< Il mistero di piazza dell’Odio di  Massimo Smith (NewtonCompton)

Qui di seguito le recensioni di IlMisteroDiPiazzaDellOdio raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Sebbene io ami profondamente il genere giallo questo romanzo mi ha lasciata indifferente, anzi per essere completamente sincera mi ha infastidita al punto che ho fatto fatica a concludere la lettura. La trama e lo svolgimento non sono male nonostante un pò troppo improntato sul genere sensazionalistico, c’è tutto quello che dovrebbe esserci nell’immaginario per avere tra le mani un buon giallo..ma troppo eccessivo. Ma ciò che ho trovato davvero irritante è la volgare messa in piazza del sesso; se c’è una cosa che detesto nei libri è proprio quello sbandieramento, a mio avviso si può scrivere di erotismo e sessualità senza per questo dover scendere in dettagli morbosi che almeno per me si possono evitare. E pur vero che l’ambientazione non aiuta,trattandosi di ciò che succede - prevalentemente - tra le mura di un non dichiarato bordello in chiave chic.
Non mi è piaciuto, non ho provato nessuna empatia per i personaggi, per nessuna di loro. Giudizio negativo.

Francesca Cossu

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Il romanzo è veloce da leggere e molto scorrevole, i personaggi sono quasi cinematografici per quanto descritti in modo particolareggiato. Intrigante la storia, che si svela poco a poco, forse tutto un po’ troppo scontato: malavita sporca e cattiva, "falchi" sporchi cattivi e che vivono per catturare i malviventi, protagonista ex sporco e cattivo che vuole redimersi, protagonista femmina con passato turbolento ma in realtà dolce e sensibile...insomma, niente di nuovo, niente che non abbiamo già visto in una puntata di Gomorra, ne La Piovra o in qualsiasi poliziesco italiano passato su italia uno. Però la storia incalzante ti fa venire voglia di terminare la lettura in fretta, per capire come si incastrino le storie di tutti i personaggi.

Chiara Morbin

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Una storia che gioca sulle parole e sul mistero e che ho trovato un po’ inquietante. La descrizione minuziosa degli omicidi appare, a volte, surreale. C’è tantissimo in questo romanzo che è drammatico e un po’ feroce. Accompagna il tutto uno stile molto diretto e “piccante” nel descrivere scene di morte e di sesso. Devo ancora convincermi di quanto possa essere cruda la realtà quando c’è di mezzo l’Odio.

Carla Bonfitto

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Anche in questo caso è il primo libro che leggo di questo scrittore.
Ho fatto un po’ fatica ad arrivare in fondo, anche se devo dire che le ultime pagine si sono fatte leggere in fretta.
Probabilmente sarebbero state sufficienti 150 pagine in meno per spiegare e svolgere la storia.
Ho trovato personaggi e dialoghi abbastanza banali, poco spontanei e a volte banali. Il cliché delle prostitute dal cuore d’oro, dei poliziotti sopra le righe alla Serpico, del protagonista guascone... il tutto non mi ha convinto

Doriana Meloni

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Ho trovato un po’ pesante il linguaggio, con tratti di autocompiacimento e ricerca dell’effetto. Ciononostante la lettura scorre veloce, per la trama che incuriosisce il lettore.

Maria Cristina D’Angeli