< I segreti della Duchessa di Berry di  Carola Bianco di San Secondo (IlCanneto)

Qui di seguito le recensioni di ISegretiDellaDuchessaDiBerry raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Il lavoro della Bianco di San Secondo Carola è una fotografia lucida e ben dettagliata di un preciso contesto storico e sociale, a metà strada (e nessuna mai percorsa sino in fondo) tra un romanzo di genere ed una ricostruzione storiografica.
Pur comprendendo le motivazioni che hanno spinto l’autrice, il romanzo rimane un album di fotografie di famiglia caro solo alla stessa. La lettura scorre fluida ma asettica: non genera un’empatia con i personaggi che, da lettrice, appaiono osservati superficialmente dall’esterno.

Cesarina Marzulli

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da un libro che si intitola i segreti di… mi aspettavo una narrazione in cui ci fosse un po’ di mistero, motivo per cui ho deciso di iniziare da questo romanzo. Con mia grande delusione ho trovato la narrazione poco interessante e un po’ tediosa. La storia procede lentissima con molte dinamiche ripetitive. Inoltre gli inserti in corsivo, stile tesina di storia non mi sembrano molto azzeccati. Sarebbe stato meglio integrare gli episodi storici nella narrazione

Roberta venturi

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Sebbene non abbia apprezzato la scrittura nella parte in cui la narratrice era la nipote della Duchessa (troppo semplicistica e banale), ho letto con piacere il susseguirsi delle vicende della protagonista. Certo, l’impianto di fonte storica offriva un ottimo spunto narrativo, spunto poco manipolato dall’autrice che ha scelto di introdurre pochi artifici, pochi interventi, ma forse meglio così: i commenti della nipote su vestiti e gioielli facevano apparire tutto così frivolo! Comunque la lettura é risultata più piacevole e scorrevole rispetto all’altro testo.

Michela Trotta

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Ho trovato questo libro piacevole da leggere.
L’alternarsi del racconto in prima persona della giovane Silvia con la narrazione delle vicende storiche visite dalla Duchessa, ha reso la lettura scorrevole e mai noiosa.
Personalmente ho apprezzato molto le descrizioni dei contesti storici ché mi hanno permesso di comprendere appieno le vicende della duchessa di Berry dato che non ne conoscevo la figura, permettendo di evitare lo spiacevole incomodo di ricercare la sua vita e le vicende vissute su internet come invece, molto spesso acceda con altri romanzi storici.
Ho oltremodo gradito la delicatezza con cui l’autrice ha mescolato le parti romanzate con quelle storiche, riuscendo a far sentire il lettore quasi fosse lui stesso un amico cui la piccola Silvia e l’autrice stiano narrando le incredibili avventure vissute da una figura storica così rivoluzionaria per il suo tempo, rendendo la lettura di questo racconto ancora più piacevole.
È stata davvero gradevole la lettura di questo romanzo.

Giorgia Franchi

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E’ il racconto, molto scorrevole e leggero dal punto di vista narrativo, di un preciso periodo storico filtrato dalle emozioni e dai ricordi della sua protagonista. Le vicende personali della Duchessa e dei personaggi che vi interagiscono si intrecciano fedelmente con gli avvenimenti "epocali" che fanno da sfondo e che rendono la narrazione abbastanza avvincente. La prospettiva dialettica è propria di una categoria sociale aristocratica e privilegiata, che in parte trascura le ripercussioni di carattere sociale ed economico che pure segnarono la storia di quegli anni. Se si tiene conto di questo limite il libro si lascia leggere molto facilmente e con buon interesse.

Claudia Lionetti

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I segreti della duchessa di Berry ha delle descrizioni così vivide che sembra improvvisamente di ritrovarsi nella Londra del 1800, vedo le strade, i costumi.
Ho apprezzato particolarmente il personaggio di Rosalind, una donna forte che non si fa piegare da nessuno, emancipata e coraggiosa.
Molto differente dai soliti libri di Elizabeth Beacon e nonostante il genere non sia tra i miei preferiti, l’ho particolarmente apprezzato.

Alice Borgonovo

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Una misteriosa chiave che rivela il contenuto di uno scrigno ormai dimenticato. È questo l’inizio del romanzo che subito riesce ad incuriosire il lettore, proiettandolo all’interno di questa famiglia reale. L’atmosfera è quella di una tranquilla vazanza estiva, intervallata dai ricordi della Grand-Mère che ci rivela il suo passato, filtrato dalla sua memoria. Attraverso gli oggetti e le lettere che la Duchessa ritrova nello scrigno, ripercorriamo a ritroso pezzi della sua vita, attimi e persone affiorano fino a diventare reali.
È un romanzo dolce e malinconico, che riesce a catturare il lettore e a trasportarlo all’interno degli ambienti in cui i personaggi si muovono.

Chiara Menichetti