< Il signore del bosco di  Massimo Pericolo (Rizzoli)

Qui di seguito le recensioni di IlSignoreDelBosco raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il Signore del Bosco è un libro forte, un pugno nello stomaco, a tratti inquietante, ma è interessante leggerlo, per capire l’inquietudine giovanile, la straripante energia, e perchè a volte certe persone non si sentano amate. E’ poi bello perchè c’è la prospettiva della speranza, delle passioni in grado di creare un legame erotico con la vita della purezza d’animo, del volercela fare, malgrado le difficoltà dell’esistere. E poi c’è il capitolo sulla natura che ti da l’esperienza dell’eterno, il senso di appartenenza a qualcosa che durerà per sempre. E’ un libro autentico.

Angela Ronchi

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Un’autobiografia che sembra un lungo monologo. Il ritmo è veloce e scorre benissimo, sembra quasi di essere faccia a faccia con Massimo Pericolo, pseudonimo di Alessandro Vanetti. La sua vita è stata - ma non solo - dolore e sofferenza e nonostante questo il rapper di Gallarate non cade mai nel vittimismo e racconta con estrema lucidità anche gli anni più difficili. Poi il suo rapporto con la musica e le passioni che gli hanno salvato la vita. Interessanti anche le storie dietro le canzoni e i featuring che si sono susseguiti negli anni. E’ un libro di un’onestà disarmante. Come dovrebbero essere tutte le autobiografie.

Chiara Marchetti

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L’auto biografia di massimo Pericolo è stata indispensabile per dare un senso alle sue canzoni, che prima avevo provato ad ascoltare senza capire gran che ma cogliendo solo un grande senso di rabbia fine a se stesso. Avevo ascoltalo questo rapper perché è uno dei cantanti preferiti di mio figlio adolescente, per cercare di capire da quale tipo di messaggio venisse affascinato. Quello che ho colto è una totale e completa espressione di rabbia repressa, incomprensione, senso di inadeguatezza che contraddistinguono costantemente questo giovane ragazzo che mettendo in musica la sua rabbia ha trovato il successo. Gli auguri di trovare un po’ di pace….

Valentina Barresi

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10 e lode all’esperienza di vita, alla tenacia e alla determinazione di Alessandro (il nome è uguale al nome dell’autore del primo saggio) alias Massimo Pericolo, ma il suo mondo di rime e rap è lontano mille anni luce dal mio.

Letizia Buccini

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Massimo pericolo racconta la sua storia personale in un’autobiografia a tratti commuovente. Racconta tutto di se senza vergogna, si spiega e permette così di conoscere meglio un’artista di cui, forse, senza questo libro sarebbero rimasti più pregiudizi. Eè una bellissima storia personale di riscatto e determinazione.

CS

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Dal titolo non si intuisce minimamente di cosa possa parlare il libro quindi sono rimasta piuttosto sorpresa dal trovarmi a leggere la storia del rapper Massimo Pericolo.
Prima di questo non l’avevo mai sentito nominare; il rap è un genere che non ascolto molto e un pò distante dai miei gusti musicali. Libro che si fa leggere per curiosità, la sua vicenda è molto umana, alcuni passaggi un pò banali e tante forse troppe fotografie.
Però ho trovato una certa sincerità di fondo nel libro che ho apprezzato.

Francesca Cossu

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La trionferà è un libro particolare, diverso. Non è un semplice racconto, piuttosto una sorta di analisi romanzata, oserei dire, in cui tornano in campo socialismo e democrazia cristiana. Fa rivivere pezzi di storia attraverso il microcosmo di un paesino e le sue vite. Consigliato!

Carmela M.

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Intrigante, Un viaggio incredibile, la forza di volontà. Da Leggere

Gemma Bontempelli

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Una storia di riscatto interessante ma a volte un po’ ridondante. Ho provato simpatia per l’autore ma musicalmente non rientra tra le mie scelte. La biografia è strutturata in capitoli e ricca di foto e inserti tipo diario che rendono la lettura un po’ frammentata.

Laura Pianca