< Il maestro e l’infanta di  Alberto Riva (NeriPozza)

Qui di seguito le recensioni di IlMaestroELInfanta raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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E’ la descrizione del rapporto fra un insegnante d’eccezione, Domenico Scarlatti, e un’allieva di sangue reale e delle interazioni fra arte e politica. Mi è piaciuto molto lo stile di scrittura e la descrizione di Maria Barbara e del suo amore per la musica e la natura. Mi ha molto colpito il contrasto fra l’impenetrabilità del maestro e il coinvolgimento emotivo dell’allieva.

Paola Paganelli

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Dettagliato nel racconto di una forte intesa tra i protagonisti

Fabiana Semeraro

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Il libro 1 non mi è piaciuto moltissimo. Per i miei gusti era un pò troppo "carico". Nelle descrizioni abbondavano gli aggettivi e c’era una ricerca eccessiva del linguaggio. Preferisco decisamente una scrittura più scarna.

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Si può essere al centro del mondo eppure sentirsene del tutto estranei? Con una prosa lieve e delicata Alberto Riva dipinge il ritratto di due solitudini. Due personaggi chiamati, loro malgrado, alla grandezza ma rosi dalla ricerca di qualcosa a cui non sanno dare un nome.

Francesco Cirica

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Il maestro e l’infanta è un romanzo storico, ambientato tra la spagna e il Portogallo nel 1700, si respira nel contesto anche aria italiana, com’è italiano il maestro scarlatti, compositore al servizio di Maria Barbara, figlia del re di Portogallo e in seguito regina di Spagna.
Il maestro è un personaggio ambiguo, oscuro, che non ama le luci della ribalta, ma che resterà per tutta la vita fedele al l’infanta, tanto che per i suoi esercizi compone opere formidabili.
La scrittura è fluente e si ricorre spesso, al dialogo, molto belle le descrizioni degli ambienti e dei panorami

Valentina Lazzarini

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Nel cuore dell’Europa del Settecento, l’incontro tra l’infanta Maria Barbara di Braganza ed il musicista Domenico Scarlatti si trasforma in un’inattesa intesa che durerà tutta la vita. Racconto delicato sulla musica che è linguaggio e diventa relazione, creando legami indissolubili.

Elle Erre

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Apprezzo sempre molto i romanzi a sfondo storico, ed è accaduto anche con Il maestro e l’infanta. Il sodalizio artistico e umano tra Domenico Scarlatti e Maria Barbara, la sua allieva, diventa lo snodo attorno al quale costruire il grande affresco di un’epoca. Un affresco raffinato, equilibrato, ricco di sfumature, che permette di entrare appieno in un tempo che può apparire tanto lontano. Un tempo fatto di intrighi e complotti, vita di corte e rivalità. Un mondo affascinante reso più umano e vicino dal linguaggio universale della musica.

Maria Pizzarelli