< Il killer dei sapienti di  Bebo Rebuzzi (IlRio)

Qui di seguito le recensioni di IlKillerDeiSapienti raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

* * *

 

Thriller psicologico che accompagna il lettore nella vita del commissario Pilati, uomo di mezza età, dedito al lavoro e con la passione per le donne. Il commissario riceve una misteriosa lettera da parte di un uomo apparentemente colto, che lo sfida ad una caccia al Killer (se stesso) basata sulla numerologia, il significato delle carte da poker e l’intelletto umano. Unico scopo del mittente è quello di dimostrare di avere un intelletto superiore persino a quello di un commissario di polizia molto famoso come Pilati. Le vittime annunciate sono, ripetutamente e non a caso, chiamate giullari.
Lettura è apparentemente confusionaria perché analizza la stessa giornata dal punto di vista di più persone. Tra queste non può essere dimenticata l’ispettrice Francesca. Una donna razionale e con i piedi per terra che, paradossalmente, si ritroverà ad indagare sul Killer dei sapienti, fianco a fianco con una chiromante, tanto da preferire la versione della donna a quella suggerita da un enigmista inviato dal commissariato di Bologna per indagare sul caso.
Saranno proprio il sesto senso dell’ispettrice e il fascino del Killer dei sapienti ad incollare il lettore al libro, facendogli dimenticare il disagio iniziale dovuto al passaggio di punto di vista dei protagonisti. Sì, perché alla fine questo thriller ha più di un protagonista, ogni attore ha il suo ruolo importante nella ricerca del Killer.
Egli stesso ha, per sua natura, la tendenza ad essere scoperto, quasi come per far sì che al suo piano perfetto, venga associato un nome. Il Killer brama una sola cosa: diventare immortale. Quell’immortalità data dal ricordo, dall’aver lasciato un segno su questa Terra. Potremmo dire che è quello stesso desiderio che aveva il buon Petrarca e che al liceo ha tormentato tutti noi studenti, o per usare un linguaggio ancora più vicino ai giovani, la star indiscussa dell’ultimo capolavoro cinematografico dove un eroe spicca rispetto a tutti gli altri. Il killer dei sapienti è la star, è l’eroe e l’antieroe al contempo.
Vi ritroverete, in alcuni punti, ad essere in accordo con le sue ossessioni grazie ad una sottilissima e velata empatia che inizierete a provare nei suoi confronti. Indagherete dentro i vostri animi per capire da che parte sia giusto stare. Non siamo solo brave o cattive persone: il bene esiste solo perché c’è il male!

Irene Ratini

* * *

 

La trama é interessante ma di volta in volta vengono proposti del clicè un po’ fastidiosi (descrizione relazione uomo-donna, donna single...)

Paola Destro

* * *

 

Un giallo magistrale. Ambientato ai giorni nostri, ma con una vendetta che parte dal lontano passato, dal Settecento. Nel racconto si interfacciano gli intrighi del Medioevo, la grandezza di Mantova e del suo ducato in quel tempo. Scritto in maniera eccellente, un commissario si trova a dover indagare contro il tempo e contro alcuni superiori che incarnano tutti gli stereotipi della burocratizzazione italiana. Gli avvenimenti del passato riescono ad avere ripercussioni nel presente e solo una buonissima conoscenza della storia aiuterà il commissario nella sua impresa, tuttavia un finale per nulla scontato renderà giustizia alla città di Mantova.

Alessandro Malacchini

* * *

 

Il killer dei sapienti mi ha conquistato.
La lettura è avvincente, la voglia di sapere come va a finire ti prende e la trama, con tutti i vari episodi e colpi di scena, è scritta davvero bene.
Consiglio la lettura senza dubbio.

Maurizio Rossi