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Un libro che esprime un pensiero contrario alle lotte in corso per la tutela dell’ambiente. Potrebbe far riflettere su alcune posizioni estremiste e sul fatto che anche la scienza può sbagliare, giustamente, ma è scritto come se guidasse tutto l’astio dell’autore contro Greta e gli ambientalisti. Questo annulla qualsiasi forma di dialogo e riflessione sui pensieri dell’autore.
Karen Barbieri
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Intelligente visione della nostra contemporaneità. Forse un po’ complicato in certi passaggi, ma di notevole interesse.
Ramsis D. Bentivoglio
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Il saggio, questo sì, sicuramente definibile tale, è un pamphlet che si scaglia con sconcertante aggressività e violenza nei confronti di un ideale e dei soggetti mediaticamente più rappresentativi.
E’ una critica cieca dell’ecologismo, considerato moderna espressione dei movimenti "rivoluzionari" del secolo scorso, addirittura presentato come movimento esclusivamente ideologico e politico funzionale a specifici interessi di lobby varie. L’autore si spinge troppo oltre, secondo la mia opinione, esasperando gli aspetti meno concreti e reali del sentimento ecologista che sta attraversando la coscienza collettiva, limitandosi a una velenosa invettiva contro la stessa.
Pc
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In sintesi è un vomito veramente poco gradevole di odio nei confronti dell’ecologia, una negazione abominevole sull’esistenza della crisi climatica odierna, una serie di infamie esagerate e generaliste su un problema reale che la società deve essere abbastanza matura da saper risolvere. Questa di sicuro non è la strada da seguire, non può essere nemmeno considerata un’opinione nel dibattito perché priva di un briciolo di spirito critico.
Occorre citare: "Gli alberi si vendicheranno! Non passare nei boschi perché non sai come può reagire la natura a uno spreco di cellulosa di questo tipo!"
Letizia Paolini
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Punto di vista interessante che mette in luce aspetti un po’ contrastanti e diversi da quando si legge e si apprende dalle letture quotidiane. La scrittura risulta fluida.