro, viene troppo localizzata e rimarcata al sud borbonico, e può dare l’impressione di una peculiarità meridionale, di un problema insito invece nella natura umana .

Antonio Manfredi

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Il cannibalismo è una pratica appartenuta alle società primitive? Assolutamente no. Il cannibalismo, o più precisamente antropofagia, fu praticato durante l’epoca Borbonica. Il 1779 è l’anno in cui cadde la Repubblica Napoletana per mano del cardinale Ruffo. In tale frangente si registrarono atti di cannibalismo nel capoluogo campano. Un corriere reale fu smembrato dalla folla, atti di necrofilia, smembramenti, personaggi arsi vivi ed episodi di antropofagia. Ma la capitale partenopea non fu l’unica a registrare atti di violenza. La seconda parte del volume narra il cannibalismo europeo; episodi efferati spesso dimenticati o nascosti diventando dei veri Tabù storici. Qui l’uomo perde la sua parte umana diventando un vero demonio. Il libro si conclude con delle riflessioni e motivazioni riguardo a tale comportamento deviante. L’intero testo è ricco di documentazione e testimonianze storiche. Quando la Storia Europea esce dagli schemi tradizionali e diventa un horror da mangiare a crudo, tutto in un sol boccone.

Beatrice Adeante

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tema nuovo e di stimolo, molto ben documentato, molto ben scritto e coinvolgente

Roberto Benedetti

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L’autore narra fatti che in parte già conoscevo, ma non con i dettagli cruenti da lui esposti. Davvero avvincente e coinvolgente, come un pugno nello stomaco che fa riflettere sulla natura umana e sulle dinamiche delle masse in determinate situazioni politico-sociali. Merita senz’altro il primo posto

Maurizio Bertolini

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Mai avrei immaginato che proprio in Europa e in tempi tutto sommato recenti, la gente si fosse cibata di carne umana, non per fame ma come estrema pratica durante le lotte politiche. L’autore, nell’ambito di questa interessantissima indagine, porta alla luce episodi di massacri popolari che vennero rimossi dalla storia europea fin dal medioevo; si focalizza sulla controrivoluzione napoletana del 1799 e documenta in modo molto dettagliato, anche con episodi inediti, quanto cio’ che si verifico’ fosse legato alla ferocia della lotta politica e religiosa. Saggio scritto in modo molto avvincente.

Fabiana Benedetti

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Assolutamente non informata sull’argomento, mi sono trovata a dubitare prima e interrogarmi poi, sulle fonti citate dall’autore che a tratti negano quanto appena detto in precedenza. L’ho trovato un saggio poco preciso, molto incentrato sui Borboni e poco sulla pratica e violenza cannibale più generalizzata che avrebbe dato un quadro sicuramente più contestualizzato.

Monica Sacchetti