< Intervista esclusiva a Freud di  Rosario Sorrentino (Vallecchi)

Qui di seguito le recensioni di IntervistaEsclusivaAFreud raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Sdraiarsi sul lettino e conversare con Freud, è possibile grazie a questa esilarante conversazione con il padre della psicoanalisi che risponde, in maniera arguta e a tratti irriverente, alle domande e alle provocazioni dell’autore sulle curiosità riguardanti il suo lavoro, le sue teorie che si basano sui sogni, sulla sessualità, sull’inconscio. Il ritmo della conversazione è coinvolgente e gli spunti di riflessione numerosi.

Fabrizio Amato

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Molto interessante anche lui, ho preferito il primo ma merita

Paola Scalise

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Si è un saggio interessante, ben argomentato che ha lo scopo di demolire la psicoanalisi. In parte ci riesce e quindi raggiunge l’obiettivo. Personalmente trovo che le potenzialità di quella che viene definita pseudoscienza siano altre, di tipo culturale e filosofico fondamentali nella cultura del ’900.

Isabella Buniolo.

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L’argomento Freud è certamente controverso. La costruzione del libro come scambio-battibecco tra i due interlocutori è coinvolgente, così come l’aver ambientato la conversazione ai giorni nostri grazie ai rimandi all’attualità. Il contenuto strettamente tecnico può risultare un po’ difficile ma invita ad approfondire le questioni, soprattutto per via delle contraddizioni che vengono messe in luce durante la lettura.

Federica Marrone

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Un incontro scontro lungo un libro, tra due “colleghi” che si riconoscono da lontano anche come colleghi passando subito ad un confidenziale tu. Ma andranno avanti scontrandosi per i differenti punti di vista e le sempre brillanti risposte del maestro,

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trovo decisamente irritante che una persona decida di pubblicare un libro contenente un’intervista a un personaggio del secolo scorso, anzi quasi due, non tenendo conto del periodo storico in cui questo ha vissuto, del contesto civile e in questo caso scientifico, ponendoli domande riguardanti eventi personaggi libri scritti nel periodo attuale e immaginando le sue risposte. Aggiungo anche questo tono supponente
da primo della classe e ahime una scrittura che forse vuol essere giornalistica e invece e solo sciatta. anno luce dalle interviste impossibili di Arbasino (da recuperare nelle teche rai)

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Il libro presenta una ipotetica conversazione tra l’autore, neurologo, e Freud, anch’egli neurologo e padre della psicoanalisi. Sicuramente l’argomento trattato è di grande interesse nonostante le risposte Freudiane siano chiaramente solo supposizioni di come il famoso pensatore avrebbe potuto replicare alle spinose domande dell’autore. In un periodo in cui sono a disposizione sempre maggiori farmaci e approcci alle malattie mentali è doverosa una analisi critica circa l’effettiva efficacia dell’approccio psicoanalitico. L’autore lo fa, a mio parere, molto bene. La scrittura è scorrevole, la lettura corre veloce.

Francesca Migliavacca

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Con l’ artificio letterario della intervista impossibile, l’autore,aiutato dalle due appendici e dalla breve bibliografia, piccona la figura di Freud, la sua "Dottrina’ e tutti i suoi discepoli,dai primi agli attuali.
La diatriba fra psicanàlisi e terapia farmacologica e’ ormai storica e il libro non aggiunge niente di nuovo e risulta piuttosto banale.
Alla fine si tifa per il vituperato Sigmund .

Rossana Culli

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Un pò "arrogante" l’idea di far parlare Freud in prima persona, ma il libro ha per lo meno il merito di provare a "demitizzare" il padre della psicanalisi e presentarlo al grande pubblico. Tutto sommato una lettura piacevole.

Marco Mirabella