< Io non sono Grigio di  Andrea Montovoli (Mondadori)

Qui di seguito le recensioni di IoNonSonoGrigio raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Un libro che parte un po’ in sordina ma che in poche pagine riesce a conquistare.
Una storia di crescita e maturazione personale molto realistica che mi ha portato ad amare il personaggio di Grigio.
Anche in questo caso scrittura molto scorrevole.
Ho scelto questo libro perché è riuscito a suscitarmi varie emozioni e sensazioni: rabbia, compassione e pace.
Un secondo aspetto che ha orientato la mia scelta è il fatto che la narrazione non si perde in descrizioni troppo minuziose.
Consigliato fortemente.

Irene Zoppellaro

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L’ho letto con molto piacere grazie alla trama ben strutturata, ai personaggi ben delineati e a una lingua matura. Lo consiglierei a chi desidera leggere un romanzo di svago.

Barbara Delfino

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Io Non Sono Grigio è un romanzo di formazione in stile contemporaneo, ma un pò superficiale, il lieto fine un pò amaro lo rende più reale. Le descrizioni dei personaggi sono ben caratterizzate.

Federica Rustichelli

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Ai sogni alti, ai dolori forti, alle gioie pure, ai colori delle esperienze.
Dal preciso momento in cui nasciamo, non sappiamo nulla di cosa la vita ha in serbo per noi.
Di come andranno le cose, di chi ci sarà accanto, come e per quanto tempo. Di quelli che vanno via e quelli che restano. Non sai nulla perché la vita, è un continuo copione in cui tu sei il protagonista e, nella moltitudine di strade che imboccherai, potrai soltanto decidere chi, come e che cosa essere in quel momento lì e lasciarti vivere.
Tra alti e bassi, tra fatti che insegnano ed esperienze che segnano, l’unica cosa che non dovrai mai dimenticare è quella di ascoltare la voce che racconta chi sei e da dove vieni e soprattutto: dove vuoi andare. Qual è questa voce? La parte di te bambino, quella che ti ricorderà sempre qual è l’essenza di questo bellissimo viaggio, la vita.
Un romanzo dal sapore di ieri nelle parole di domani. Un racconto vivace emozionante, tenero. Come il bambino che è in ognuno di noi.
“Felice perché nella vita si può e si deve sbagliare, ma il bambino che vive in ognuno di noi non deve mai smettere di sognare!”

Ilia Ciuffetta

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Circolo dei lettori
di Palermo “Eutropia”
Coordinato da Rosana Rizzo
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La storia è centrata su un adolescente,un ragazzo di provincia con la passione del calcio, un ragazzo il cui nome è Grigio, un nome che, come un presagio, rimanda alle mille emozioni che, come striature sbiadite, rappresentano il suo modo di essere, o meglio di sopravvivere, in una realtà sconvolta dalla morte del padre, che ha portato via, frantumandoli, i sogni del bimbo che è stato. Dal quel momento è tutto un " climax" discendente, prima il fumo, poi guadagni sempre più facili ed illeciti, infine l’arresto. Solo l’incontro con Azzurra ha aperto uno spiraglio colorato nel buio della sua esistenza, ma proprio il giorno di San Valentino, dopo essere stato con lei, Grigio viene sorpreso in piena attività ed arrestato. Tutto sembra perduto, ma il carcere diventa un’opportunità di redenzione, dà spazio alla recitazione che, da scorciatoia dell’anima, dopo, diventerà la sua attività. Da quel momento l’ordine di marcia è invertito ed il climax viene percorso in risalita. Storia di riscatto, autobiografica, che diventa confessione sofferta, utilizzando la prima persona nella narrazione. Importante la morale che vuole infondere fiducia a chi ha sbagliato, sottolineando anche il ruolo della famiglia che sostiene ed ammortizza i colpi, ma monotona la narrazione, che a tratti stanca per la ripetitività di alcune espressioni e la prevedibilità degli esiti. Il periodare non sempre è sicuro.

Gemma Alfano

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Un romanzo di formazione contemporaneo. Uno come tanti, ma nello stesso tempo crudo e avolgente.

Chiara Bonato

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Libro autobiografico in cui si percepiscono bene i sentimenti dell’autore verso la sua famiglia e la sua voglia di rivalsa. Linguaggio semplice e testo scorrevole. Di facile lettura.

Barbara Capoccia

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Rapallo “Amici del libro”
coordinato da Mariabianca Barberis
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Recensione Il libro con un linguaggio semplice, asciutto risveglia in ogni lettore i ricordi del proprio passato, dalla inquieta adolescenza ad una età giovanile meno ribelle e più consapevole delle scelte da effettuare e dei sogni da realizzare.
Il libro considera le varie esperienze del giovane protagonista che attraverso dolorose cadute ha saputo rialzarsi e trovare la propria strada. Il romanzo che poteva distruggere una vita a causa delle esperienze vissute e impedire di risalire dall’abisso, fa ritrovare la via della salvezza per la determinazione del giovane che non ha mai smesso di sognare, di credere in se stesso, a cui non sono venuti a mancare la vicinanza degli amici e la solidarietà della famiglia.

Tommaso Santapaola

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Gruppo di Lettura del torneo di Robinson
di Civitanova Marche “Scriptorama”
coordinato da Luca Pantanetti
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Storia di formazione, di riscatto, scritta in modo semplice, quasi un diario, un racconto breve,  molto coraggioso, trattandosi di una storia personale. Grigio subisce un grave lutto da bambino che gli spegne anche la più grande passione della sua infanzia, la passione per il calcio, e lo avvia ad una giovinezza sbandata. Dopo una grave caduta, l’incontro con una nuova realtà entusiasmante creerà le basi per un nuovo inizio.
Una biografia da tenere sul comodino di chi ama le storie a lieto fine, le storie dove alle situazioni complicate iniziali si sostituiscono realizzazione e felicità grazie alla forza delle passioni. Un racconto dove gli incontri fanno la differenza sia nel bene che nel male.

Francesca Bartolucci

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“Io non sono Grigio” ovvero quando il teatro ti salva e ti dà una seconda opportunità.
Dopo la prematura perdita del padre, Grigio perde “la retta via”: trascura gli studi, frequenta compagnie poco raccomandabili, viene attratto dai facili guadagni.
La dura esperienza del carcere minorile lo segna profondamente ma l’esperienza del teatro gli fa capire di poter rinascere a nuova vita.
La scrittura in prima persona coinvolge il lettore portandolo a contatto con l’anima di Grigio e dalla lettura si ricava una morale: durante l’adolescenza si può sbagliare, ma non tutto è compromesso per sempre.

Andreina Carnuccio

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Il libro è scritto molto bene, scorre veloce e si legge con piacere. La storia è semplice ma nonostante questo interessante. Le relazioni, sia familiari che amicali, vengono descritte bene. Il linguaggio è diretto, senza troppi giri di parole e, nonostante questo, si percepiscono bene i sentimenti che permeano la storia.
Ho apprezzato l’uso dei colori per definire alcuni personaggi, tra cui il protagonista, che aiutano ad identificare e meglio comprendere la storia.

Paola Michelangeli

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Il protagonista principale è un adolescente con la passione del calcio che viene seguito e stimolato dal padre.
Dalle sue parole tutto appare possibile, i sogni sembrano realizzabili, c’è ottimismo ed una forte fiducia nel futuro, fino a quando però eventi inaspettati scombinano i suoi  progetti, sconvolgono la sua vita.
Si allontana dalla famiglia, dalle proprie radici, per poi scoprire sulla propria pelle e sui propri errori, che possiamo diventare adulti differenti da ciò che sognavamo da bambini.
"L’albero cresciuto, ma con la corteccia un po’ sbucciata da quei lunghi mesi freddi e aridi, era finalmente tornato alle sue radici, e ora era pronto per rifiorire".

Chiara Monina

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Definirei il libro una bella storia, l’autore ci ha raccontato la sua storia in maniera lineare e semplice.
Le pagine scorrono e gli anni ’80, ’90 e 2000 prendono vita, sono tanti i riferimenti o fatti reali che evocano ricordi nel lettore.
E una storia che ci fa riflettere, che ci racconta la crescita interiore del protagonista
Si alternano espressioni commuoventi ed emozionanti ad altre leggere e spensierate
Nel complesso il libro mi è piaciuto

Flavia Cappelli

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Un breve romanzo di piacevole lettura che parla di un ragazzo con una vita difficile, segnata da un’importante tragedia e dal traffico di droga.
Ho apprezzato molto il realismo degli ambienti della storia (immagino ci sia una forte componente autobiografica all’opera). Lo stile di scrittura è semplice e gradevole.
La critica che mi sento di muovere è una fondamentale carenza di passione nella storia. Per spiegarmi meglio, la storia di Grigio non mi ha suscitato particolari emozioni (con la notevole eccezione della tragedia iniziale). Mancava un forte conflitto centrale che facesse da guida e il protagonista sembrava sempre in balìa degli eventi ma, allo stesso tempo, mai davvero in pericolo.
Ritengo che la storia avrebbe beneficiato di una struttura forse meno realistica ma più drammatica, e di uno stile un pochino più raffinato (soprattutto per quanto riguarda il mostrare, anziché dire, le emozioni).

Simone Giuggioloni

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È un romanzo di formazione. Il protagonista è raccontato lungo la via alla ricerca della sua identità. Grigio ha un nome che è un programma di vita: una di quelle vite che non promettono colori, come quelle di molti adolescenti che non riescono a comprendere ed esprimere il proprio “demone”.
La vita di Grigio però non ha questo epilogo: dopo essere caduto nel baratro, trova gli appigli giusti per tirarsi su e uscire dalla buca in cui è caduto. Dal basso riesce a sognare e progettare la propria strada, anche se il sogno lo porterà lontano da una delle cose buone che ha vissuto nella fossa: l’amore di e per una ragazza. Il sentimento, quando è vero, consente di liberare le ali delle persone che lo vivono.
Scritto come una serie d’inquadrature di un film a partire dalla caduta, il libro, capitolo per capitolo, ci conduce verso l’uscita dal buio. Coinvolge il lettore permettendone l’immedesimazione nella propria vita personale anche quando è molto lontana dalle esperienze vissute da Grigio.

Roberto Armiento

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Breve romanzo autobiografico in cui l’autore e protagonista ripercorre la storia della sua vita, dal legame fortissimo con il padre, interrotto da una morte improvvisa, allo scivolamento nel mondo dello spaccio, a cui lo porta l’ingenuità della sua giovane età  e il fatto di essere rimasto senza una forte guida.  Seguirà il carcere e la comunità. Queste esperienze tuttavia lo fanno maturare anche perché si trova a contatto con personaggi positivi: zio Pinna, il responsabile del carcere, l’amico Paolo, l’avvocato, i detenuti stessi, che lo aiutano, chi più, chi meno,  a trovare la sua strada. Da parte sua, Grigio è  animato da una salda fiducia nella vita che il carcere, che stavolta assolve la sua funzione riabilitante, provvede a confermare.
 La conclusione è del tutto positiva. La prosa è lineare, direi spesso un po’ elementare. Non esente da luoghi comuni e semplificazioni. Molto ottimista. Beato lui.

Patrizia Lucarini

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Il romanzo potrebbe essere interpretato come la versione “oscura” di Peter Pan; questo non perché sia una trasposizione rivisitata del non volere mai diventare adulti, ma il fatto di devenirlo troppo presto. L’autore ci lancia la tematica di una gioventù cessata prima del tempo dovuto, nondimeno non si fa mancare il tema dei sogni infranti, in questo caso il calcio secondo il protagonista. A seguito di un serie di errori, il giovane si trova a vivere in uno stato di incomprensione del proprio “Io”. Scritto in uno stile scorrevole e da leggere tutto d’un fiato; sebbene possa sembrare un tipico strappalacrime in alcuni passaggi, l’autore trasmette il messaggio che spesso si diventa adulti in modo forzato tralasciando la spensieratezza adolescenziale e si viene catapultati in un mondo senza alcun minimo di preparazione e formazione sociale.

Lorenza Manoni

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L’attore Montovoli racconta la storia di Grigio, un ragazzo di provincia, mischiando fatti autobiografici a elementi di finzione .Grigio è una promessa del calcio,  ma un evento tragico influenza le sue scelte e per risolvere le sue paure e insicurezze  si ritrova a imboccare la strada sbagliata.
Libro intimo, semplice ma intenso, da far leggere ai giovani per insegnare che gli sbagli si pagano, che siamo responsabili delle nostre azioni, ma non dobbiamo mai mollare e perdere di vista i nostri sogni. Si può sbagliare, ma si può rimediare ; Si   può cambiare e ci può realizzare inseguendo una passione. Lettura scorrevole e gradevole.

Lorella Quintabà