< Il jazz è morto? Ipotesi per una musica nuova di  Jonis Bascir (Arcana)

Qui di seguito le recensioni di IlJazzEMorto raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il titolo del libro risulta fin da subito una domanda retorica: tutti gli intervistati e le intervistate, in forma diversa, forniscono la stessa risposta. Dunque mi chiedo quale sia stato il motivo e il motore alla base del ’saggio’ se la risposta appare scontata? Non c’è alcun andamento dialogico e il risultato è un susseguirsi di pareri che si dirigono verso la stessa direzione solo che qualcuno lo fa citando nomi, brani e artisti ignoti ai più, e altri sembrano esprimere l’opinione che potrebbe essere quella di chiunque.

Elena Bonini

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Il testo sarebbe certamente più godibile in carta e non a video, visto che è ricco di immagini e curatissimo nei colori e nella grafica. Anche così in ogni caso è piacevole, densissimo di curiosità e di amore per gli animali. Certo è un libro che può essere interessante soprattutto per chi quella musica la conosce e l’ha vissuta, ma ha molto da dire anche ad un pubblico più ampio.

Donella Bramanti

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L’autore pone 4 domande a musicisti/critici di jazz, di varie generazioni, per offrire uno squarcio ampio e profondo della situazione del jazz contemporaneo.
Ne esce un quadro eterogeneo e frammentato, all’interno del quale risulta difficile trarre conclusioni univoche e rimane aperto, secondo me, proprio l’interrogativo di fondo (non eplicitato dall’autore ma che si coglie nelle risposte degli interrogati) su cosa sia la musica jazz, ammesso e non concesso abbia senso classificare la musica per generi. La domanda se il jazz sia morto o meno rimane così senza soluzione. La sintesi che mi pare si possa trarre è che il jazz sia un modo di fare musica aperto ad ogni influenza e contaminazione; resta il dubbio, che il libro fortunatamente non risolve, se così facendo il jazz muoia ovvero riveli quella che è la sua vera essenza di musica popolare. Ai musicisti e agli ascoltatori l’ardua sentenza

Alessandro Giorda

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sembra un volume compilato da un sistema di intelligenza artificiale nemmeno poi così intelligente. Domande a raffica replicate ad un campione di "esperti" jazz.
Da evitare come un assolo di tromba stonatissimo

salvatore valvo