* * *
DEMONI, VENTI E DRAGHI, di Amedeo Faniello
Siamo di fronte a un ampio studio: una cospicua ‘tesi’ da dottorato, volta a dimostrare che ogni crisi libera, al tempo stesso, forze di morte e rigenerazione. Si parte dai pregiudizi, legati alla paura e all’ignoranza, che fecero vedere -ad esempio- nell’alluvione romana del 1476 , serpenti e un drago tra le acque! Ma, nel corso della storia, l’uomo cercò di capire e di trovare nuovi adattamenti.
Ampio spazio viene dato ai grandi cambiamenti climatici tra ‘200 e ‘300 (preceduti da tre secoli di clima caldo che aveva portato benessere e crescita della popolazione), causa dello scatenarsi di catastrofi, carestie, diffusione di infezioni, spillover e pandemie: la terribile peste bovina, capace di portare in alcune zone al 100% di mortalità, e poi la peste nera che in 5 anni decimò il mondo.
Non sempre ci furono nuove configurazioni adattative, ad es. in Cambogia o in Egitto dove l’espansione ottomana portò al dominio turco nel 1500.
Il testo spazia poi dalla crisi balcanica ai problemi della Chiesa e dell’Impero nel mondo occidentale. Tanto spazio viene dedicato alla riconfigurazione della Cina che però si richiude nel suo splendore, costruendo la Grande Muraglia e mancando l’avventura del mare… E ancora, la nascita dei nuovi imperi asiatici, la formazione della Russia, l’Islam diffuso dalla moltitudine di mercanti, la costruzione degli stati europei (ho imparato che fu Papa Pio II a usare per primo il nome Europa, come titolo a una sua opera), il Rinascimento e le conquista geografiche.
Tanto, forse troppo, per mantenere un’attenzione costante del lettore su vicende esposte con molteplici dettagli, nomi, particolari. Secondo me un testo storico-divulgativo dovrebbe essere più sintetico.
Liana Isipato
* * *
Poetico e delicato, il saggio di Susanna Tamaro “Invisibile meraviglia” è un messaggio di speranza, un invito a guardare con attenzione i dettagli e rinnovare la conoscenza delle piccole cose quotidiane. Il tono all’inizio rischia di essere buonista ma perseverando nella lettura, ogni incontro diventa una scoperta. Lo consiglierei anche a giovani lettori, adolescenti, per imparare fin da subito a non trascurare la natura, i suoi effetti benefici, la sua fondamentale importanza.
c.
* * *
Sono stata abbastanza delusa da Susanna Tamaro: la natura non è cosa per lei. La citazione di Rostand farebbe sembrare che l’abbia letto: avrebbe anche dovuto prendere esempio e applicarsi di più.
Donatella Capuano
* * *
Susanna Tamaro scrive col cuore. Forse può apparire ingenua (e a volte probabilmente lo è), ma manifesta il suo amore per la natura con la delicatezza e l’entusiasmo di una bambina, che si emoziona davanti ai fiori e agli animali come quando li vede per la prima volta.
Invisibile meraviglia è un libro che si snoda attraverso capitoli brevi che raccontano i protagonisti del mondo che ci circonda alternando nozioni scientifiche a momenti di poesia, intervallati da citazioni e aneddoti personali.
Forse è un libro del quale si può fare a meno, ma sicuramente ci riporta alla memoria momenti ed emozioni che ci appartengono. Almeno, per me è stato così; un riandare a cose che fanno parte di me, e che non si devono seppellire.
Annibale Stringa
* * *
Solo un’anima pura come quella di Susanna Tamaro poteva dar luce a un’opera che accompagna con premura e semplicità alla scoperta di aspetti poco noti della natura.
E’ un viaggio che incuriosisce il lettore e lo invita ad approfondire il proprio rapporto con la bellezza che gli vive accanto. La lettura è veloce e coinvolgente, un capitolo tira l’altro.
Valentina De Paoli
* * *
Il sottotitolo di "Invisibile meraviglia", cioè "Piccole lezioni sulla natura", inizialmente può spaventare chi, come me, pur curioso del mondo naturale, non ha gran dimestichezza con flora e fauna. Poi si inizia a leggere e ci si chiede se non ci sia capitato tra le mani un diario: sempre più stupiti, ci si addentra in una descrizione "familiare", sapientemente orchestrata dalla prosa piacevole della Tamaro, della rinascita primaverile della natura, andando a (ri)scoprire le piccole meraviglie dei fiori e degli uccelli che circondano, discretamente, la nostra quotidianità.
Dario Forlani
* * *
Uno sguardo alla natura più semplice. Flora e Fauna del prato o del bosco. Il modo con cui ci fa accostare l’autrice non solo è sorprendentemente dolce, delicato, poetico, ma colto, con nomi scientifici e inoltre con riferimenti a composizioni di poeti e scrittori dei più classici da Pascoli a Shakespeare
Michela Ravara
* * *
Libro ben scritto e di facile lettura ma un po’ troppo "fiabesco" nell’esposizione degli argomenti trattati
Roberto Bicocchi
* * *
Piccole pillole di bellezza che ti ricordano di prestare attenzione alla meraviglia che ci circonda e di cui spesso non sappiamo più nulla. Si legge facilmente, con curiosità. Se mai la scrittrice decidesse di farne un 2° volume, lo leggerei molto volentieri e con la stessa curiosità.
Carolina Ciardini