< I due roghi di  Antonio Boccuccia (Armando)

Qui di seguito le recensioni di IDueRoghi raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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I due roghi è un interessante romanzo storico che vede come protagonista Galileo, la scienza, la stregoneria, l’amore. Vera protagonista è la curiosità che da sempre salva l’uomo dalla sua staticità.
Scrittura piacevole, scorrevole. Storicità attendibile.

cristina terenzio

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Sono stata catturata dal romanzo sin dalle sue prime pagine. La scrittura è scorrevole e delicata, i temi trattati, eterni, riproposti in chiave contemporanea, pur essendo il romanzo ambientato nel Seicento. Ho adorato il riferimento manzoniano nel primo capitolo. Interessante la scelta di narrare le due sfere di vita del Personaggio. Meravigliosi i quadri dei singoli personaggi e l’espressività delle loro descrizioni.

Ginevra S.

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I due roghi è un viaggio affascinante che accompagna il lettore alla scoperta di personaggi e convinzioni che hanno segnato il raggiungimento della ragione e dell’infinito. È un testo di grande impegno e ricerca, un racconto - denso, ma tutt’altro che pesante - che mira a scandagliare la grande figura di Galileo Galilei e del mondo di cui è stato protagonista indiscusso (anche a causa della Chiesa che lo ha lungamente ostacolato). A essere indagato non è solo il genio di Galileo - ben inserito nel contesto attraverso l’accurata riproposizione di eventi storici, culturali e politici - ma anche il suo lato più intimo ed emotivo, quello che forse non tutti conoscono. Nel testo di Boccuccia emergono i pregi e i difetti, senza sconti, dell’uomo che ha dato una svolta alla scienza, e che qui si mescolano al periodo difficile delle eresie, delle congiure e delle abiure dettate dalla minaccia del rogo. È a metà tra il romanzo storico - con tinte “rosa” e “gialle” - e il saggio; a questo intreccio di letture, stratificate l’una dentro l’altra, ci si approccia con estremo interesse proprio perché nulla è dimenticato o lasciato al caso, e le nozioni che siamo abituati a leggere nei libri di Storia vengono ancora più ampliate. I due roghi mira al cielo ma allo stesso tempo mantiene i piedi ben saldi a terra, soprattutto nel modo attraverso cui viene portata alla luce la caparbietà, più volte messa in ombra, di Galileo Galilei. Oltre ai fatti narrati, un ruolo fondamentale lo occupano anche i processi e il clima di terrore che ha preso corpo attraverso il divieto di scrivere o anche solo pensare riflessioni lontane dalla dottrina ecclesiastica. Questo romanzo dimostra anche quanto gli oscurantismi siano dannosi e, soprattutto, capaci di ritornare ancora (anche se con manifestazioni differenti). Con gli occhi rivolti al “futuro”, Galileo Galileo sembra chiedere implicitamente al lettore due cose: la prima è senz’altro quella di riflettere sulle tenebre che hanno avvolto il suo tempo (anni che noi abbiamo abbondantemente alle spalle, ma che incombono ancora minacciosi quando si tratta di limiti e chiusure mentali); la seconda è di non dare per scontata la straordinaria portata della conoscenza e del sapere, uniche armi in grado di combattere il “buio” della ragione. In tre parole: avvincente, empatico e rivoluzionario.

Valentina Zanotto

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I due roghi mi è piaciuto un po’ meno perché ho trovato alcuni tratti noiosi, le continue digressioni, specialmente quelle puramente storiche, fanno, a mio parere, perdere un po’ il filo del racconto principale. Anche se tutto sommato la trama è avvincente.

Laura Lai

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Eccellente affresco storico, molto ben documentato, che porta nuova luce alla vicenda di Galileo, perfettamente calata nel contesto della sua epoca.
Si ha come l’impressione di essergli accanto, di pensare e sperimentare assieme a lui.
La condanna e l’abiura sono solo un penoso dettaglio della storia di questo immenso pensatore, tratteggiato dall’autore con grazia e solennita’, senza tuttavia farne un’agiografia.
Galileo, umano e sanguigno, ma al tempo stesso proteso verso le stelle, ci mostra come la curiosita’ sia il vero morore della Storia e che nessun dogma puo’fermarla.

Fabio Muraccini

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Il libro è scritto molto bene, è fluido e riesce a farci viaggiare in un’epoca lontana, accompagnandoci con garbo e fantasia. Lo stile non è mai banale e nulla è scontato. L’intreccio è molto ben costruito e i personaggi sembrano già conosciuti, quasi amici. I misteri e le magie che ci narrano rendono il romanzo interessante e avvincente.

Alessandra Cavalli

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Un libro per chi ama viaggiare nel tempo, conoscere personaggi misteriosi, accendere fuochi, compiere riti magici e partecipare a sabba demoniaci. Si discorre con filosofi, streghe, astrologi, assassini, cardinali e papi. Si entra nella vita pubblica e privata dei grandi scienziati del ‘600. Si scopre il lato umano e innamorato di Galileo, il più grande astronomo medioevale, valido disegnatore e ottimo musicista, nonchè letterato, con una cultura notevole e una penna degna di un valente scrittore.

Angela Orvini

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Romanzo avvincente che ti trasporta in un’altra epoca. Fino alla fine con il fiato sospeso. Spunto per grandi riflessioni circa la nostra esistenza.

Elisabetta Silveto

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Formia “"I lettori della libreria Tuttilibri"”
coordinato da Enza Campino ed Eleonora Ortolani
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Noiosissimo, non sono riuscita a finire di leggerlo.

Antonia Cincioni