< Il vitello rampante di  Maurizio Modugno (Aracne)

Qui di seguito le recensioni di IlVitelloRampante raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Un romanzo storico, corredato da ricerche sicuramente minuziose e dettagliate, ma che a mio parere appesantiscono la lettura.

Barbara Soloperto

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Circolo dei lettori
di Aprilia “Le bucoliche”
coordinato da Antonella Proietto
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L’autore indaga sulle vicissitudini occorse tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento ai  suoi antenati, i Vitulli, che vivevano a Mola di Bari. La vicenda inizia con un matrimonio combinato tra lo zio Donato Antonio e la giovane nipote Maria Giuseppina, matrimonio necessario per non disperdere le proprietà terriere della famiglia. Inizialmente i due promessi sposi sono molto titubanti e si sentono quasi colpevoli per questo matrimonio ma finiscono per innamorarsi e instaurare un rapporto forte e sincero, seppur all’apparenza non appassionato, che durerà per tutta la loro vita. Il loro legame segnerà l’inizio dell’ascesa di Donato che, ottenuto il titolo di Commendatore dell’Ordine Costantiniano, arriverà fino alla corte del re di Napoli. Ma la scia della Rivoluzione francese arriva fino in Puglia e pian piano condurrà la famiglia alla decadenza.
La storia di questa famiglia del Sud Italia è raccontata, a mio avviso, in  maniera troppo fredda, con tantissimi riferimenti e citazioni a documenti derivanti dalle attente ricerche dell’autore. Questi continui virgolettati, anche se molto interessanti dal punto di vista storico e documentale, rendono la lettura pesante e non mi hanno permesso di appassionarmi granchè al racconto. Mi ha molto incuriosita però la scelta delle immagini, descrittive o a volte evocative, che si trovano all’inizio di ogni “variazione”.

Claudia Rizzaro

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L’autore, come nel precedente libro, fa del racconto della sua famiglia, dei suoi avi, una occasione per raccontare un ambito storico. Questa volta siamo a cavallo della Rivoluzione francese e si racconta l’opulenza e la dissoluzione dell’ aristocrazia del Regno di Napoli. Famiglie dedite all’accumulo e al mantenimento delle proprietà più che a renderle produttive. Facile il rimando alla situazione attuale a quella difficoltà interseca che i governi hanno nel rimandare, procrastinare in eterno le riforme necessarie. L’enorme presenza di dati storici non me lo ha fatto piacere particolarmente. Per questo scelgo l’altro libro.


Sabrina Principi

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“il vitello rampante” è un romanzo storico e come tale generalmente non incontra il mio interesse, al contrario del sentire comune.  Negli ultimi anni, infatti, il grande pubblico lo ha fatto tornare in auge con testi come “i leoni di Sicilia” di Stefania Auci. La sovrabbondanza di dati storici che caratterizza entrambi i testi è ciò che me li rende così poco piacevoli. Trovo che la eccedenza di dati infici la piacevolezza della lettura di una romanzo e, qualora la storia fosse anche poco importante, aiutino solo a riempire le pagine e ad evitare l’approfondimento psicologico che per me è fondamentale.

Antonella Proietto

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Romanzo storico dal tema interessante e per me quasi sconosciuto: il matrimonio contratto da consanguinei per mantenere inalterato il patrimonio. La prima parte mi ha appassionata  ma continuando la lettura mi sono annoiata per i troppi documenti e riferimenti storici contenuti che allontanano dalla trama principale. Finale che fa riflettere: tutto ciò che era stato fatto per mantenere l’eredità terriera integra svanisce con il matrimonio dell’ultimo Vitulli . Nonostante ciò ho letto con piacere questo racconto.

Paola Parrella