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Purtroppo non sono riuscita a finirlo. Ne ho letto più o meno metà ma non ho potuto ad andare avanti. Non fa per me. Se il primo libro, "Che hai fatto in tutti questi anni", si concentrava su unico film (anche se vi erano riferimenti anche ad altri), "Il richiamo dell’ombra" si spostava su troppi film, la maggior parte dei quali non ho mai visto (e qui, mea culpa). Affrontare il tema delle ombre nella storia del cinema, per me che di cinema non sono appassionata, è stato troppo. La trattazione filosofica, per quel che ho letto, è stata interessante, ma nelle innumerevoli citazioni ai film ho finito per perdermi, e purtroppo ho deciso di abbandonarlo.
GC
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La scrittura, l’argomento e l’apporto delle immagini me lo hanno fatto preferire al primo.
Enza Mosca
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Il saggio di Antonio Costa è un’avventura nel cinema vista da un punto di vista solo apparentemente laterale e di certo antitetico rispetto all’idea stessa di cinema e di scrittura con la luce. Costa si concentra sul ruolo delle ombre che hanno popolato in diverse maniere e con diversi significati i centoventi anni di storia delle immagini in movimento. Ed è un viaggio rocambolesco e interessante, affatto scontato, rivelatore di un campo di sensi legato all’assenza di luce. La parte più specificamente collegata alla critica cinematografica arriva soltanto alla fine ma è introdotta da un corpo centrale che riflette sulle ombre e sui suoi significati filosofici, letterari, artistici. Ho trovato Il Richiamo dell’Ombra un’opera sorprendente, ben approfondita e ricca di spunti che permettono di progredire in ambito critico.
Alessio Pietrolungo
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E’ un libro di non facile lettura. Frutto di un lavoro importante e approfondito, è indirizzato a lettori che hanno un interesse nel campo e una certa competenza.
Il capitolo 1 è quello più generale, introduttivo e risulta il più scorrevole, perché dà una panoramica generale sull’argomento. Nei capitoli successivi, pur avendo visto numerosi film presi in esame e pur conoscendo i quadri analizzati, l’analisi tecnico-filosofica delle ombre non ha stimolato il mio interesse.
Il linguaggio è chiaro, tecnico e asciutto, ma ci sono pure tanti interventi diretti dell’autore in prima persona.
Antonella Arbia
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Mi sono lasciato convincere dal consiglio di leggere anche saggi che mai avrei pensato di leggere e, tantomeno, di comprare. E ho fatto bene. Questo è un testo straordinario ed interessantissimo. Mai avrei pensato che si potesse scrivere un testo sull’ombra e che potesse essere così piacevole da leggere. Un ottimo libro.
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Un saggio redatto come un articolo di letteratura specialistica. Troppo specifico per poter piacere ai non addetti ai lavori.
Francesco Nube