< Io sono Gesù di  Giosuè Calaciura (Sellerio)

Qui di seguito le recensioni di IoSonoGesu raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Giosuè Calaciura immerge il Cristo uomo, in un tentativo che alcuni potrebbero reputare inutilmente pretenzioso, in una veste diversa da quella che è giunta a noi dai Vangeli. È un Gesù moderno, perché incarna tutte quelle spinte emotive che avvolgono l’essere umano moderno, le sue cadute e i suoi desideri. È, però, la rilettura in chiave avventuriera della vita di un uomo a rendere l’opera tanto entusiasmante (negli eventi narrati quanto nelle relazioni umane intraprese) da spingere il lettore a creare un legame di estrema compassione e complicità con il protagonista.

Matteo Rubino

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Gesù è uomo e Dio allo stesso tempo per la Religione Cattolica, ma spesso e volentieri gli è stata negata la fragilità di essere umano.
Un libro per chi si interroga su chi poteva essere prima della leggenda.

Alice Nubile

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Mi è piaciuta la linearità della scrittura, che comunque invita a proseguire la lettura. Mi sono estraniata dai nomi dei protagonisti, il messaggio finale è il ribaltamento del Vangelo: Gesù figlio di Maria non di Dio. Bello.

Angela Lambri

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Una coincidenza. Alcune settimane or sono ho acquistato la versione in dialetto siciliano de “La buona Novella” di Fabrizio de André. Tutti i personaggi narrati diventano pieni di umanità. La religione dell’uomo secondo il cantautore. De André afferma che Gesù di Nazareth è stato ed è rimasto il più grande rivoluzionario di tutti tempi. Siamo nel 1970. Gli echi del 1968 sono presenti e tutto il disco è una allegoria tra le istanze di quegli anni e quelle molto più antiche del Nazareno.
Ed ecco che arriva la lettura di “Io sono Gesù”. Il racconto dei 30 anni quasi sconosciuti di una vita nota a tutti o quasi. La lettura scorre veloce, intensa, sorprendente nel racconto di una normalità storica. I temi sono presenti, il tema del padre e del madre, la voglia di sperimentare, l’amore, il tradimento, ecc.
In questi giorni di guerra, ripensando ai troppo giovani russi mandati a combattere e alle speranze degli altri giovani ucraini, ho sottolineato la frase di pagina 59: “i ragazzi sono come gli insetti impollinatori: non hanno tempo per fermarsi sul fiore più accogliente. Devono seguire il loro misterioso progetto. L’ansia di non perdere nemmeno un alito dell’illusione di primavera li ha già portati altrove”

Salvatore Ivan Raffaele

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Una rilettura affascinante di una storia universalmente nota. Le crisi, i dubbi, le fatiche di un uomo, narrate con maestria.

Francesca Golinelli

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Romanzo bellissimo che ci fa immaginare i pensieri di un Gesù prima bambino, poi adolescente, che non sa qual è’ il suo destino ma che avverte dalle parole della madre, dal racconto magico della sua nascita che il suo essere nel mondo ha un motivo, che è diverso dagli altri e che proprio per questo è destinato a rimanere solo. Mi ha colpito pensare a Maria che è madre ma conosce quello che è stato scelto per il figlio e non lo ostacola, che osserva in silenzio, quasi con disappunto, le scelte di vita, non di morte, del figlio. Gesù racconta come un giovane uomo le sue esperienze, i tradimenti subiti, gli incontri e le sue avventure, ma soprattutto il suo rapporto con il padre. Racconta la sua formazione e la sua crescita in un linguaggio che pare universale.
Come lui stesso dice nel racconto, tutte le madri pensano che i figli siano destinati a qualcosa di grande e così giustifica l’atteggiamento di Maria, che lo lascerà partire, certa che lui farà la sua volontà e raccomandandogli di raccontare a tutti che è suo figlio. Intenso ed emozionante.

Teresa Coscarella

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Uno sguardo diverso,interessante e coinvolgente

Carlotta Guerra

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Con la sua voce estremamente poetica, Gesù ci accompagna alla scoperta dell’uomo e del ragazzo che è stato, discostandosi anche sensibilmente dalla tradizione evangelica. Sorprendente.

Giulia Casali

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Mi aspettavo qualcosa di più.

Silvia Roggero