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Interessante analisi diacronica dei legami, differenze e concordanze, tra partito / ideologia comunista e cattolica.
Maria Crevaroli
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Il destino di un’idea e il futuro della sinistra: certo non è un libro adatto a me, non lo avrei mai affrontato spontaneamente. Tuttavia, al di là della trama volta a sottolineare la specificità del PCI nel movimento comunista e il suo viaggiare parallelamente e7o intrecciandosi con il mondo cattolico, è stato un po’ come leggere quotidianamente un giornale da cento anni fa ai giorni nostri. Rivivere, come in un lungo telegiornale in bianco e nero, quello che potevano sentire o esperire i miei nonni prima e i genitori poi.
Da Gramsci e Togliatti, a Kennedy e Chruscev, Berlinguer e Moro...a Reagan e Gorbaciov...oltre a giornalisti e riviste e partiti e movimenti, Yalta, Helsinki…pace e disarmo, ho la sensazione di aver rivissuto il ’900, in un lungo e dettagliato documentario, dando spessore a nomi e termini che sentivo da bambina, senza saperli collocare.
Del merito non posso giudicare, non ho le competenze per concordare o contraddire.
I due libri sono difficilmente comparabili. Alla fine, se dovessi riaffrontare uno dei due rileggerei Chiti, perché è più facile, meno tecnico, dà una lettura degli eventi e dei personaggi politici di tutto il ‘900 in Europa e fuori come in un lungo documentario storico in bianco e nero; mentre il testo di Flores e Gozzini è stato come assistere a lezioni universitarie di storia contemporanea.
maria rigano
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Mi è piaciuto leggere il libro di Vannino Chiti ” Il destino di un’idea e il futuro della sinistra” perché approfondisce in maniera chiara alcuni aspetti della storia della sinistra. Tratta molti temi in modo che il lettore possa farsi una idea di quale sia stata l’evoluzione della sinistra italiana. Il libro si legge molto bene ed è scorrevole nonostante i temi potrebbero apparire un po’ noiosi ad un lettore non competente sulle tematiche affrontate. Si comprende chiaramente l’evoluzione che è avvenuta nella sinistra italiana e anche come i temi che adesso sono al centro della discussione culturale come l’esistenza dei partiti, il movimentismo, i rapporti con il mondo cattolico abbiano radici profonde nel passato e nell’apporto dei vari leader della sinistra.
Antonella d’Apruzzo
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. Il saggio ripercorre gli anni più cruciali per lo stato italiano, in particolare per la sinistra, tenendo sempre presente il rapporto col cattolicesimo, considerandolo l’elemento distintivo del partito comunista italiano, quello che è da sviluppare anche oggi per arrivare a un nuovo umanesimo, che possa portare avanti i temi della pace, dei diritti, dello sviluppo sostenibile, dell’ambiente.
P.S Che dire? Non avrei letto i due saggi spontaneamente.
Silvia Pinardi
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Straordinaria disanima sulla storia del Pci. Scritto molto bene. Ho apprezzato l’onestà intellettuale dell’autore che avvisava quando ciò che scriveva avrebbe potuto essere influenzato dalle sue personali opinioni. Non escludo di rileggerlo con calma perché è davvero molto interessante.
Monica Giovanna Binotto
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Il saggio è documentato molto bene ed è molto chiaro. Ho premiato il tema dell’intelligenza artificiale solo perché più nuovo, ma anche questo saggio è scritto è si legge bene.
Alessia Bellini
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Il testo è ben scritto con un linguaggio politico e storico preciso senza essere difficile; direi invece che l’ho trovato estremamente piacevole nonostante la complessità e delicatezza delle questioni trattate.
Il lettore è catturato in pagine dolorose della storia italiana, non soltanto del partito comunista italiano, scritte con competenza e passione, talvolta addirittura tenerezza (come nel caso di Berlinguer).
La chiave di lettura è il rapporto del partito comunista italiano con la religione cattolica, i cattolici e la DC. Centrale in questo percorso di accettazione e riconoscimento del mondo cattolico, il ruolo di Gramsci, Togliatti e Berlinguer.
Su queste basi storiche, il testo guarda al presente ed al futuro del rapporto, non più con la sola religione cattolica, ma con LE religioni e con tutti i credenti, visti come importante risorsa democratica e di impegno civile.
Flavia Buiarelli