< Il libro delle case di  Andrea Bajani (Feltrinelli)

Qui di seguito le recensioni di IlLibroDelleCase raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

* * *

 

Lettura accattivante che permette al lettore di ricomporre, passo dopo passo, il puzzle della propria vita. Perché ogni casa che abitiamo influenza quell’IO che ci contraddistingue, permettendogli di esprimersi in tutte le sue sfaccettature.

Carmen Peluso

* * *

 

Primo (e unico) punto di merito: struttura originale, con al centro della narrazione le case abitate dal protagonista e dai suoi comprimari. I continui "si immagini", "si pensi" inseguono una sorta di notarile indifferenza, di chirurgica asetticità; fastidiosa la pervicace interruzione del "continuum" spazio-temporale che rende il racconto frantumato più che frammentario. Esprimo comunque giudizio più favorevole su questo testo, rispetto all’altro, per l’impegno e la fatica nell’arzigogolo, profusi dall’autore che riesce pure a spremere qualche apprezzabile figura retorica. Infine non posso nascondere la mia delusione: se questi sono esempi del romanzo contemporaneo, saranno pure metafora del mondo, ma cosa mi hanno lasciato? Un gran sospiro di sollievo dopo aver durato la fatica di condurre doverosamente a termine la lettura.

Maria Bruna Scarano

* * *

 

Una costruzione narrativa originale, che riesce a incastrare diversi piani cronologici della storia del protagonista e del nostro Paese, ma senza mai coinvolgere veramente. La scelta di usare il pronome Io per raccontare una storia in terza persona risulta a tratti straniante. E fra mancanza di coinvolgimento e straniamento, a tratti viene il dubbio di leggere annunci immobiliari che vogliono essere un romanzo.

Barbara Lauro

* * *

 

Andrea Bajani, Il libro delle case
Solitamente guardiamo il mondo e le azioni umane. Qui invece è il mondo, diciamo lo spazio che ci contiene, che guarda noi. Nascono così dalla penna di Andrea Bajani curiose descrizioni di una realtà rovesciata.
Ma non è finzione perché quasi sempre gli eventi sono riconoscibili così come i luoghi urbani dove avvengono. La data associata ad ogni argomento aiuta poi a ripensare, a cercare nel nostro fondo della memoria, un evento, un dettaglio, un ricordo. Mentre i personaggi, che volutamente non hanno nome, vivono le loro azioni con un piglio quotidiano, di normalità, nello spazio vitale per eccellenza che è l’abitazione. Il racconto delle diverse situazioni assume un taglio impersonale, anzi onirico. Un sogno che trasporta verso mete che sembrano arcane e tuttavia esprimono un saldo carattere di concretezza.

Aurelio Miccoli

* * *

 

Con una costruzione narrativa singolare, Bajani ci racconta la storia di uno sfocato “Io” attraverso le case in cui ha vissuto durante la sua vita. Una scrittura che risulta fredda, priva di partecipazione emotiva, che narra della vita di Io attraverso i luoghi e gli appartamenti, con riferimenti anche ai fatti di cronaca che irrompono nella quotidianeità delle case.
Casa è quella in cui è cresciuto Io, quella in cui va a vivere con Moglie e Bambina, ma casa è anche il carapace di Tartaruga, una cabina telefonica (“casa della voce”), la “casa rossa con le ruote” in cui viene ritrovato il corpo di Aldo Moro.
Uno stile di scrittura un po’ lontano dal mio gusto, con descrizioni talvolta tanto minuziose da far pensare di leggere annunci immobiliari; caratterizzazione dei personaggi sicuramente originale, ma non coinvolgente, risulta complicato empatizzare con il protagonista.

Chiara Diquattro

* * *

 

"Il libro delle case" mi ha completamente rapita già dalle prime pagine.

La storia di un uomo, chiamato Io, viene raccontata attraverso i luoghi che ha vissuto. I ricordi e le descrizioni vengono fuori così come accade quando ci troviamo a parlare del nostro vissuto ad un amico. I personaggi non hanno nome, ma riusciamo ugualmente a identificarli. Le case invece diventano le vere figure. In maniera magistrale Andrea Bajani riesce a dipingere come un quadro il mobilio, le luci, i dettagli dei vari appartamenti che non sono elementi assestanti, ma ci permettono di capire alla perfezione quello che sta accadendo. Un libro diverso da quelli che si trovano in giro. E per questo consigliatissimo!

CRISTINA PESAPANE