< Interista social club. Viaggio al termine delle nostre notti insonni di  Tommaso Labate (Mondadori)

Qui di seguito le recensioni di InteristaSocialClub raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Spiritoso, brillante e umano. Il mondo del tifoso a tutto tondo. Uno sguardo al quotidiano del proprio rapporto con la sua fede (e forse di più) calcistica e il rapporto del tifoso con il mondo esterno al mondo del calcio. Autoironico nel modo in cui l’autore descrive la propria passione che si esprime con a volte comportamenti irrazionali. Ironico verso coloro che non capiscono quel mondo. Non è solo un libro sui trionfi e gli insuccessi dell’Inter, è il libro dove ogni tifoso si riconoscerebbe.

Caterina Lotti

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Di contro, amo molto il calcio, e, da tifoso genoano, so bene cosa è la sofferenza.
Purtroppo, temo che dopo "Febbre da 90’" di Hornby per gli "scrittori di calcio" si sia fatta dura: il paragone è sempre quello e si perde sempre.
Anche in questo caso il libro, pur godibile, che si fa pretesto anche per parlare di altro, di costume, di politica, esce un po’ ridimensionato dall’inevitabile confronto. Ma, ammetto, se avesse parlato del "Vecchio Balordo" forse l’avrei apprezzato di più.

Paolo Basso

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simpatico, libro ben scritto dal mio conterraneo e fratello di tifo. il libro cerca di spiegare cosa si nasconde dietro questa strana malattia, che coinvolge interamente la vita dell autore , con piacevoli elementi introspettivi. Sicuramente il tifoso dell inter è un particolare soggetto piu avvezzo al dolore che alla gioia , che quando si manifesta diventa incontenibile. Una parodia della vita dove le sconfitte si mescolano alle vittorie
molte si mescolane con le vittorie

Antonio Manfredi

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"Il tifo calcistico è una condizione dell’essere".
Non definirei "Interista Social Club" un saggio, perché racconta una storia: quella di un tifoso di calcio che vive la propria vita insieme alla propria passione. Il modo in cui Labate descrive il tifo calcistico (nello specifico declinato nella nomenclatura interista) è discorsivo e fortemente autobiografico, ma anche informativo per quelli che di Inter (o di calcio, o di entrambi) non sanno molto. Ovviamente, trattandosi di un tifoso interista e dell’Inter la mentalità è specifica e risente, inevitabilmente, della storia della squadra. Se questo libro l’avesse scritto un tifoso della Juventus o del Napoli sicuramente avrebbe avuto un’impronta diversa (un esempio è il rapporto con la sconfitta, che viene visto da interisti e juventini in maniera completamente differente).

Francesca Rubino