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Il lavoro di Allotti e Liucci va a posizionarsi nell’ambito della ricerca e della verifica storiografica del quotidiano milanese.Interessante la storia degli avvicendamenti alla guida del Corriere: i Crespi, la figura del "mitico" Albertini,le correnti politiche all’interno della redazione, il periodo fascista,la P2, la "guerra"dei numeri con Repubblica.Molto utile per chi è vuol conoscere le origine del giornalismo in Italia,ovviamente dal punto di vista del Corriere.
Marzio Stornelli
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La storia d’Italia da un punto di vista particolare. Mi sembra di aver colto una differenza di scrittura tra i 2 autori, la prima metà del libro l’ho trovata più scorrevole e godibile
Francesco Dozzi
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Libro interessante che permette di approfondire la conoscenza di un grande giornale che ha contribuito a formare l’opinione degli italiani e delle italiane.
Francesca Gambino
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Quella tracciata da Pierluigi Allotti e da Raffaele Liucci è una vera e propria biografia, come dice il sottotitolo, del quotidiano che, per buona parte della sua vita, è stato il più diffuso e più autorevole d’Italia: il “Corriere della Sera”. Nel contempo è anche una biografia del nostro Paese ed un compendio di storia dei più importanti avvenimenti italiani e internazionali (governo della sinistra storica, sviluppo del colonialismo italiano, prima guerra mondiale, fascismo, leggi raziali, seconda guerra mondiale e guerra civile in Italia, nascita della Repubblica, invasione sovietica dell’Ungheria, ’68, Piazza Fontana, Brigate Rosse, P2, caduta del muro di Berlino). Attraverso le vicende dei direttori, dei redattori, dei corrispondenti, dei collaboratori, dei comproprietari del quotidiano, dal giorno di pubblicazione del primo numero (5 marzo 1876) alla fine del 1992 (data dopo la quale si esaurisce la documentazione contenuta nell’archivio storico del giornale), si narra la vita di un quotidiano che, di volta in volta, ha orientato l’opinione pubblica, è stato organo di propaganda al servizio del regime fascista, ha assunto posizioni filogovernative ma anche di fronda, ha condotto le proprie battaglie politiche e per la libertà di stampa. Si può dire – come sottolineano gli autori nell’Avvertenza – che il “Corriere della Sera ha “accompagnato e rispecchiato, nelle sue luci e nelle sue ombre, l’intera parabola dello Stato unitario”. Cinquecento pagine assolutamente da leggere.
CESARE FOGAZZAesare
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Interessante seguire passo passo la creazione di una testata giornalistica accompagnata da un moltitudine di personaggi.Ha prevalso in me l’ammirazione nei confronti del fondatore per la sua determinazione e rispetto verso i lettori, rapportandosi con chiarezza, brevità e soprattutto libertà nell’espressione delle idee, pagando spesso a caro prezzo.
Doveroso oggi usare un occhio di riguardo verso tutto ciò che compone un giornale pensando a quanto si è dovuto "combattere" per ottenerlo.
Rinangela Terli
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Ho trovato il saggio super interessante, è stato avvincente ripercorrere la storia del giornale e soprattutto curiosare dietro le quinte. La lettura super fluida.
Francesca Guglielmi
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Un vero e proprio racconto sulla nascita e sullo sviluppo de "Il corriere della Sera".
Purtroppo i troppi dettagli creano difficoltà nella lettura: ad un certo punto, sembra di leggere solo una serie di fatti ed avvenimenti.
E’ interessante notare come il giornale "La Repubblica" si dimostri di così ampie veduta da fornire proprio un libro su un suo diretto concorrente.
SANA COMPETIZIONE
Anthony Giampà