< Il grido di Giobbe di  Massimo Recalcati (Einaudi)

Qui di seguito le recensioni di IlGridoDiGiobbe raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Ho trovato,nonostante l’argomento non facile, il libro scorrevole e interessante da seguire anche perché in questo periodo difficile, tra pandemia è guerra, viene facile domandarsi "Perché Signore tutte queste sofferenze su bambini,malati,poveri?Perché?" Tutti,anche se non giusti come Giobbe, di fronte al male e al dolore lanciamo la nostra supplica a Dio, chiedendogli:"Perché proprio io?"

Antonio Brina

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Il libro mi ha incuriosito dal titolo, perché è celebre la pazienza di Giobbe, dunque perché il grido? Dalle prime pagine si capisce come il tema centrale del libro sia il dolore e la parabola biblica una metafora per elaborare le difficoltà della vita.

Giorgia Introini

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Massimo Recalcati da’ voce al bisogno storico dell’ umanità di provare a dare un senso tangibile a ciò che un senso in apparenza non ce l’ha:
Il dolore di Giobbe, uomo giusto ed innocente, in cerca di una risposta chiara che dia significato alla sua ingiustificata sofferenza. Siamo tutti un po’ Giobbe in cerca di risposte che forse non arriveranno mai. Giunge in nostro soccorso la psicoanalisi che attraverso dei percorsi psicoterapici ci aiuta a trovare le risposte dentro di noi.

Lara Rivola

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Religione e psicanalisi, non fa per me. Non sono riuscita a finirlo, lo confesso.

Sara Quadrelli

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Il grido di Giobbe : un libro che sceglie di raccontare di un personaggio che ,nell’ immaginario collettivo, è collocato vicino ai termini pazienza, fede e fiducia evidenziandone il lato fragile con interessanti parallelismi all’epoca moderna dove gli ultimi avvenimenti e anche quelli correnti mettono in discussione ognuna delle tre parole. Ben scritto quindi comprensibile anche per chi non conosce la genesi del personaggio grazie a richiami al contesto e grazie a citazioni permette una lettura fluida e continuativa. Al lettore poco esperto permette comunque di entrare in sintonia con il personaggio, trasferendone empaticamente anche le sofferenze. Avrei preferito una maggiore esplosione della parte di apparizione di Dio intesa come disamina da parte dell’autore della comprensione di Giobbe del perché possa essere la creazione dell’ uomo e non una regola meritocratica a stare e restare nella Fede.

Verushka Luciano