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Saggio quanto mai attuale per ciò’ che sta accadendo in Ucraina. Troppo specialistico per una diffusione presso il grande pubblico anche se infarcito di molti e chiari esempi (in particolare coronavirus ed elezioni americane). Consigliato a chi intende occuparsi in prima persona di giornalismo. Una guida esauriente per districarsi in un coacervo di notizie spesso contradditorie.
Giovanni Buzzi
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Un testo fondamentale per comprendere uno dei temi più importanti del nostro tempo: il rapporto tra disinformazione e democrazia, tra libertà e verità. Una riflessione profonda che parte da due momenti chiave di questo primo scorcio di secolo, la pandemia e le elezioni americane, e che ci fornisce uno strumento critico irrinunciabile anche nell’analisi degli ultimi tragici sviluppi della storia europea.
Andrea Facchini
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Attuale, bello e interessante. Alle prese, ora, con due importanti questioni: oltre il Covid 19, con vaccini e Green pass ecco l’invasione russa in Ucraina. Banchi di prova per l’informazione/propaganda. E il libro ci aiuta a scoprire come siamo messi male con l’informazione dove internet e i social molte volte aggravano la situazione.
Mario Nanni
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Il mercato delle verità è una attenta analisi sulla gravità della disinformazione che sta portando alla mancanza di pluralismo informativo e alla diminuzione dell’apertura al confronto a alla discussione . Non manca l’offerta d’informazioni ma si scambiano sempre meno idee ed opinioni. La libertà d’espressione e la verità dei fatti è sempre più contaminata dalle nostre emozioni.
Alberto Susini
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Libro molto interessante, anche per l’attualità del tema; dettagliato e preciso, mi ha permesso di capire cose che non sapevo, nonostante quello della disinformazione e delle fake news sia un tema di cui si parla già molto.
Marta Balocco
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il testo è interessante per le citazioni storiche e filosofiche che utilizza per argomentare. Precise le ricostruzioni dei fatti e non può essere diversamente per un libro che parla di verità e false verità. La costruzione artefatta e scientifica delle verità sui fatti ci spinge ad una profonda riflessione sul nostro ruolo all’interno di apparenti e fragili democrazie .
ENZO FIAMMETTA
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E’ uno splendido saggio. Dopo una introduzione, per la verità abbastanza convenzionale, Nicita si addentra nella delicata tematica del rapporto fra libertà di espressione, e suoi limiti, rispetto ai media tradizionali ed ai nuovi strumenti di comunicazione: dal mercato delle idee al mercato delle verità.
Il lavoro è molto documentato, con costanti, puntauli rferimenti alle differeni situazioni normative in USA ed in Europa. E’ di aiuto, anche per il lettore non specialista, per comprendee come funzioni oggi il controllo sull’opinione pubblica, come potrà essere disciplinato in futuro il diritto a non essere disinformato, come l’esistenza, in rete, di infinite fonti di informazione si riveli in realtà un meccanismo in cui a pochi è consentita una manipolazione delle notizie e della "verità" ben maggiore di quella possibile quando le fonti di informazione erano poche e sovente controllate da un numero minimo di soggetti.
Libro da leggere per chiunque ... abbia una connessione internet
Silvio Lampus
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Più complesso del primo, considerando le molteplici sfaccettature analizzate e le diverse interpretazioni riguardanti una questione tanto delicata come la disinformazione (tra gli autori proposti: Foucault; Arendt; Stuart Mill; Coase e Sunstein, per citarne soltanto due scoperti grazie a questo saggio), risulta tuttavia una lettura comprensibile e scorrevole. L’utilizzo ricorrente di parole inglesi (disperception, fairness doctrine, fact-checking et cetera), è giustificato (la maggior parte dei saggi utilizzati e degli avvenimenti presi in esame, provengono infatti dalla società americana) e spiegato con chiarezza. Interessanti, ma questo è un parere di parte, le digressioni e citazioni riguardanti l’antichità greca (l’Orazione sulla Pace di Isocrate, parresìa ed isegorìa et cetera). Un saggio da leggere (e, come ho detto, alla portata di tutti), da consigliare a chiunque voglia affrontare l’argomento della (dis)informazione.
Francesco Iengo