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Non mi sono piaciuti entrambi. Mi annoia l’argomento. Per quanto apprezzi l’intento divulgativo e le energie e le risorse spese per ottenere le opere. Grazie.
Romina Ramilli
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Non mi è piaciuto. Intanto non si tratta di un saggio, né di un romanzo, ma piuttosto di una raccolta di aneddoti e riflessioni che non segue un filo logico, ma prosegue per accumulo, inanellando pensieri simili a chiacchiere da bar (vedi quando parla della presupposta maggiore affettuosita’ di una coppia omosessuale rispetto ad una eterosessuale, facendo di tutte l’erbe un fascio), riassumendo ed esemplificando in poche righe eventi storici importanti che riportano vagamente, e a volte nemmeno vagamente, al pretestuoso titolo del libro. Dalla quinta all’ottava riga di pag. 32 è scritto male, non si capisce bene cosa voglia dire. A pag 39 e 40 digressioni inutili, date di nascita e morte di tutti...ma perché? Errori, come Mastodonti invece di mastodontici. Mi spiace criticare un autore anziano, ma è ciò che penso.
Alessandra Ferrante
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Il secondo libro"Tempesta sull’occidente "è essenzialmente una raccolta di articoli. Ho condiviso molte delle opinioni espresse dall’autore ma ho trovato che la ricchezza di particolari ha appesantito la lettura.
Ornella Vumbaca
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Non scelgo il saggio "Il denaro non è tutto" perché pur riconoscendo all’autore una grande capacità narrativa nello spaziare su un ampio ventaglio di temi come democrazia, fascismo, malavita, guerra, tecnologia, politica, economia, mercato ecc., trovo pesante la lettura perché totalmente priva di una struttura narrativa articolata per temi, capitoli o paragrafi. Mi è apparso un grande excursus storico/sociale dove il cronista" anziano" ripercorre con la memoria, in qualità di testimone oculare, i fatti di circa un secolo di vita personale e di storia vissuta. Il saggio, pertanto, è difficilissimo da sintetizzare e faticoso da leggere.
Iole Dinnella