< I serpenti del Vaticano di  Carmelo Nicolosi De Luca (NewtonCompton)

Qui di seguito le recensioni di ISerpentiDelVaticano raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Dietro I Serpenti del Vaticano si riconosce sin dalle prime pagine una penna che ha coscienza e conoscenza di una cultura ampissima, una mente che spazia dalla storia della religione alla teologia, dalla politica ai meccanismi dell’indagine poliziesca. La trama rischia a volte di divenire ardua da seguire per i riferimenti particolari che si fanno alla religione o alla storia del cristianesimo. Una storia di certo avvincente che forse si adatta più allo schermo che alle pagine di un libro.

Ilaria Ranalli

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I serpenti del Vaticano è un romanzo scritto da Carmelo Nicolosi De Luca, edito da Newton
Compton Editori e pubblicato nel 2011.
Catanese d’origine, giornalista, è alla sua terza pubblicazione, dopo La congiura dei monaci
maledetti e il Codice dei Cavalieri di Cristo.
Il volume, che si può inserire tra le fila dei romanzi polizieschi, segue le vicende di un coro di
personaggi che si avvicendano verso la verità. Omicidi, rapimenti, attentati, ma anche desiderio
di riscattarsi, volontà di fare del bene. Soprattutto, è da rintracciarsi come elemento comune e
filo conduttore l’esigenza – dell’autore come dei personaggi – di attirare l’attenzione verso un
problema comune. Si tratya di chiedere l’opportunità di parlare. Ecco quindi che emerge il
desiderio di traghettare l’attenzione verso un pianeta che si sta ammalando sempre più, il
desiderio di confronto.
Un romanzl che ti tiene attaccato alle pagine, legato dall desiderio di scoprire i risvolti che hanno
modo la vicenda. Una domanda allora emerge: come sarebbe il mondo se si dedicasse tempo
all’ascolto delle persone?

Lucilla Cisbani

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i serpenti del vaticano mi è piaciuto: sin dalle prime pagine si viene catapultati in un mondo oscuro, misterioso e affascinante. Il ritmo serrato rende irresistibile la narrazione, persino per chi non è avvezzo alla lettura di thriller.

Emanuele Messina

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Intreccio interessante e non banale e con personaggi ben costruiti.

Serena Salomè

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La prima impressione, che si è confermata nel prosieguo della lettura, è che in questo giallo ci sia "troppo": troppi personaggi (che continuano ad accumularsi un capitolo dopo l’altro) e troppe narrazioni parallele e flashback. Ho più volte perso il filo, probabilmente anche perché ci sono dei richiami ai romanzi precedenti dell’autore, che non ho letto.

Silvia Pettarin

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La storia sembrerebbe anche interessante, ma la scrittura prolissa la appesantisce enormemente.
Mi piacerebbe fosse sfrondato da particolari inutili e poi vorrei rileggerlo

Bettina Manfrè

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Se apro dicendo “intrigo internazionale”, molto probabilmente verranno in mente gli Stati Uniti e il monte Rushmore, un collegamento facile. Più difficile verrà di pensare che al centro di un simile evento vi possano invece essere due preti, uno di Palermo e uno di Roma, in grado di dare il via a vicende che vanno ben oltre i muri del Vaticano. Carmelo Nicolosi De Luca , con il suo I serpenti del Vaticano, riesce magistralmente nella costruzione di un simile orizzonte narrativo, regalandoci un thriller avvincente in grado di attirare il lettore come una calamita – e lo dice uno che evita certa letteratura di genere come la peste.
Tutto parte da padre Pinto, prete siciliano, il quale, a seguito di lunghe ricerche sul II secolo d.C, giunge a formulare una profezia sulla rovina della Chiesa di Roma e del mondo intero, partendo da uno scritto di Tertulliano. Apparentemente per via di questa sua scoperta, qualcuno invia un sicario per ucciderlo, però quest’ultimo decide di trarre in salvo il prete e iniziare una propria redenzione personale indagando sui mandanti dell’omicidio. Tale sicario, soprannominato il falco, salverà anche il romano padre Visconti e, aiutato da alcuni “colleghi” di lunga data, indagherà a modo suo sulle vicende, fungendo da importante motore – nonché spesso deus ex machina – dell’azione.
Tra dubbi laceranti e rivelazioni oniriche si troveranno a muoversi inoltre il viceprefetto della Biblioteca Apostolica Matteo Cattaneo e il cardinale Ruiz, personaggi di spicco del Vaticano. Dalla parte della legge si assisterà invece ad una sinergia tra Roma e Palermo, rappresentate rispettivamente dal questore Ettore Midiri e dal vicequestore Giovanni Barraco, che fungeranno da ponte tra le vicende del falco e quelle interne alla Chiesa.
Un romanzo ben congegnato e molto scorrevole in cui, per parafrasare Cechov e lodare Nicolosi De Luca, “ogni pistola che compare, spara”. Il tutto, unito ad un’ottima scrittura, ne fa una piacevole lettura che mi sentirei di consigliare. Voto: 7 e mezzo.

Gionata Marchetti

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non è un libro che mi ha preso particolarmente, da un lato il mistero ti prende e si vuole sapere la soluzione, dall’altro mi è sembrato troppo fantasioso

Silvia Muia

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Un giallo ambientato in un mondo religioso. Ambientato a Palermo, in un mondo di chiese, storie e segreti, questo libro racconta una vicenda intrigante. Scrittura scorrevole, tematica interessante per chi ama i liri gialli.

Martina Giacchero