< Il destino della filosofia di  Giacomo Marramao, Francesc Arroyo (Castelvecchi)

Qui di seguito le recensioni di IlDestinoDellaFilosofia raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Giacomo Marramao IL DESTINO DELLA FILOSOFIA Dialogo con Francesc Arroyo
Excursus agile e sintetico assai interessante sull’intero percorso del pensiero filosofico occidentale condotto in forma di dialogo fin quasi all’attualità, nel quale oggi si è portati a cercare, anche qualche possibile chiave di lettura circa il ritorno del nostro tempo alla incomprensibile condizione belligerante.
Coetaneo del filosofo Marramao rimango tuttavia sorpreso della sua convinzione che “il senso della vita stia nel lusso, nel superfluo, non nel necessario”: principio filosofico che mi ha riportato alla mente, attualizzando e superando, il “luxe insolent” delle corti europee come origine del capitalismo così interpretato da W. Sombart “Luxus und Kapitalismus” Munchen 1913 (v. T. Maldonado “Defoe e la progettualità” nota 7, in D. Defoe “Sul progetto” Electa 1983).



VALDEMARO PELLEGRINI

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Il Destino della filosofia

Parola antica, sorella gemella di “politica”, cosa ha oggi da dirci la filosofia?
Su questo tema eterno (e quanto mai attuale) si interroga Giacomo Marramao, incalzato dalle attente domande di Francesc Arroyo. Il dialogo ripercorre la formazione di Marramao (dal marxismo in tutte le sue declinazioni alla riflessione sull’ipermodernità) e la coniuga ai temi scottanti del nostro presente, perché questa è la tensione connaturata alla filosofia: dall’immagine del tafano e della torpedine care a Socrate per passare alla civetta hegeliana, la filosofia interpella e “importuna” il presente. Una filosofia oggi bistrattata e ghettizzata, che tende a chiudersi nei suoi settorialismi ed idioletti o che pare sapere profetico di pochi eletti (i “filosofi” da talk-show). Eppure la filosofia genuina è quella che induce Socrate a rifiutare l’invito di Fedro: uscire dalle mura della città per cercare ombra e ristoro sotto un albero non è una prospettiva allettante per chi, come Socrate, ha fatto voto di dedicare la sua vita al dialogo con i concittadini. È questo il messaggio soggiacente all’intero dialogo: Marramao ribadisce, con colti riferimenti culturali ed efficaci parallelismi, storici quanto è necessaria, viva e vitale quella vecchia seccatrice della filosofia per rendere significativo un presente istantaneo e disattento e inaccurato.

Natalìa Gaboardi

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Dialogo tra due filosofi contemporanei, che partendo dall’origine della filosofia arrivano finoalXx secolo con uno sguardo al XXI secolo. Si parla di Aristotele, Socrate, Hobbes, Machiavelli, Kant, Mancuse, ecc. vengono trattati vari temi: logos, mythos, Eros, cronos, creazione del mondo, tempo lineare e circolare. Il ruolo della donna (Olympe de George), le streghe, i diritti umani. Temi più attuali come le guerre, la fuga dalle campagne ed il ruolo di America e Cina. Libro di stampo universitario a tratti di difficile comprensione per i ‘non addetti ai lavori’, per altri argomenti risulta invece molto interessante e più adatto ad un pubblico meno esperto di filosofia. Lettura impegnativa ma interessante

Debora D’Ercole

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Il destino della filosofia
Di Giacomo Marramao

Di questo saggio sulla filosofia ho letto le prime 30 pagine, a mio parere è risultato più pesante e lento rispetto a "Il viandante della filosofia" saggio che ho letto in due giorni...

Mi dispiace essermi fermato nella lettura di questo saggio, ma proprio non riuscivo a continuare...

Matteo Negroli

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Esattamente l’opposto del libro 1 : c’è a partire dal linguaggio un estremo "tecnicismo" e pare di cogliere anche un’eccessiva autoreferenzialità

antonio lo conte

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Di lettura più difficoltosa del primo testo anche per la veste grafica che non prevede stacchi. Interessanti concettualizzazioni filosofiche ma in taluni momenti sfiorano lo sfoggio di eloquenza senza una vera anima. Difficile da comprendere senza preparazione.

Teresa Citro

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Francesc Arroyo, noto giornalista del ‘El País’, avvia con Giacomo Marramao, già docente di filosofia teoretica e filosofia politica presso l’Università di Roma Tre, un’ interessante ed approfondita conversazione sulla storia della filosofia, sfogliandone le pagine dalla Grecia antica sino al XXI secolo e focalizzando la loro attenzione su tre termini che prepotentemente emergono nel corso del loro dialogo: ‘meraviglia’, ‘interrogazione’, ‘politica’.
La dissertazione sul tema della ‘politica’ la quale, prendendo le mosse da due pensatori del calibro di Machiavelli e Hobbes, affronta il concetto di sovranità che scaturisce da un patto sociale.
Hobbes, infatti, affrontava la questione a partire dalla prospettiva temporale, affermando che al momento del patto un soggetto possa essere superiore ad un altro e possa imporre la propria volontà senza avere la certezza che questa condizione di superiorità possa perpetrarsi nel tempo. Per tale ragione è auspicabile una rinuncia all’uso indiscriminato della forza , cedendola, invece, al sovrano.
Il destino della filosofia è, quindi, il raggiungimento di un verità definitiva che riguardi l’uomo ed il mondo in cui vive attraverso lo strumento della ragione. Il monito di Edmund Husserl, rivolto alla popolazione europea all’alba dell’avvento del nazismo, è proprio quello di non abbandonare la filosofia, cioè la forma più elevata della ragione che innalza le nostre coscienze e che ci preserva dalla oscurità della anarchia del pensiero.

TIZIANA TOMAI