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La narrazione filtrata dall’esperienza diretta dell’autore rende questo saggio sulle danze che attraverso uno stato di trance possiedono l’individuo trasformandolo nello strumento del dio che i greci chiamavano Dioniso.
Alessandro Vito Milazzo
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Sicuramente la trance e le possessioni sono fenomeni sui quali ci si sofferma poco e con atteggiamento scettico. Per quanto mi riguarda è così. Questo saggio, interessantissimo e curioso, fa notare invece quanto il fenomeno sia vasto e coinvolga quasi l’intero pianeta: dalla Puglia all’India, dal Brasile all’Africa, a New York! Ed è un bel viaggio della mente tra culture completamente diverse.
Giusy Sciortino
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Questo libro fa sognare. I viaggi sono sempre un ottimo tema di coinvolgimento. Molto bello .
Giancarlo Iseppi
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Orrendo guazzabuglio di miliardi di parole per non dire nulla. Assoluto trionfo dell’irrazionale, riti religiosi, mistici, di tutti i popoli che si rotolano per terra, credono tutto senza capo né coda, non c’è distacco dell’autore da queste bestialità antiche e antiscientifiche, riti wodoo, tarantola, Freud, droghe pesanti e leggere, immense sofferenze di fame e sete e sesso, mascherate da riti stregoneschi, infinita citazione di nomi di idoli, dei, costumi, pratiche barbariche mescolati a libri piccoli e grandi senza trovare alcun filo razionale logico. Che tristezza questo massacro della cultura greco europea, questa distruzione della ragione , questo abbandono nel fango primordiale.
Martino introna , via panseri 8 24128 bergamo
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Interessantissimo, attraversare continenti e trovare un filo comune che unisce fino ai giorni nostri. Lo «sballo» per scrollarsi il peso che ci affligge e punirsi allo stesso tempo. Bello e difficile
Mario Nanni