< Il paese che uccide le donne di  Giuseppe Carrisi (Infinito)

Qui di seguito le recensioni di IlPaeseCheUccideLeDonne raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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La tematica di "Il paese che uccide le donne" è interessante, attuale. A mio avviso tenta di raccontare troppo, tutto insieme. Non lo consiglierei.

Manuel Recchia

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Molto interessante l’argomento del quale forse sappiamo ancora molto poco. Inizia bene ma, a parere mio, poi la storia si perde in tante "sottostorie" difficili anche da seguire che tolgono ritmo al romanzo. Ma Dana perché non ci racconta niente? Forse l’autore avrebbe dovuto dare voce anche a lei.

Sara Biagioni

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Circolo dei lettori
di Lecce 2 “Orti di guerra”
coordinato da Simona Cleopazzo e Anna Gatto
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Alle soglie del Natale, una coppia londinese - Paul, idealista prestato  al mondo della finanza, sempre dalla parte dei più deboli,  e Dana - parte per una vacanza in Messico.  
Al centro della vicenda,  nel paese che uccide le donne, per usare le parole del tassista che li accoglie in aeroporto e che risuona come un avvertimento, il tragico rapimento di Dana. L’ episodio alza il velo sulla guerra silenziosa contro le donne, abusate, torturate, muti¬late e uccise a migliaia negli ultimi trent’anni. Tutto è narrato con una scrittura dal bel ritmo giornalistico a servizio della Verità che Paul insegue addentrandosi nel ventre molle  corrotto di un Messico, ostaggio dei narcos, dove i carnefici sono tra i poliziotti e la giustizia  è indifferente e impotente. E a pagare il prezzo più alto sono sempre le donne. Di¬ventate invisibili. A tutto ciò fa da controcanto la forza di chi non si arrende: un’umanità tenace e determinata nella ricerca della Verità.

Gabriella Manca

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Il romanzo racconta la storia di un viaggio: due giovani inglesi, Dana e Paul, decidono di trascorrere per Natale una vacanza in Messico. Lei viene rapita, apparentemente senza motivo, e per cercarla, senza l’aiuto della polizia e delle autorità, lui inizia un altro viaggio, in un paese governato dalla violenza e dalla sopraffazione, dal narcotraffico e dal potere di bande più forti e armate dello Stato, in cui la vita umana non vale nulla, dove chiunque può sparire senza lasciare traccia e senza conseguenze e le donne in particolare sono vittime di sfruttamento, torture e femminicidi. Chi si oppone e cerca la verità diventa a sua volta vittima designata. Un tema importante, che fagocita completamente la storia e la riduce a mero pretesto. I personaggi non hanno spessore né voce propria e la forma del romanzo, seppure tenti di restituire umanità alla cronaca, non è forse la più adatta a storie che avrebbero meritato un reportage narrativo senza trucchi.

Teresa Musca

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Il Messico è un paese che ha una grande biodiversità di ecosistemi diversi eppure non è questa sua peculiarità a fare da sfondo in questo libro, bensì il primato di violenza,corruzione, femminicidio. Così in modo duro ed asciutto questo “quadro” è stato drammaticamente, pesantemente e dolorosamente dipinto. Il contrasto tra la bellezza della cornice della biodiversità e della violenza che vi alberga rende ancora più  incredibile la verità di questo romanzo storico.
Lettura assolutamente consigliata.

Anna Rita Fiore

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È un romanzo, che attraverso una storia di finzione, mette in luce un contesto storico del Messico, dove le donne hanno vita ostile. Tra droga, corruzione e miseria, le donne vengono rapite, brutalizzate e private del rispetto. I femminicidi sono all’ordine del giorno, restano, per la totalità impuniti, e gli stessi tutori della legge sono dalla parte dei carnefici. In questo scenario si svolgono le peripezie di Paul, turista allo sbaraglio, alla ricerca disperata della sua fidanzata Dana, improvvisamente rapita sotto i suoi occhi. La disavventura vissuta dal protagonista lo porterà a scontrarsi con scenari inimmaginabili che lo condurranno dentro retroscena mozzafiato.

Giulia De Marco