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Nonostante il testo si proponga di chiarire il ruolo della filosofia in questi tempi moderni dominati dalla tecnologia, non l’ho ritenuto alla mia portata
Sonia Mazzocato
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Argomento non di mio gradimento. La scrittura non è però eccessivamente pesante, quindi il libro può essere letto anche da non amanti del tema
Eleonora Bottelli
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Di grande attualità, ci aiuta a comprendere questa epoca di passaggio in cui molto velocemente la tecnologia ha preso il sopravvento nella nostra società. Può essere utile confrontare questa chiave di lettura con altre riguardanti lo stesso argomento.
Anna Vitucci
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Il viandante della filosofia di Marco Alloni
Questo è il primo saggio sulla filosofia che leggo, secondo me è stata una bella intervista fatta dall’autore a un filosofo, che ha scritto libri non per venderli, ma per raccontare le vicende della sua vita... Degno di nota è lo spaccato sui giovani d’oggi che vivono solo il presente senza un’idea di futuro... Vivere il qui e ora
Altra nota che mi sento di fare è sulla potenza della donna, del suo "doppio amore" capace di generare vita
Matteo Negroli
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Di agevole lettura e contenuti attrattivi , alla portata anche di non addetti ai lavori .
antonio lo conte
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Scrittura scorrevole, dialogo accattivante che introduce anche concetti complessi ma con semplicità.
esalta il ruolo del pensare ma sempre con una forte attenzione al reale che ne è influenzato.
Il riferimento alle vicende personali di galimberti ancor più avvicina al modo del pensare e dell’introspezione personale.
Teresa Citro
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Il termine dialogo deriva dal verbo greco διαλέγομαι , cioè ‘conversare’, ‘discorrere’ed indica il confronto verbale che attraversa due o più persone come strumento per esprimere sentimenti e discutere di idee non necessariamente contrapposte.
Il saggio di Marco Alloni, incentrato su uno scambio dialettico tra l’autore e Umberto Galimberti, è una vera e propria conversazione, un dialogo costruttivo sulla presa di coscienza della fine della maieutica e del conseguente avvento del nichilismo.
L’autore, infatti, già nella nota alla terza edizione enuncia l’auspicio che i giovani possano acquisire la consapevolezza che i principi formulati quando la natura era immutabile, non funzionano più e che al loro posto bisogna, invece, costruire un’etica del viandante, trasformando il nichilismo in una risorsa. I comportamenti umani non sono come le deduzioni matematiche e, quindi, non possiamo ricavare un’etica dai principi generali, ma dobbiamo costruirli partendo da una forma di saggezza che consista nel prendere decisioni senza avere sulle nostre spalle nessun principio.
Il viandante è esattamente colui che deve risolvere i problemi di situazione in situazione.
Questo saggio è, pertanto, un percorso tra le labirintiche ragioni che rendono la filosofia non un dogmatico insegnamento, ma una bussola da utilizzare per orientarsi nell’esasperato tecnicismo che annienta oramai l’essere umano.
TIZIANA TOMAI
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“Il viandante della filosofia”è undialogo tra il giornalista-scrittore Marco Alloni e il filosofo Umberto Galimberti. Il libro-conversazione può essere considerato come una sintesi del pensiero di Galimberti riguardo la filosofia occidentale da Platone fino ai nostri giorni passando con estrema erudizione, ma allo stesso tempo con grande chiarezza, dalla metafisica greca, ormai superata secondo Galimberti, al nichilismo.
Un compito immenso ma reso più accessibile dall’uso della conversazione che rende interessante seguire il discorso del filosofo, riguardo gli aspetti fondamentali che hanno contraddistinto la sua ricerca nel corso degli anni. Il senso ultimo della filosofia, il rapporto fra scienza e cristianesimo, soffermandosi sul dominio della tecnica nel mondo contemporaneo e le possibili forme di uscita dal nichilismo, mostrando un interesse verso i giovani e le loro risorse come il pensiero poetico,visto come speranza.
In ogni capitolo tra domande e risposte si raccolgono i risultati di una vita dedicata al pensiero e alla problematizzazione, all’indagine e le questioni della storia e all’interrogarsi su se stessi.
Il libro- conversazione è molto intenso perché,data la forma scelta, permette al lettore di avventurarsi in campi magari ostici e complicati che ci invitano però a riflettere e che nel dialogo sono più facilmente seguibili.
Il filosofo fa un percorso tra le ragioni che rendono insostituibile la filosofia per orientarci nel nostro mondo.
Il filosofo si pone davanti al compito di fare avvicinare il lettore con un escursus della filosofia dei tempi di Platone fino ad arrivare ai nostri tempi passando per Heidegger, evidenziando la fine dell’Occidente, per arrivare alla conclusione di come la filosofia possa essere un motivo di resistenza nel nostro mondo instabile e il concetto della perdita. Qui la conversazione si fa delicata e personale, il filosofo ci parla della perdita della moglie con semplicità e mettendosi a nudo come solo un grande uomo può fare, arrivando all’amore e alla mancanza.
Quello che si presenta ora è un mondo ormai dominato dalla tecnica. Gli uomini sono funzionari della tecnica.
Si oppone alla sfida del nichilismo con l’ insegnamento di un nomadismo morale, ripercorre con gli strumenti della filosofia, dall‘eredità dei Greci fino ad una maieutica moderna.
Lorenza Nicoletti
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E’ un testo molto fruibile che può offrire spunti di riflessione sia per i giovani sia per gli adulti in un mondo sempre più superficiale nella sua complessità. Un libro che potrebbe essere utilizzato come spunto di dibattito in un’aula oppure in famiglia. E’ una palestra per riattivare la profondità di pensero e per ritrovare la "bussola".
Massimo Magni
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Un saggio molto interessante che merita di essere letto per la sua capacità comunicativa, chiarezza di linguaggio, anche quando vengono affrontati argomenti non semplici. Il libro si presenta sotto forma di intervista al professore Galimberti,impianto strutturale vincente ed avvincente che seduce il lettore e lo coinvolge in questo percorso filosofico a partire da Socrate, senza tralasciare Platone, Aristotele, Nietzsche, Pascale, per poi insinuarsi nella psicoanalisi. Questi strumenti permettono di affrontare fenomeni come il femminismo, e la complessità del rapporto delle donne con l’irrazionale,la capacità intuitiva. Non manca l’argomento della fede e delle istanze che vengono rivolte a Dio, tema che affronta in maniera oserei dire scientifica. Confessa che l’essersi dedicato solamente allo studio vuol dire che "c’era in sottofondo una sorta di paura per la vita, la quale è molto più forte e drammatica, molto più complicata di quanto sia maneggiare le idee" Interessante leggere il perché dell’impoverimento del linguaggio dei giovani e della incapacità di fare sintesi di argomenti fondamentali dell’esistenza umana. Il libro sembra quasi un testamento filosofico che viene consegnato a chi lo intervista, un essere umano che si mostra con tutte le sue debolezze, compreso il grande dolore per la perdita della moglie docente universitario e ricercatrice scientifica.
Gabriella Tiralongo, nata ad Avola, (Siracusa)
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In questo agile e godibile pamphlet, Galimberti riesce non solo ad appassionare con il suo stile trascinante ed arguto, ma anche a fornire interessanti spunti di riflessione. Non una pietra miliare della sua opera, ma un libello molto utile per avvicinare nuovi lettori alla filosofia.Si legge con piacere e il filo della lettura è sempre ben visibile e percorribile senza fatica, anzi.
salvatore urciuolo
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Interessante saggio che offre molti spunti di riflessione sull’uomo ai giorni nostri, su come i miti del passato si sono trasformati in quelli del presente, su come, ad esempio, sia caduta la fiducia nell’immortalita’ dell’anima, su perche’ oggi molti abbiano la necessita’ di sentirsi eternamente giovani ed in salute. Non meno importante l’analisi sulla riduzione del pensiero dovuta, principalmente, alla riduzione e semplificazione del linguaggio.
Matilde Consales
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Una interessantissima conversazione che percorre le idee e la ricerca continua del grande pensatore e filisofo. Imperdibile!
Marco Fiori
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Questo libro affronta il tema della distopia in modo completo e molto denso. Nella prima parte, l’autore fa un’analisi sul concetto, riportando anche riferimenti con la società attuale. Inoltre, analizza anche il genere distopico, paragonandolo ad altri differenti.
La seconda parte, invece, consiste nell’analisi di alcuni romanzi che trattano il tema distopico. L’autore riporta e spiega alcune parti dei romanzi scelti così da fornire un’analisi specifica e molto approfondita.
Caterina Spertini
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Filosofia come elemento salvifico rispetto all’imperante principio che tutto sia mosso dalla tecnica che non è altro che un agire senza scopo se non quello dell’utilitarismo il più delle volte negativo. La filosofia come percorso dove ciò che è ovvio o comunemente accettato viene messo in discussione per raggiungere una condotta di vita che sia concreta e non demandata ad altri. Partendo dal valore della filosofia, dal confronto con e tra scienza e religione, dal considerare l’attuale negazione dei valori deve nascere ed essere fatto proprio dai giovani un percorso dove all’appiattimento come volontà del nulla si ricerchi e si mettano in pratica azioni virtuose per una visione di un futuro che nella sua provvisorietà sia ottimistico.
Mario Festa
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nella prima parte Francesco Muzzioli ci fa un excursus molto approfondito sul genere distopico, delle sue diramazioni e contaminazioni con il genere utopico e fantascientifico. parla di esempi molto interessanti dal ’500 passando per Leopardi fino ad Atwood, DeLillo,Asimov, la "holy trinity"-Huxley,Orwell,Bradbury- Wells e Murakami.la seconda parte invece è una raccolta di testi con un’analisi critica da vari autori degli ultimi 50 anni per chiarire ed avvalorare le tesi discusse nella prima parte del saggio. ho apprezzato in questa seconda parte la volontà dell’autore di soffermarsi sugli aspetti tecnico formali e sulle sfumature di significato, "leggere tra le righe" accettando la sfida della complessità della scrittura. è altrettanto interessante la scelta dei testi, dando spazio a distopie singolari ed "extra-vaganti", nella convinzione da parte dell’autore che un genere si comprende meglio a partire dall’esemplare che in parte ne fuoriesce.
valentina barba
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Il Viandante della Filosofia è un libro evitabilissimo. Verso metà della lettura continuavo a domandarmi chi fosse Umberto Galimberti, tanto erano deliranti le robe riportate. Lo googlo e scopro su Wikipedia che ha una sezione corposa su "Violazione dei diritti d’autore".
’Nsomma quei dubbi sono diventati certezze.
Giovan Battista Cucinella
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Un saggio su temi filosofici che mi ha ricordato perché al liceo preferivo la matematica.
Francesco Ricci
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Ho dovuto leggere questo saggio due volte. Rende meno difficoltosa la lettura il fatto che sia un dialogo fra Galimberti e il suo intervistatore. Piacerà tantissimo agli amanti della filosofia e soprattutto agli estimatori del prof. Galimberti
Luigina Badiale
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Interessante l’intervista di Marco Alloni, giornalista e scrittore, a Umberto Galimberti, filosofo contemporaneo formatosi sotto la guida di Severino e Jaspers. Ha presentato le sue idee filosofiche riviste in chiave moderna facendomi capire che la filosofia è capace di adattarsi a diverse situazioni. Piacevole il lato emotivo che traspare nell’intervista quando parla della moglie, e l’ho trovato molto sincero quando afferma che questa, come sue altre opere,è stata scritta grazie alla moglie, oggi purtroppo scomparsa, che lui chiama "testimone della mia vita".
Adriana Moretti
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L’approdo della ricerca filosofica di Umberto Galimberti che più mi interessa commentare è la riflessione intorno alla domanda sul senso della vita. La risposta del filosofo è problematica: è l’etica del viandante che a differenza del viaggiatore, non ha una meta da raggiungere e deve risolvere i problemi volta per volta perché non c’è orizzonte che non sia provvisorio. Per Galimberti è una illusione avere una prospettiva più ampia di questa.
Antonio Cattolico
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La scelta non è facile entrambi i libri meritano un punteggio a ex aequo.
Strutturato sotto forma di intervista fra il filosofo Umberto Galimberti e il giornalista Marco Allori,questo libro in maniera chiara e concisa spiega a fondo la Filosofia e alcune delle sue fondamentali domande.
Deldec
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Conoscevo già il prof. Umberto Galimberti, ho letto altri suoi libri, e lo ritengo uno dei pochi veri intellettuali del nostro tempo, non solo per la sua grande conoscenza filosofica, ma anche per la grande onestà intellettuale. Non conoscevo Marco Alloni, che ho appezzato in questa veste di intervistatore.
Questo saggio è strutturato appunto come un dialogo tra Umberto Galimberti e Marco Alloni, un giornalista – scrittore anche appassionato di filosofia.
Nel corso dell’intervista vengono trattati dal prof. Galimberti temi del nostro tempo: il nichilismo, soprattutto riferito ai giovani, il rapporto tra l’occidente e il cristianesimo, il ruolo della tecnica nella società attuale, il rapporto tra anima, corpo e psichiatria, la condotta morale, il mondo delle idee.
Questi grandi temi vengono esaminati dal punto di vista di Galimberti, ma sempre in riferimento al pensiero di grandi filosofi, da Socrate ed Aristotele ai filosofi contemporanei come Heidegger, Jaspers ed Emanuele Severino, anche attraverso il pensiero filosofico di Pascal, Marx, Weber, Nietzsche.
La conversazione si snoda su aspetti complessi, con argomentazioni filosofiche non semplici, ma è sempre molto viva e interessante per il continuo riferimento al nostro presente; si può dire che si sviluppi su due piani, il mondo moderno e i grandi temi di oggi, che spesso sono anche di ieri, e le interpretazioni date attraverso il pensiero dei grandi filosofi.
Ci accompagna magistralmente in questo percorso la grande conoscenza, saggezza e anche capacità di lettura e comprensione dei comportamenti umani di Umberto Galimberti, ma anche la sapiente capacità di conversare di Marco Alloni, che Galimberti definisce “una persona strutturata con una sua forza caratteriale vera”.
Con le sue domande Marco Alloni fa emergere anche il lato personale e profondamente umano del grande intellettuale Galimberti e questo crea una vicinanza tra gli autori che si trasmette anche al lettore.
Ho letto e riletto questo saggio con grande interesse e piacere e, anche se gli argomenti trattati non sono sempre semplici, sono stati resi interessanti dalla capacità dei due autori di fornire delle chiavi di lettura per comprendere meglio il tempo in cui viviamo.
Annalisa Pilotto
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Scelta difficile questa volta! I libri sono entrambi interessanti, con argomenti che talvolta si sovrappongono. Inoltre la persona intervistata (Galimberti) e l’autore (Mancuso) dimostrano, nei rispettivi libri, di essere profondamente competenti nella materia che affrontano e, secondo me, di farlo con passione sincera.
Ho scelto il libro di Alloni (che ha il merito di restare sullo sfondo, lasciando parlare Galimberti) perché mi è piaciuta e condivido l’idea della filosofia quale esercizio di ricerca della Verità come di un’attività sempre in evoluzione in cui si coltiva il dubbio.
Tutta l’esposizione di Galimberti è chiara, ben articolata e attuale (a dispetto di un’idea di filosofia astratta e lontana dalla vita delle persone).
Secondo me un libro di spessore (ma non pesante) al di là del ristretto numero di pagine.
Giada Barberi
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Ho trovato interessante la scelta della conversazione per spiegare con semplicità concetti filosofici, inoltre ho apprezzato molto le considerazioni di natura estremamente personali da parte di chi afferma di aver " disertato la vita occupandosi di libri"
Lo rileggerei
Paola Trotta
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Un dialogo bellissimo, che nonostante l’intensità dei vari temi trattati si lascia leggere facilmente e facilmente capire anche da chi è poco pratico del campo filosofico, offrendo molti spunti di riflessione e possibilità di approfondimento tra alcuni momenti di profonda umanità e commozione vera. “Il viandante della filosofia”, proposto in competizione con “A proposito del senso della vita”, vince per demerito tecnico dello sfidante. Il file di quest’ultimo, fornito dalla casa editrice, non offriva la possibilità di inserire segnalibri o appunti e per una lettrice come me abituata ad approccio di tale tipo, una lettura senza alcuna possibilità di interazione è penalizzante. I due testi sono risultati a mio parere perfettamente complementari e di altissimo interesse, tanto che se avessi potuto, al di là del problema tecnico e unico discrimine, avrei optato per una votazione di parità.
Federica Gonnelli
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Libro assai interessante e che sviluppa tutto il pensiero galimbertiano: traspare la passione del filosofo che si interroga sul senso ultimo della filosofia e sui grandi problemi della storia. Intenso anche il ricordo, durante la conversazione, dellla moglie purtroppo defunta. Stile incisivo ed efficace, che induce il lettore ad una lettura sempre problematica e dialettica.
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Molto interessante, ma più adatto per filosofi o persone molto specifiche. In certi momenti il testo è veramente difficile
Michela Ravara
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Costanza Lippi
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Ho fatto molta fatica a leggere le prime pagine. Difficoltoso
Luisa
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Non mi entusiasmano i libri interviste, ma il colloquio Alloni-Galimberti è coinvolgente. Interessante l’uso della filosofia come aiuto e come risposta alle difficoltà di vita di ciascuno di noi
Vittoria Rizzo
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Devo ammettere che mi sono avvicinata a questo titolo con perplessità perché la filosofia non è certo il mio ambito di elezione. Eppure l’autore riesce una volta di più a stupirmi.
Non sono riuscita a comprendere appieno tutti i concetti espressi, ma attraverso risposte precise, sintetiche, viene tratteggiata una storia della filosofia che mi ha perlomeno lasciato la curiosità di approfondire. Immagino che una persona che si interessa della filosofia, anche a livello amatoriale, possa eventualmente dissentire dai pensieri espressi. Per quanto mi riguarda, posso dire di aver trovato finalmente una definizione di filosofia che mi ha convinto.
Anita Fiorin
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Il saggio di Galimberti ha l’aria di essere una confessione personale, oltre a ripercorrere , come in un riassunto, alcune delle principali voci della filosofia.
Risulta interessante l’idea poetica del filosofo viandante che tuttavia si colloca in una suggestione venata di malinconia.
Non mi hanno convinto varie sue affermazioni negative, alquanto sbilanciate nel senso di una eccessiva prevenzione sulla realtà giovanile contemporanea.
Marilena Vannoni
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Leggo spesso che sin dalle prime 40 pagine, un libro ti prende oppure no. Di Galimberti ho ascoltato diversi video, tutti molto interessanti, impegnativi ma chiari nei contenuti.Purtroppo questo saggio si è presentato ostico sin dalla prefazione.
Lucia Crapuzzi
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Terza edizione di questo breve saggio, rappresenta un ulteriore aggiornamento e rivisitazione di temi ed aspetti attorno la condizione di vita umana, attuali e fortemente radicati nel pensiero intellettuale e filosofico di Umberto Galimberti.
Un avvincente excursus e summa di una vita dedicata allo studio e alla ricerca sul rapporto tra uomo e la filosofia e, in particolare, su come quest’ultima “materia” continui a rappresentale un’irrinunciabile luce e fiamma che illumina e indica il percorso di crescita, di continua trasformazione ed evoluzione che coinvolge per sua stessa natura la società di ogni epoca, a partire da quella greca fino ai giorni nostri.
Appoggiandosi allo stile “conversazione”, l’autore Marco Alloni riesce a stabilire con l’accademico Umberto Galimberti un dialogo impegnato e di altissimo livello concettuale, ma allo stesso tempo discorsivo e ben fruibile anche per il lettore non esperto.
Ecco quindi che con un mirabile equilibrio tra rigore analitico e necessità di sintesi e di accessibilità ai contenuti, sono argomentati temi di essenziale importanza che riguardano l’uomo e la sua esistenza, ne cito solo alcuni.
Innanzitutto il senso autentico della filosofia non già nel decifrare il presente, nell’ostentare certezze, nel fornire garanzie assolute di sopravvivenza, quanto invece di interrogare, di problematizzare ciò che semplicisticamente potrebbe apparire evidente e ovvio.
E poi ancora il superamento del confine della metafisica con l’approdo al nichilismo, una condizione nuova in cui viene da chiederci non tanto se Dio esiste ma se Dio fa ancora mondo oppure no. In questo ambito assume rilievo il rapporto che l’uomo ha con la tecnica sempre più evoluta e “spinta” che nel tempo ha completamente modificato i concetti di verità, di libertà e i valori individualmente perseguiti.
Concludo evidenziando il toccante riferimento al fine vita, affrontato con grande dignità e un naturale senso di ineluttabilità anche con riferimento alla propria sfera familiare.
Fabio De Biasi
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Metafisica e nichilismo si mescolano alla perfezione in questo libro di grande impatto filosofico. Un volume molto interessante che unisce il pensiero critico di Galimberti a quello dei grandi della filosofia, analizzandone con spirito ed entusiasmo pregi e difetti. Una lettura piacevole, nonostante gli argomenti trattati non siano solitamente così facili da comprendere se non per coloro che sono appassionati della grande storia della filosofia.
Fabio Silietti