< Il pianoforte di Einstein. Vita e storie in bilico tra Firenze, Europa di  Marco Ciardi Antonella Gasperini (Hoepli)

Qui di seguito le recensioni di IlPianoforteDiEinstein raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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E’ un racconto molto puntuale sulla vita di Maja Einstein e di suo fratello. Gli autori non mancano di inserire la loro storia tra quella degli ebrei d’Italia ed illustrano la loro diaspora in presenza delle leggi razziali del fascismo. Molto preciso sulle tempistiche degli incontri tra Albert e altri scienziati, nonché sul ruolo di quest’ultimo per contrastare le dittature e i regimi totalitari. Interessante l’approccio musicale dei fratelli Einstein che dà modo di descrivere ancor meglio le personalità in questione. Forse si potevano evitare tutte le le date tra parentesi per ogni personaggio.

Claudio Polo Friz

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Un equilibrato mix di biografia, scienza, musica e storia con interessanti ed appropriati riferimenti. Davvero estremamente godibile. Un applauso agli autori. Le note in fondo al libro anziché a piè di pagina sono destinate a non essere lette.

Riccardo Allerhand

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Marco Ciardi, storico della scienza , è Antonella Gasperini, autrice di pubblicazioni sulla storia dell’astronomia, ci regalano un resoconto dettagliato e pieno di aneddoti sulla famiglia Einstein, una famiglia ironica e intelligente, semplice come tutte le famiglie eppure così diversa.
Un saggio scorrevole e piacevole consigliato non soltanto agli appassionati delle scienze ma anche agli amatori della musica e a chiunque voglia ritrovare, attraverso un semplice oggetto, uno spaccato di vita vissuta di inizio Novecento tra Europa e America.

Caterina Lavinia Nicosia

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Questo singolare saggio descrive, attraverso la storia del Blüthner 51833, più noto come “Il pianoforte di Einstein”, la grande passione dello scienziato per la musica che, al pari della scienza, era uno dei modi con i quali si avvicinava quotidianamente alla bellezza.
La descrizione della passione di Einstein per Mozart è particolare: “nella sua musica non ci sono note superflue”, come pure il suo giudizio su Beethoven: "è troppo drammatico, troppo personale".
Una biografia insolita di Einstein e di sua sorella, un lungo racconto dettagliato e ricco di curiosità.

benedetta fuiano

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Lo strumento del titolo, il pianoforte di Einstein, insieme al violino, rappresenta una componente molto importante del mondo del grande scienziato, il quale vedeva nella musica, o meglio sentiva, una fonte di ispirazione e conforto che lo spingeva a cercare negli altri la stessa affinità. É questa dunque la chiave di lettura principale de “Il pianoforte di Einstein” che rende il testo molto interessante, unitamente ad una serie di vicende meno note che riguardano l’intera famiglia Einstein e tutto il mondo che ruotava intorno ad essa. L’opera si fa inoltre apprezzare, vista la vastità dello scenario presentato, per la sua scorrevolezza e capacità di catturare l’attenzione, proponendo la figura di Albert Einstein sotto una nuova luce.

Franco Basso

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Raccontare la vita di Albert Einstein attraverso il suo amore per la musica significa, come volutamente dichiarato, tralasciare e solo accennare la parte più affascinante e interessante della sua storia, cioe della sua genialità in campo scientifico e delle intuizioni che hanno cambiato il mondo. Lasciando un po’ a bocca asciutta il lettore.

Manuela Massenz

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Iniziato il libro con molte aspettative,e’ risultato scarso di contenuti. Praticamente una biografia prolissa con un pedante e infinito ricorso alle date di nascita e morte di chiunque appaia citato. La noia pervade il lettore. Si coglie l’occasione di conoscere meglio Einstein ,ma dopo un po’ tutto si perde in inutili e ripetitive citazioni. Per cui si saluta Einstein rapidamente e si finisce faticosamente la lettura.

Stefania Motti

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Scrittura frenetica a tratti noiosa per i troppi nomi e le storie intrecciate delle loro vicende. Einstein è rincorso nel suo muoversi per l’Europa e il resto del mondo a parlare di fisica e a fare musica. Comunque la sua storia personale è trascurata per seguire mille altre vicende, sicuramente anche interessanti. Poi viene fuori questo pianoforte (pag 121) dono di Albert alla sorella su cui probabilmente lo scienziato non suonò mai. Rimane un testo di consultazione per le vicende delle tantissime persone elencate nell’indice analitico.

Fabio Frigeri, 69 anni, insegnante in pensione di

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Un saggio che mostra un Einstein non comune, attraverso la ricostruzione di uno strumento a lui appartenuto. Conosciuto come padre della relatività, scopriamo qui la sua passione per la musica e i suoi viaggi toscani nel nostro Paese.
Come un diario di viaggio, di uno strumento musicale.

Debora Ravasio