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Conoscevo già l’argomento, poiché ho letto e studiato molti altri saggi in merito, all’università. Questo è molto scorrevole, ricco di riferimenti e di facile comprensione, credo, anche per i "non addetti ai lavori": il merito più grande è sicuramente quello di essere breve, e nonostante ciò, di racchiudere una miriade di informazioni.
Federica Matarazzo
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Una ricerca dettagliata, documentata, approfondita che ben illustra la complessità della questione ’meridionale’, lasciando aperte domande e avanzando proposte per migliorare la condizione economica (da cui il titolo) del Sud del nostro Paese. Un lavoro impegnativo, intenso, certosino che ha il merito di aver analizzato - dati alla mano - una situazione complessa che viene da lontano nel tempo. Un bel contributo alla comprensione di un territorio attraverso le dinamiche economiche.
Un pregio del saggio è anche il linguaggio: estremamente accessibile e comprensibile anche ad una platea di non addetti ai lavori.
Il saggio non è esente da alcuni, a mio avviso, difetti: la messe di dati non è bilanciata da una riflessione più culturale sul problema/sui problemi del Sud. Sarebbe stato interessante non limitarsi solo alla questione del Mezzogiorno nell’economia italiana, ma aprire, almeno nelle conclusioni, ad una visione più ampia: sociale, culturale, politica, religiosa, economica. Forse però così sarebbe diventato un altro libro.
Riccardo Belotti
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Un saggio pieno di dati numeri ,rigorosi e precisi .lo statounitario che risente dal deficit culturale,del sud ,dove manca un vero obbligo scolastico , con scuole comunali o religiose , una più difficile industrializzazione data dalle difficoltà infrastrutturale ( ferrovie) per il raggiungimento dei mercati ,una differenza del reddito procapite che aumenta con lo stato unitario e pare diminuire con il boom economico fino al 1974 per poi tornare ad aumentare ,fino ai giorni nostri. Bene l autore non spiega il perché, ho un suggerimento da calabrese , forse dipende dal fatto che furono istituite le regioni? ...al nord hanno contribuito al decollo dell economia ,al sud ,da noi, al malaffare.
Antonio Manfredi
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Il libro di Nicola Acocella, “Il Mezzogiorno nell’economia italiana. Dall’Unità alle prospettive contemporanee”, è utile per comprendere le difficoltà storiche e le traiettorie economiche del meridione fino ai giorni nostri. Si ripercorrono le varie fasi partendo dal diciottesimo secolo con il Regno Borbonico, l’Unità d’Italia, le due guerre Mondiali e il periodo Fascista, la Cassa del Mezzogiorno fino alle politiche economiche degli ultimi 40 anni. Un territorio pieno di contradizioni ma che si contraddistingue per la sua resilienza alle avversità. Oltre il lato economico e politico l’autore indaga anche sui fattori sociali come la criminalità organizzata e il clientelismo che, hanno causato e causano una delle principali avversità a lo sviluppo di questa area geografica. È un testo storico di facile comprensione, scorrevole nonostante le varie argomentazioni ed è utile per comprendere la nostra nazione e le sue differenze. Le tabelle, schemi e cartine aiutano il lettore a diramarsi nei meandri giuridici e geopolitici del sud Italia. Il volume si conclude con il Piano Nazionale di Ripresa e il mercato internazionale, la vera sfida odierna per il piano di ripresa del Mezzogiorno.
Beatrice Adeante
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ricca ed esaustiva documentazione, carenti sintesi e conclusioni
Roberto Benedetti
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Interessante studio socioeconomico dell’annoso problema del Mezzogiorno, preciso e competente.
Maurizio Bertolini