< Il vento della rivoluzione di  Marcello Flores, Giovanni Gozzini (Laterza)

Qui di seguito le recensioni di IlVentoDellaRivoluzione raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Uno strumento utile per conoscere da vicino gli avvenimenti degli anni immediatamente precedenti e successivi alla nascita del Partito Comunista d’Italia

Maria Crevaroli

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Il vento della rivoluzione: è interessante ma per me, ignorante di politica, molto specifico, troppo tecnico, per addetti ai lavori, come attesta il ricchissimo apparato di note di cui è corredato.
A me restano alcuni punti che mi sembra di aver colto:
1. Abbiamo avuto nella sinistra personalità di grande spessore, Gramsci, Togliatti, Berlinguer, interessate più al bene pubblico che al proprio, aderenti più agli ideali che agli interessi personali, anche se , come risulta dalla lettura stessa, forse proprio questa fedeltà e intransigenza hanno fatto frantumare le sinistre in mille rivoli, incapaci di collaborare, non disponibili a cedere su questioni di principio, ciò che anche oggi, mentre a destra l’importante è governare ad ogni costo, non consente alla sinistra di avere una maggioranza.
2. Lo stato non ha bisogno di ideologie rigide e manichee ma di conoscenze tecniche, di apertura mentale, di capacità di visione lontano per non rischiare, ora come allora, di non vedere e prevedere le drammatiche evoluzioni economiche e di violenza squadrista e, di fatto, di non riuscire a impedire, ora come allora l’avvento delle destre. Possibile che siamo così ottusi? E’ solo questione di incompetenza, di non sufficiente conoscenza della storia? Forse che uno non vale uno?

maria rigano

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Una coinvolgente ricostruzione degli eventi e delle situazioni storiche che portarono alla nascita del Partito Comunista in Italia. Ma l’analisi di Flores e Martinelli ha il grande pregio di stimolare riflessioni su un futuro in cui gli ideali dell’uguaglianza, della giustizia, della libertà possano ancora essere alla base della costruzione di una società migliore.

Giancarlo Coccia

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Un libro per appassionati, preciso ed esaustivo. Proprio perché dedicato a chi ha già un interesse per l’argomento, però, rischia di essere un libro adatto solo ai "fedelissimi"...

Andrea D’Amico