< Il complotto contro il merito di  Marco Santambrogio (Laterza)

Qui di seguito le recensioni di IlComplottoControIlMerito raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il tema trattato è estremamente interessante ma a mio parere difficile da seguire perché spiegato in maniera poco fluida. Nonostante ciò, l’autore approfondisce in maniera molto interessante la tematica della meritocrazia facendo luce su varie debolezze sistematiche e non facilmente intuibili, dando al lettore svariati punti di riflessione.

Giuliana Minniti

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Saggio molto interessante. Non sono abituata a letture di questo tipo, non le faccio per piacere, ma nonostante questo l’autore è riuscito a catturare la mia attenzione. Sicuramente è un ottimo pregio quello di coinvolgere anche un lettore poco avvezzo alle tematiche trattate.

Antonella C.

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Il complotto contro il merito è una difesa del merito e della meritocrazia. L’autore sostiene che il merito esiste e vada riconosciuto. Ma non pensa che coloro che si trovano a occupare le posizioni migliori nella nostra società abbiano in media meriti maggiori di altri. Per Santambrogio l’Italia deve ripensare l’istruzione e riformare la scuola nel modo più giusto e allo stesso tempo efficiente. Quello che dobbiamo desiderare è un merito relativo e comparativo in quella che l’auore identifica come una moltiplicazione di valori e tipi di talento, auspicando nel riconoscimento del valore di ciascun essere umano, nella sua diversità.

Verena Birocchi

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Lo trovo molto teorico e di "parte" tende a dimostrare un assunto senza essere completamente convincente.

luciano DONINI

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Il complotto contro il merito si pone come un saggio che analizza minuziosamente tutto ciò che è la cultura del merito nelle sue sfumature più particolari e nelle credenze oramai socialmente accettate, al fine di costituire una tesi atta a salvare l’aureo concetto dalle accuse più moderne. Il libro fornisce un quadro interessante e completo, che potrebbe essere ancora più ricco se non si fosse dedicato quasi interamente alla cultura occidentale, ma avesse preso in considerazione anche la cultura orientale.

Sabrina Stefanini

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Lettura non meno interessante, in quanto la sua struttura portante è il concetto di meritocrazia.
In questo modo analizza varie realtà, da quella delle università americane a quella della classe politica europea, citando grandi filosofi.
La lettura scorre nonostante il testo sia pieno di riferimenti, ben contestualizzati e spiegati dall’autore, a sistemi educativi ed a strategie politiche.

Domiziana Peretti