< 1l sociologo eretico. Moses Dobruska e la sua filosofia sociale di  Silvana Greco (Giuntina)

Qui di seguito le recensioni di IlSociologoEretico raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Moses Dobruska fu due volte vittima. Vittima del fervore rivoluzionario e giacobino che lo condurrà al patibolo il 5 aprile 1794, appena un anno dopo aver scritto la Philosophie sociale, dedicata al popolo francese, e vittima, anni dopo, della cancel culture.
Muore lo stesso giorno in cui il popolo parigino, radunato in Place de la Concorde, acclamerà alla morte di Danton e di Desmoulins. Gli uomini della Rivoluzione. Chi più di loro?
All’autrice il grande merito di aver dato al pensatore, al precursore della sociologia moderna, allo stesso tempo, voce e giustizia.
Silvana Greco ci racconta di Moses Dobruska attraverso le sue molteplici identità e metamorfosi, quelle dell’uomo e quelle dell’intellettuale: sociologo, filosofo sociale, ebreo, cattolico, massone, emigrato, rivoluzionario giacobino. Pensatore entusiasta e appassionato, autore di una grande opera scientifica e giuridica prima saccheggiata e poi cancellata dalla memoria collettiva.
L’autrice, grazie a un’accurata e approfondita ricerca, analizza la Philosophie sociale in tutti i suoi aspetti: dal progetto di una Costituzione universale composta da ben settanta principi fondamentali sui quali dovrà fondarsi la nuova società democratica, al tentativo di un’analisi scientifica della realtà sociale, fino alla prospettiva filosofico-sociale (di tipo valutativo-normativo) attraverso la quale analizzare il vecchio ordine sociale e costruirne uno nuovo che conduca alla felicità dell’individuo e dell’intera società. Il sociologo eretico, che definisce Cristo rivoluzionario e Jean-Jacques Rousseau il padre della Rivoluzione francese e il benefattore dell’umanità, ci restituisce un’opera straordinaria benché dimenticata e la voce rivoluzionaria di uno studioso contemporaneo tenuta nascosta per troppo tempo.

Giuseppina Guida

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In questo saggio Silvana Greco esegue una indagine storico sociologica sulla vita dello studioso Moses Dobruska. La Greco effettua una attenta analisi storiografica e contestualizza il pensiero di Dobruska. A questo studioso dobbiamo la nascita della sociologia. Sicuramente è stata una figura complessa e importante nell’area intellettuale del periodo. Ho trovato questo testo un po’ complesso e personalmente un po’ specialistico .

Mara Dentamaro

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In un’epoca che ci costringe all’isolamento e che ha fatto riesplodere la guerra alle porte dell’Europa, la speranza della comunità, la felicità, sono beni prezioni da rivivere e riscoprire. Conoscere il padre della moderna sociologia e coglierne il pensiero mi porta a considerare questo libro un passo avanti rispetto al precedente.

Raimondo Scotto Di Covella

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Tanto di cappello per l’erudizione, ma solo per questo. Un libro piuttosto difficile da leggere e seguire, almeno per me.

Riccardo Allerhand

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Moses Dobruska nato nel 1754, in Morovia da una famiglia ebraica, giovanissimo si convertì al cattolicesimo. Compì una notevole ascesa sociale alla corte asburgica di Vienna e poi emogrò in Francia per aderire alla Rivoluzione.
Accusato di cospirazione per conto di potenze straniere, fu ghigliottinato il 5 aprile 1794. Ci lascia il suo trattato, la “Philosophie sociale”, pubblicato nel 1793, che viene esplorato in questo corposo saggio. È una elaborazione teorica su cui basare la “prima arte” di una Costituzione universale.

Roccangelo Tritto

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Molto interessante questo libro sugli italiani nati neri a causa degli stupri degli americani e delle colonie dell’Italia fasciste in Africa. Un saggio che parte dalle prostitute o più educatamente chiamate signorine, di Tombolo, una pineta di !ivorno dove arrivavano ragazze, per lo più dell’Italia meridionale per prostituirsi a causa della grave crisi economica che aveva ridotto alla fame l’Italia intera. I loro figli in maggioranza dalla pelle scura pur essendo registrati all’anagrafe con nome italiano sono stati ghettizzati e costretti a subire ogni sorta di discriminazione. Particolare importanza riveste il saggio di Antonio Campobasso, anche lui italiano con la pelle nera intitolato Nero di Puglia sui bambini nati tra il 1944-
1948. I libri famosi aventi ad oggetto questo tema La pelle di Curzio Malaparte, Il razzista Paolo Monelli e i tanti film con protagonisti i neri italiani. Tamurriata nera di James Senese. Molto Interessante. Consiglio la lettura.

Franco Della Ducata

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Il libro ricostruisce il pensiero di Moses Dobruska, ebreo convertito al cattolicesimo, ambizioso uomo d’affari trasferitosi da Vienna a Parigi durante la Rivoluzione (di cui fu vittima ghigliottinata) autore nel 1793 di un testo che l’autrice considera all’origine della sociologia moderna. In sostanza, l’autrice ci presenta il pensiero di un sociologo ante litteram, quasi sconosciuto in Italia, proponendolo come un maestro da riscoprire. Ampia e documentata risulta la biografia e sono messi in risalto i nessi e le relazioni che collegano il suo pensiero con i precedenti teorici dell’Illuminismo e la critica alle teorie sociali di Rousseau. La sua Filosofia Sociale parte dalla distinzione tra Stato e Società per affermare la necessità di una riflessione scientifica sulle questioni sociali. Non sono estranee le istanze rivoluzionarie a partire dal riconoscimento dell’insostenibilità di un sistema politico e teologico ormai fossilizzato, come quello dell’Ancienne Regime, che deve essere destrutturato per essere rivitalizzato. Il fine è quello di pervenire ad una Costituzione Universale (che Dobruska compila in ben settanta principi) che ha come scopo fondamentale di assicurare la felicità di tutti i cittadini. Il libro, per quanto denso di contenuti, non ha incontrato pienamente i miei attuali interessi

Iole Dinnella

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Il saggio è abbastanza ostico da comprendere fino in fondo, per chi non abbia un minimo di conoscenza della storia della filosofia. L’argomento è sicuramente interessante, ma lo trovo un po’ troppo "di nicchia", sebbene Dobruska avesse l’obiettivo di rivolgere il proprio pensiero alle "persone dabbene, esenti da ogni gloria letteraria, che non siano prevenuti e che siano senza superstizione scolastica". Ammetto di non essere giunto alla fine del libro per rispettare il termine, perchè sono stato più attratto dall’altro saggio che mi è stato assegnato.

Federico Gallo