< Imperfetti. I miti controversi dello sport di  Maurizio Crosetti (Contrasto)

Qui di seguito le recensioni di Imperfetti raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Mi è piaciuto molto, l’ho trovato godibile e scorrevole. Corredato da fotografie molto belle

Valeria Fabbretti

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Il primo libro racconta la realtà dietro ad ogni campione che, credo, un buon 70% della popolazione non si renda conto della fatica e delle disgrazie dietro una grande forza.
Conoscevo già la storia di diversi miti...ed è un libro che fa bene quanto possa essere motivazionale in alcuni... Soprattutto motivazionali nel non seguire l’esempio di chi, per sfortuna di essere e di uso di sostanze stupefacenti, ha fatto cose che non avrebbe dovuto.

Federica Nanni

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Tante storie e brevi biografie di personaggi sportivi, libro ben scritto con tante foto.

Vanessa Livolsi

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Quello che le storie raccolte in Imperfetti sono le zone d’ombra, i lati oscuri, la vera realtà dietro il mito dello sportivo-eroe. Da leggere per ricordarci che anche le carriere più scintillanti si portano dietro sacrifici, sofferenza, vergogna, gli avversari più ostici da battere, anche se sei un campione.

Camilla Camilli

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Crosetti ci accompagna tra le ombre di varia natura che hanno segnato le carriere di campioni straordinari. Qualcuno è vittima, qualche altro colpevole, ma molti (se non tutti) sono vittime di loro stessi. Esposizione dei fatti che sembra narrativa, da un’impresa all’altra, da un tracollo umano all’altro.

Domenico Geria

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In un volumetto di facile lettura e con una impaginazione impreziosita da numerose fotografie, Crosetti ci presenta alcuni campioni sportivi dalla personalità controversa. Ha infatti scelto per noi quattordici personaggi "imperfetti" che hanno attraversato la storia del ventesimo secolo e ne descrive la parabola di vita, tra trionfi sportivi e rovinose cadute personali. Una boccata di frescura nell’afa estiva che, però, poco aggiunge alle nostre conoscenze.

Isa Bonomi

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Questo libro non mi ha convito, non tanto per la tematica in effetti interessante, quanto piuttosto per la modalità di scrittura che ne fa, più che un saggio, una sequenza poco coordinata e poco approfondita di vicende. Avrei maggiormente apprezzato un’analisi più profonda in un numero più limitato di vicende magari confrontate e messe in relazione tra loro.

Ester Ghione