< Il cielo nella voce di  Maria fausta Gallamini (Diastema)

Qui di seguito le recensioni di IlCieloNellaVoce raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il cielo nella voce è un’autobiografia di un soprano Maria Fausta Gallamini, che ci racconta la sua vita come cantante lirica. Ho trovato che fosse molto interessante vedere la vita di una persona che con la musica ci lavora e ha passato anni e anni a studiarla, soprattutto perché è un argomento che mi sta molto a cuore

D.F

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L’autrice preannuncia sin dal principio al lettore che questa sua biografia, ovvero la storia della nascita, del successo, del declino e del riscatto della sua carriera di cantante lirica degli anni ’80, è nata un po’ per caso, cioè scoprendo di essere finita nel cassetto virtuale di Google nella categoria ’cantanti persi per strada’.
Ma quando Maria Fausta Gallamini si era realmente persa?
Ecco, allora, che il nastro inizia a riavvolgersi, la memoria cavalca l’onda dei ricordi mai sopiti di un passato doloroso che ha spalancato nuovamente le porte ad una serie di rimpianti che, come fresche ferite, ancora sanguinano nonostante il trascorrere degli anni.
Maria Fausta Gallamini, allora, si affida al potere taumaturgico della penna per mettere nero su bianco il percorso artistico della sua carriera, focalizzando l’attenzione del lettore, però, sull’esatto momento in cui avviene la perdita del suo ’cielo nella voce’.
L’indissolubile legame con la musica era emerge sin da bambina, accompagnandola lungo tutto il suo percorso scolastico che, invece di costituire la sua priorità, altro non è che una mera distrazione dal suo reale interesse, cioè il canto. Ed è proprio grazie al suo Maestro, Mario Vasquez D’Acũno, che le doti artistiche di questa giovane promessa della musica lirica iniziano a prendere forma.
Nel corso degli anni, infatti, dopo un importante stage a Salisburgo, la Gallamini viene ingaggiata per esibirsi, per esempio, accanto al noto violoncellista Rostropovich e la sua voce guidata da direttori d’orchestra del calibro di Kuhn o Georges Prêtre.
La sua carriera è all’apice, ma all’improvviso, un tragico ed inatteso evento, ne arresta irrimediabilmente il suo corso, deviandolo per sempre.
Gli anni avvenire furono erosi dal tarlo del rimpianto sino al giorno in cui il mondo della lirica non si riaffaccia nuovamente nella sua vita, offrendole la possibilità di riscattare la sua carriera e, probabilmente, di riconciliarla con la sua stessa esistenza.
La storia di questa promessa del canto lirico riflette, a tutti gli effetti, un po’ la storia di ciascuno di noi perché, infatti, la vita dissemina lungo il suo tortuoso percorso una serie di molteplici ostacoli che ne possono deviare, talvolta il corso, spalancando le porte a martellanti rimpianti con i quali bisogna imparare a convivere.
Il ’cielo nella voce’ alberga in ognuno di noi, basta solo saperlo ascoltare.

TIZIANA TOMAI

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Noioso.

Flavia

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La biografia di Maria Fausta Gallamini scorre piacevolmente, grazie alla scrittura ma anche al continuo mettersi in gioco dell’autrice, soprattutto quando muore il suo mentore, il maestro Vasquez, prima e qualche anno dopo la madre. Per fortuna trova sulla sua strada due donne (Joyce Arbib e Joan Lader) che diventeranno i suoi nuovi riferimenti per "una vita più piena".
Infatti strada facendo scopre il piacere per quella che per lei è una doppia vita (donna di successo nel mondo lirico e donna impegnata nel sociale) che la appaga totalmente.
Libro ben confezionato

Giuseppe Guarino

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Il cielo nella voce è un testo gradevole e scorrevole, con alcune osservazioni interessanti sull’arte del canto lirico. A voler essere pignoli, sarebbe da iscrivere più a un torneo di narrativa, visto che si tratta di un’autobiografia (mi viene in mente, tra I tanti scritti autobiografici, "Il mondo di ieri" di Zweig, nel quale, nel narrare le proprie vicende umane e artistiche, Zweig descrive nel contempo - e in modo magistrale - vita e vicissitudini di artisti del passato).

Giuseppe Velardi

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Mi è piaciuta la storia di questa cantante lirica che, inizialmente e quasi per gioco, senza fatica ma con immenso piacere, riesce ad arrivare a lavorare con grandi cantanti e direttori d’orchestra. E la sua capacità di reinventarsi e rinascere professionalmente dopo una lunga e profonda crisi personale.

Marina Sandrini

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Nonostante mi piaccia molto andare a teatro, l’ho sempre apprezzato per il suo lato ludico, mai ho approfondito l’argomento con studi. La lettura del libro ha aperto un varco nella mia colossale ignoranza del tema.

Alessandra Montesanti

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La premessa, direi un po’ troppo “aulica”, chiude con una frase che, effettivamente, racchiude tutto il senso del libro: “E con l’anima luminosa di quella bambina rimasta in lei, trasmette in dono il suo messaggio”.
Libro liberatorio, scritto con buona capacità narrativa, ma manca di una struttura che coinvolga man mano che si va avanti nel racconto, a volte troppo ripetitivo e dispersivo nella sequenza temporale. Sicuramente esce fuori teneramente e coinvolgente con la sua “anima luminosa di bambina”, che le ha permesso di incontrare e farsi aiutare da meravigliose persone, ma la sua personale esperienza rimane una sua personale esperienza. Ha voluto seguire un istinto chiarificatore e “di rivalsa” e, in questa ottica, c’è riuscita perfettamente.

Chiara Maria Messina

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Autobiografia di una cantante lirica poco nota. Libro molto sincero da cui traspare tutto l’amore per la musica e le difficoltà vissute dall’autrice.
Con estrema trasparenza ci racconta i successi ma anche gli errori giovanili, la crisi e il duro lavoro per ottenere il riscatto.
Una bellissima storia di vittorie e sconfitte, assolutamente da leggere per gli amanti della musica.

Flavia Coronetti

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Il cielo nella voce - Maria Fausta Gallamini

Letto in poche ore tutto d’un fiato. La storia della vita e della carriera dell’autrice è molto intricata.
Il suo debutto nel mondo della lirica mi ha fatto respirare il clima regale e soave della musica classica, le descrizioni sono sognanti e trasmettono nostalgia.
Più leggevo e più mi rendevo conto di un dualismo presente nella vita della protagonista, una lotta che aveva generato sempre più sacrifici che rendevano la sua esistenza meno ordinaria.
Una dualità composta da due sé che si toglievano il respiro a vicenda.
Del contrasto interiore che la abitava non se ne rese pienamente conto fin quando mise nero su bianco la storia della sua vita, e fu anche uno dei motivi per cui finalmente ha accolto positivamente la sua nuova realtà.
Davvero un’ottima lettura.

Marika Campanella