< I soldi della P2 di  Antonella Beccaria, Fabio Repici, Mario Vaudano (PaperFirst)

Qui di seguito le recensioni di ISoldiDellaP2 raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Questo testo l’ho trovato più complesso per il continuo riferimento a molteplici personaggi. L’aver messo le note a fine libro rende la lettura più complessa.

Barbara Bria

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Appassionante.
Il libro sa coinvolgere e far emergere le verità relative alla P2, tra depistaggi, collusioni, intrecci tra criminalità e Stato. Basandosi su un’analisi sistematica di nomi e fatti, il libro fornisce un importante contributo per chi vuole comprendere moventi e attori (appartenenti anche alle Istituzioni) che portarono all’uccisione dei magistrati Occorsio e Caccia.

Chiara Anghileri

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"I soldi della P2" è scritto benissimo, ricorda un po’ un romanzo thriller a me che non leggo saggi ma parla sempre di fatti avvenuti di cui noi tutti dovremmo conoscere le dinamiche. Consiglio di prendere appunti su nomi e date durante la lettura.

Giovan Battista Cucinella

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Questo libro è una mazzata necessaria ai limiti delle vicissitudini giudiziarie di questo paese. La mano potente della P2 è così nota che nemmeno bisogna scandagliarne i giochetti. È un saggio che lascia spazio a disillusione, desolazione e amarezza se si è partecipanti passivi di questa nazione. È un sentimento di rabbia abnorme nel caso si fosse collegati a tutte le innocenti vittime che tutti i nuclei di potere associati alla P2 hanno creato, come ad esempio essere parenti di un determinato, tra i tanti, magistrati che han perduto la vita. Un’annotazione fondamentale, per risaltare la poca stima che si può avere del nostro paese a livello di giustizia, è constatare come certi personaggi, un Silvio Berlusconi, sia ancora sulla bocca di molti come un’esempio o una figura da proporre nelle cariche istituzionali, mentre ci sarebbe bisogno di non cadere nelle trappole dell’oblio e della rimozione storica.

Albano Leba

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Una documentata serie di fatti e relazioni sulle trame segrete nel nostro paese, impressionante la quantità di materiale esibita ma forse più adatta ad aule di tribunale che non ad un lettore chiuso nella sua stanza. Seguire il filo dei continui intrecci di fatti e personaggi l’ho trovato troppo faticoso.

giovanni da roit