Qui di seguito le recensioni di IDemoniDiBerlino raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)* * *
Un bel thriller storico, ambientato nella Berlino dei primi anni del nazismo, con trama molto avvincente e piena di colpi di scena. Il personaggio principale (commissario Sauer) è molto ben caratterizzato.
Da leggere.
Enrico Zulli
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Scrittura scorrevole, ma trama lenta. La ricostruzione del periodo storico in cui la vicenda è ambientata è verosimile e l’atmosfera descritta fa immergere totalmente il lettore.
Eleonora
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Grandi lettori
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“I demoni di Berlino” è sì sequel dell’esordio dell’autore ma soprattutto un romanzo che vive di vita propria. Sigfried Sauer, ex commissario della polizia di Monaco, è chiamato da vecchi conoscenti a ricercare la donna che ama, Rosa, unitasi alla Resistenza contro l’ascesa al potere di Hitler. Il romanzo, ci restituisce una Berlino sull’orlo della Seconda guerra mondiale, dove nessuno è ciò che dice di essere e la violenza è dilagante. La storia è dominata da un’atmosfera noir con il respiro di un thriller hollywoodiano. Non mancano colpi di scena, personaggi unici e riflessioni attuali e sorprendi sul nostro ruolo in quanto singoli nella Storia.
Benedetta Iezzi
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Misteri, enigmi, sotterfugi, tradimenti percorrono la storia dei momenti più bui in cui precipitò la Germania. Da Vienna a Berlino, in concomitanza con l’ascesa al potere di Hitler, una serie di eventi travolgono le sorti di giovani resistenti, giovani innamorati della libertà. L’incendio del Reichstag, la sera del 27 febbraio 1933, è l’evento attorno al quale si snodano le vite di tanti personaggi: spicca quella dell’ex commissario di polizia Sigfried Sauer, riflessivo, attento e soprattutto innamorato di Rosa. E’ cercando lei che si scontrerà con i gerarchi nazisti, i demoni di Berlino.
Marina Biagiotti
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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Farra di Soligo “Quelli di LLC”
coordinato da Annalisa Tomadini
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Questo è un romanzo in cui la Storia con l’iniziale maiuscola si
intreccia con la fiction, in un intricato gioco di vicende e personaggi
che nella prima parte si articola in sapienti e curatissime descrizioni
della Berlino nell’anno dell’incendio al Reichstag (1933), nella seconda
sfocia nel genere thriller. Le vicende del protagonista Sigfried Sauer,
ex ispettore monacense attirato a Berlino da ambigui conoscenti proprio
quando la Germania precipita nel baratro del nazismo, si innestano su
fatti storici che già sappiamo come andranno a finire. Mentre si
costruisce progressivamente nel lettore l’ansia per la sorte dei
personaggi di fantasia.
Intendiamoci, questo è un bel romanzo, nel
senso che è scritto molto bene, con grande accuratezza ed evidente
capacità di descrivere figure e contesti. Sfortunatamente – ma questo è
un problema mio – non amo particolarmente né i thriller, né le
commistioni tra personaggi fittizi e personaggi storici, spesso proposte
in letteratura. E quindi, nonostante da appassionata di storia abbia
apprezzato molto la prima parte (la seconda a mio avviso risente di
qualche esagerazione tipica dei thriller), non è un romanzo che mi abbia
particolarmente entusiasmata. Motivo per cui gli ho preferito un
saggio, benché spurio.
Adele Boldrini