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Il libro scritto da Silvano Fuso racconta bene la storia dei materiali associata all’ evoluzione dell’uomo e di come li ha scoperti e utilizzati nella sua storia. Ho trovato a volte il libro, forse per l’argomento particolare, troppo specifico nel descrivere composizione e nei rimandi storici che finiscono per appesantire la lettura.
Russo Rocco
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Mi sembra che più che un saggio il testo in questione sia un vero e proprio manuale sulla molteplicità è varietà dei materiali di cui è fatto il mondo, sia quello naturale che quello artificiale. Il titolo è evocativo perché di fatto sottolinea non tanto l’importanza dei materiali in sé quanto piuttosto quella delle “cose” in cui i bisogni dell’uomo, e non solo quelli concreti, uniti al suo ingegno e alla sua creatività hanno saputo nel tempo trasformarli e valorizzarli. E il segreto che ci viene svelato è proprio quello della trasformazione in forme e cose molteplici della materia originaria, già esistente in natura nello stato in cui viene utilizzata, come il legno o la pietra, o frutto della loro
combinazione casuale, come all’origine del vetro, o derivata dalla ricerca e manipolazione del nucleo infinitesimale che la costituisce come nel caso dei
nanomateriali. Il libro spiega in modo dettagliato e chiaro anche ai profani la composizione dei materiali e le varie e sempre più sofisticate lavorazioni che li trasformano negli oggetti che hanno determinato e accompagnato lo sviluppo della civiltà umana dal più remoto passato al più futuristico presente e lo fa con tale precisione e completezza da fare di questo saggio/manuale una vera e propria storia dell’uomo e del suo rapporto con la natura e con la tecnologia.
Rita Turrini