< Il velo del silenzio di  Salvatore Cernuzio (SanPaolo)

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questo saggio è una lettura interessante a prescindere dall’elemento religione. Molte testimonianze raccolte si assomigliano, presentano parecchi aspetti comuni e non potrebbe essere altrimenti considerato il sistema di arruolamento nelle congregazioni religiose: ragazze troppo giovani, alcune provenienti da famiglie in difficoltà,altre con fragilità di carattere, tutti elementi che dovrebbero far riflettere sulla scelta di vita. Ho trovato interessante la prefazione iniziale che indica chiaramente i problemi legati alla gestione e mantenimento del potere all’interno delle congregazioni femminili. Altrettanto interessante l’intervista con il medico psichiatra che affronta il tema dei danni derivati a queste donne dalla cattiva gestione del potere nelle congregazioni di cui hanno fatto parte (o tentato di farlo) e della difficile opera di ricostruzione di personalità e superamento della sofferenza conseguenti all’abbandono del velo. Non lo avrei comprato ma sono contenta di averlo letto.

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I colloqui con le religiose in crisi ed espulse in modo traumatico dalla vita religiosa, talvolta non assistite dall’ordine, ma accolte da qualche organizzazione religiosa dedicata proprio al recupero/cura di questi traumi costituisce un buon metodo per affrontare il problema. Il problema è però molto più ampio e va oltre la cura delle violenze. Gli interventi di esperti e studiosi inseriti nel volume affrontano in qualche modo il problema più vasto, forti anche della missione di Papa Francesco. In particolare, l’intervento del prof. Giovannelli richiama correttamente gli aspetti teologici e giuridici alla base degli Ordini religiosi. Il problema più vasto, secondo me non affrontato, è la definizione del ruolo degli ordini religiosi nella società odierna. Il ruolo tradizionale, forse millenario, perde significato. Saggio quindi limitato, ma utile riferimento.

Gianfranco Casaglia

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Il velo del silenzio - un interessante testo di denuncia nei confronti degli abusi psicologici, fisici e anche sessuali all’interno delle comunità religiose femminili, basato sulla raccolta di testimonianze vere ma anonime.
Ho apprezzato che venga sottolineato come nelle comunità religiose ci sia una forte squilibrio tra il modo di tutelare le suore e quello di tutelare gli ordini maschili e come anche, sempre all’interno di essi, si assista comunque a forme di discriminazioni razziali.

G.

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La prima volta che un grido riesce ad uscire dalle suore di clausura. Quello che tutti abbiamo sempre pensato
Ha squarciato il velo di omertà e violenza psicologica
Che si vive nei monasteri.

Stefano Gabrielli

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Ho apprezzato molto la delicatezza e la sensibilità con cui è affrontato il tema. È stata una scelta difficile fra i due libri in gara.

Alessia Bellini

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Il libro, coraggiosamente, squarcia il silenzio su un tema scarsamente indagato: gli abusi commessi all’interno di comunità religiose femminili, abusi non sessuali (se non in un caso) bensì derivanti sia da una distorta interpretazione del voto di obbedienza da parte delle madri superiore o delle consorelle più anziane sia da dinamiche presenti in ogni luogo comunitario (invidie, gelosie, frustrazioni) ma esacerbate e acuite dall’ambiente chiuso e autoreferenziale dei conventi. Le testimonianze riportate dall’autore, vaticanista, relative a undici suore di diversa nazionalità, disegnano una vita fatta di regole opprimenti, orari di lavoro defatiganti, umiliazioni, soprusi, impossibilità di ricevere assistenza psicologica "esterna" per timore di uno “scandalo”. Di particolare pregnanza la prefazione di suor Nathalie Becquart - la prima donna della storia sottosegretario del Sinodo dei vescovi - che, dando il proprio entusiastico sostegno all’autore, invita la Chiesa a individuare le possibili strategie per aiutare chi, all’interno degli istituti religiosi o ormai all’esterno da essi, si trovi in difficoltà ma soprattutto a prevenire il ripetersi o il protrarsi di tali situazioni, accogliendo l’urgente invito rivolto da papa Francesco alle comunità di tutto il mondo a “dare testimonianza di comunione fraterna che diventi attraente e luminosa”.

Carmela Bavota

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Il velo del silenzio è più interessante per l’argomento che propone . E’’ credibile ( come la Chiesa Brucia).
Gli argomenti però non sono approfonditi .
La struttura del libro mi è sembrata raffazzonata .
Una analisi più approfondita della testimonianze a mio avviso avrebbe dato un altro livello al libro

Sergio Visentin