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Questo saggio, nonostante sia molto complesso mi è piaciuto molto, perché personalmente adoro la prolissità e la conoscenza sovrabbondante. Leggendo questo testo non solo ho avuto l’impressione di rileggere il “Fedro”, ma una volta terminato mi sono sentita completamente appagata intellettualmente e ho pensato di aver compreso appieno questa opera di Platone, che di per sé è molto criptica. Tuttavia, “il talismano di Fedro” non ci spiega solamente come leggere l’opera e cosa il grande maestro della filosofia intendesse trasmetterci, ma ci fa entrare nello “Zeitgeist” dell’epoca, come solo un docente di letteratura greca del calibro di Davide Susanetti saprebbe fare.
Purtroppo, o per fortuna, dipende dai punti di vista, questo libro deve essere letto da coloro che di quel pane della cultura di cui ci parla Dante nel Convivio ne ha mangiato tanto, perché è molto complesso e ricco di riferimenti letterari e filosofici.
Camilla Porcella
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Ho fatto molta fatica a leggere entrambi i libri. Il primo mi è piaciuto un pochino di più
Santina Rita Galante
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L’argomentare di Socrate ha reso la lettura molto piacevole, emozionante e fonte di riflessione. Tutti i riferimenti alla mitologia greca sono stati istruttivi in quanto ho colto l’occasione per effettuare approfondimenti in merito.
Katia Mereu
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letto parzialmente, non mi ha particolarmente coinvolto se non nei limiti in cui descrive le abitudini di Socrate e il suo diletto nell’incontrare altri uomini e fermarsi a conversare liberamente, un po’ come lo ricordiamo sui testi di scuola
Antonio Benegiamo
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IL libro è coinvolgente e ben costruito ma, trattando di argomenti filosofici e partendo da opere filosofiche di Platone è accessibile solo a un pubblico che abbia giù una certa dimestichezza sia con l’argomento che con la tipologia di linguaggio.
Giorgia Recchia
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Il testo è una lettura filosofica sull’esistenza, non per nulla il sottotitolo è ‘desiderare, vedere, essere’. Già l’indice ci apre la strada verso la lettura, creando tre piani di riflessione : ‘A piedi nudi’, ‘L’uccello dell’anima e il cuore incendiato’ e ‘in riva al mare’; secondo la mia personale opinione, i titoli dei tre capitoli sono un riassunto delle sensazioni e letture che scopriremo una volta avviata la lettura del capitolo. Ognuno di essi infatti racchiude una lettura tra il corpo e la terra, tra il cuore e l’anima e tra l’anima e il mondo. Il saggio è una lettura molto impegnativa, che ci costringe ad indagare attentamente, non solo dentro di noi, ma anche nelle parole stesse che l’autore ha messo insieme come una poesia in prosa. Una lettura attenta e meticolosa è necessaria per la comprensione del testo. Nonostante la grande riflessione e il mio amore per la poesia e i riferimenti filosofici e mitologici presenti nel testo, non preferisco questo genere di letture, che precludono la leggerezza della lettura.
Federica Matarazzo
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lettura molto interessante e ricca di ottimi spunti di riflessione. Stile e struttura adatta anche a non "esperti", che è sicuramente un lato positivo.
Apprezzato
Maria Ferrari
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Non mi e’ piaciuto. Diciamo che non e’ il mio genere.
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E’ un saggio più organico, che si ricollega costantemente all’antichità classica in modo avventuroso, aneddotico e coinvolgente.
Caterina Cocchi