< In un volo di storni di  Giorgio Parisi (Rizzoli)

Qui di seguito le recensioni di InUnVoloDiStorni raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Non è facile parlare del proprio mestiere a chi non lo svolge in prima persona , sopratutto se parliamo di fisica, la materia terrore per tutti gli studenti universitari (e non,oserei dire).
Non ho ben capito a chi possa essere rivolto questo libro e se a semplici lettori incuriositi dal lavoro del fisico premio Nobel possano esserne soddisfatti.

Aurelia Marra Campanale

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Pensare che sia un saggio di fisica è riduttivo; è stato un viaggio tra le scoperte scientifiche più importanti degli ultimi cinquant’anni. "In un volo di stormi" è l’analisi della vita di uno scienziato dai tempi dell’università al Premio Nobel. Parentesi di storia, filosofia, economia, sociologia, biologia, incuriosiscono il lettore e aprono a nuovi mondi. Consigliato a gente curiosa e a chi voglia rispolverare, come me, ricordi nostalgici delle lezioni del liceo.

Katia Digiovanni

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Bel libro, interessante, scorrevole, di grande qualità su argomenti a me sconosciuti. Sono trattati vari temi della fisica teorica ma sempre con riferimenti al contesto storico. Una narrazione di tanti fatti della scienza vissuti spesso in prima persona.

Martina Calini

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Un "libretto" di Giorgio Parisi, che vuole spiegare ai non addetti ai lavori la teoria che l’ha portato a diventare Premio Nobel per la Fisica nel 2021.
Si tratta di una lettura scorrevole e piacevole perche’ ricca di aneddoti, che contribuiscono a rendere accessibile una materia spesso complessa ed ostica. Allo stesso modo apre una finestra su un mondo, quale quello della Fisica, che ai piu’ sembra lontano ed incomprensibile, ma le cui intuizioni e rivelazioni sono invece fortemente connesse alla quotidianita’.
Le parti piu’ "tecniche" richiederebbero un po’ piu’ di attenzione e forse una rilettura per una miglior comprensione di certi concetti da parte di chi, come me, ha sempre pensato di capirne poco di logica e matematica.

Sabrina Grattoni

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Il famoso scienziato ci fa entrare con linguaggio comprensibile anche ai non addetti ai lavori, nel mondo della ricerca scientifica e su come nascono le idee ed il ruolo della scienza nella società

VALTER BAROCELLI

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Uno dei temi che ha destato più interesse in me è stato la descrizione della sua esperienza universitaria alla Sapienza cinquanta anni fa. Come studentessa universitaria scoprire che un’università pubblica, in Italia, fatta da professori che erano mostri sacri del loro campo e che comunque non avevano un età superiore ai sessant’anni, fosse possibile era per me un concetto impensabile. Mi ha coinvolto molto anche la lettura del capitolo incentrato sull’utilizzo della metafora in campo scientifico.
Il saggio è strutturato in una serie di capitoli per molti dei quali il contenuto è il risultato dell’approfondimento di alcune interviste fatte da Anna Parisi a Giorgio Parisi. Per altri capitoli parte del testo fa riferimento a testi già pubblicati dall’autore. Durante la lettura del testo, senza ancora sapere che fosse stato il frutto di interviste, ho avvertito che alcuni capitoli sembrassero avere come soggetto più Giorgio Parisi che la fisica. Nel passaggio tra un capitolo e l’altro ho notato poca fluidità (non credo che i fisici approveranno l’uso di questo termine scientifico) poiché si passa improvvisamente dalla descrizione di esperimenti scientifici a aneddoti o riflessioni personali sull’esperienza universitaria e la divulgazione scientifica.
Il lessico. È evidente l’attenzione dell’autore a rendere il più comprensibile possibile anche i concetti più difficili riportando le definizioni di alcune leggi e tramite l’aiuto di grafici e figure. Inoltre Parisi cerca di alleggerire alcuni passaggi molto complessi aggiungendo aneddoti e frasi che posso strappare un sorriso. Sebbene fisica è una materia che mi ha sempre appassionato alle superiori e che ho avuto modo di studiare l’anno scorso come materia al primo anno di università di scienze biologiche, non posso negare che alcuni passaggi sono risultati abbastanza ostici. Direi che la lettura di alcuni capitoli ha come target persone che vivono la fisica e la matematica ogni giorno della loro quotidianità.
Parisi vuole creare un ponte con il lettore e mostrargli la bellezza della fisica. L’intento di mostrare in maniera cristallina cosa sia la scienza non è ben riuscito, troppi passaggi sono risultati difficili da capire e quindi non posso che concludere che questo testo sia più un discorso di Parisi per le persone che lavorano con la scienza piuttosto che per avvicinare persone che non hanno familiarità con essa.

Sara Scavuzzo

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è un saggio estremamente affascinante, scritto in maniera molto chiara e didattica in cui traspare tutta la capacità divulgativa di Parisi (neanche da nominare qui le altre sue qualità) insieme a qualche aneddoto o storia divertente su come si fa scienza sia come metodo sia come gruppo di lavoro attraverso quaranta e più anni di carriera. Forse l’unico vero limite è il fatto di essere una raccolta di saggi anziché uno unico ma questo permette anche una maggiore leggerezza

Michelangelo Maestri Tassoni