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Mi è piaciuto molto l’ ambientazione storica e la trattazione della vera e propria persecuzione antisemita. Ci sono delle descrizioni molto particolareggiate e soprattutto all’ inizio una serie di figure retoriche di ambiente naturalistico molto efficaci. Nonostante l’ argomento non è un romanzo cupo, i bambini danno un tocco di leggerezza.
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Affascinante nei toni cupi, misteriosi e direi quasi torbidi delle scene e dei luoghi, sempre estremamente realistici. Molto intriganti i personaggi, delineati con efficacia anche nelle complesse relazioni tra di loro, e i contesti in cui si muovono: tutto risulta molto vivido e scorrevole alla lettura e dà al lettore la sensazione di essere costantemente immerso in quanto viene descritto.
Alberto Delaini
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Sebbene la storia sia ben narrata nei dettagli, ho trovato meno affinità nel racconto. Personalmente mi è stato difficile immedesimarmi nella storia anche per via del tipo di scrittura e l’ambientazione storica. Comunque un libro interessante, che mi è piaciuto anche se non mi ha colpita in maniera particolare.
Emilia Migailo
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Narrazione forte per questa storia cupa nella Venezia dei dogi e dei mercanti doverla ragion di stato offusca giustizia e verità. Il rogo del titolo incombe su tre innocenti accusati di un orrido delitto mai avvenuto solo perché ebrei. Trame oscure e intrighi a preservare lo status Quo nell’eterna contrapposizione fra religioni, potere ambizioni. Potranno libri e cultura aprire uno squarcio nell’oscurità dominante? Vicenda con sconfortanti agganci con l’attualità più stringente.
Roberta Pintau
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Non conoscevo questo autore e devo dire che ho trovato il romanzo deludente. Malgrado la puntigliosa ricostruzione di luoghi e ambienti i personaggi sembrano voler uscire dal "Nome della Rosa" e non riescono a vivere di vita propria. La verità storica delle atrocità commesse nel corso dei millenni non basta a farci provare empatia con i protagonisti e a dare spessore umano e filosofico al protagonista. Salverei la frase: "Un uomo religioso è un uomo grato, ringrazia ogni giorno per fare parte della creazione, per essere nato".
Olga Nicodemi
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Ho letto circa 50pagine , poche per dare un giudizio onesto. All’inizio ero tentata di abbandonare, poi la storia piano piano mi ha coinvolta. Parliamo comunque di un genere lontano da me proprio nel tipo di scrittura che a tratti mi risultava più difficile e poco scorrevole.
Valeria Buttinelli
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Pensavo che: il rogo della repubblica nn mi sarebbe piaciuto. Ho trovato, invece, un libro molto interessante ed avvincente. Nn è mai noioso e fa riflettere su quanto siano simili la politica del tempo alla nostra attuale. Mi è piaciuta molto la figura del protagonista
Marina Sandrini