< Il pipistrello sulla retina di  Cesare Milanti (Ultra)

Qui di seguito le recensioni di IlPipistrelloSullaRetina raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Buona trama, ma scrittura lenta e laboriosa.

Lucia P.

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Un romanzo di formazione, un ragazzo italiano di madre cinese, appassionato di basket come il padre, e come il padre poco espansivo e solitario, e che sfortuna vuole inizi un rapporto d’amicizia qualche giorno prima del lockdown del 2020. E proprio il lockdown darà una sferzata completa alla sua vita, sia caratterialmente che grazie al basket, finalmente giocato. L’idea è molto buona e anche la trama, ma ciò che ho trovato poco piacevole è l’utilizzo continuo di metafore, sia riferite al basket che alla cultura cinese, e di frasi fatte che determinano uno spezzettamento continuo del discorso.

Rosangela Usai

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Lettura piacevole, sebbene non di facile inquadratura. A mio avviso può essere definito un ottimo libro per ragazzi, molto meno interessante per un pubblico adulto. In linea generale ritengo che se le narrazioni intorno al Covid possano essere state di qualchd interesse fino allo scorso anno ad oggi risultino pesanti e stantie. Diverso può essere il discorso se parliamo di ragazzi giovani e del messaggio per cui da un evento sfavorevole possa nascere una crescita personale. Interessante (sempre nell’ottica di una lettura per ragazzi) la tematica dell’avvicinamento tra culture diverse e le metafore con il mondo animale che arricchiscono la narrazione.

Lucia Rossini

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Il romanzo è ambientato in una Milano dei nostri giorni, nel mezzo della pandemia. Il protagonista è Carlo, il "pipistrello", un sedicenne timido e introverso che imparerà a rapportarsi con gli altri proprio durante l’isolamento. Saranno i suoi genitori e la passione per il basket ad aiutare il ragazzo in un processo di crescita che consentirà infine a Carlo di partecipare al mondo che lo circonda. Pur amando i romanzi di formazione, la lettura di questo libro non mi ha particolarmente appassionata. La scrittura mi è parsa un po’ troppo ricercata e a volte si fa fatica a seguirla. Certamente l’autore, come il protagonista, ama il basket, tanto da includere nel testo continue disquisizioni sulla storia di questo sport e dei suoi protagonisti più famosi. Tuttavia, le citazioni di date e di partite famose potranno suscitare qualche interesse presso i lettori amanti del basket, ma renderanno tediosi alcuni momenti di lettura per chi appassionato non è.

Domenica Fontana

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La storia in sé è piuttosto interessante: un sedicenne italo-cinese inizia a concretizzare la sua passione per il basket durante il lockdown del 2020, passando dalla teoria alla pratica. Purtroppo però il linguaggio utilizzato è altisonante, pretenzioso, ingozzato di aggettivi ed epiteti che rendono la lettura difficile, non scorrevole; come se non bastasse, a ogni due righe viene presentata una metafora o reference sul basket, impossibile quindi da cogliere per chi non è esperto del tema.

Martina Minto

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la pandemia in letteratura, i dialoghi interiori e le conseguenze nefaste sulle nuove generazioni.

Immacolata Di Bari