< Jewish lives matter di  Fiamma Nirenstein (Giuntina)

Qui di seguito le recensioni di JewishLivesMatter raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

* * *

 

Inteso inizialmente come un grido di rabbia, ho lasciato scorrere le prime pagine nel tentativo di seguire l’impeto che sembrava guidare la scrittrice, poi ho avuto la sensazione che si trattasse di un auto in corsa ma senza nessuno alla guida.
Mi sono chiesta se poteva essere stato scaricato parzialmente, non in modo ordinato.
Ripetitivo, inutilmente ripetitivo.
Scollegato, senza filo conduttore.

Chiarastella Zonghi

* * *

 

Ho molto apprezzato il libro ed in particolare la sua attualità. L’autrice infatti, analizzando la questione d’Israele, analizza una tematica odierna che proprio per questa sua caratteristica risulta nella mia opinione essere un’impresa complessa. In particolare ho apprezzato il fatto che il libro riporta un punto divista innovativo e fa riflettere su molte tematiche dell’attualità.

Susanna Tomasin

* * *

 

Fiamma Nirenstein, giornalista, politica e da anni studiosa dell’antisemitismo ha scritto questo libro presa dall’esasperazione, dopo una delle tante aggressioni subite da Israele.
Ciò che trapela dalle pagine di questo saggio, è l’esasperazione dell’autrice nell’accorgersi che la tragedia che ha colpito gli ebrei non solo non si è conclusa, ma sembra che il mondo stia dimenticando, quindi, non solo continua a esistere, ma si sta trasformando.
L’autrice fa notare che l’antisemitismo si sta sovrapponendo e mescolando con l’antisionismo, vale a dire che l’odio per gli ebrei si sta sovrapponendo all’odio per Israele. Fa notare che per questo, l’odio per gli ebrei non è appannaggio dei partiti di destra, ma si sta espandendo in maniera pericolosa.
Si accorge che nel mondo, sempre di più, la gente paragona Israele a uno stato oppressore, in cui la minoranza araba viene ghettizzata come nell’apartheid sudafricano.
Libro interessante che illustra chiaramente alcuni aspetti poco chiari, che consiglio a chi volesse capire meglio certe dinamiche, dal punto di vista degli ebrei e di Israele.

Anna Maria Corda

* * *

 

Breve saggio su un argomento molto attuale e che coinvolge ciascuno di noi. l’odio per gli ebrei e la loro discriminazione risale ai tempi antichi e nei secoli è andato mutando e modificandosi a seconda del periodo storico che ha attraversato. Fiamma Nirestein scrive questo libro sulla spinta della rabbia, come lei stessa premette, e il testo rispecchia questo suo stato d’animo. Pur comprendendo che si tratta di un argomento che la tocca da vicino, ho trovato la scrittura frettolosa, impulsiva, caotica e quasi aggressiva. Penso invece che le digressioni storiche così come gli argomenti trattati avrebbero meritato una narrazione più organizzata e razionale.

Stella Pietropaolo

* * *

 

Sempre attuale

Giulia Negri

* * *

 

rabbioso

Simona Landi

* * *

 

Il libro tratta di un argomento spinoso e molto controverso, ovvero tratta la tesi dell’inasprimento e della recrudescenza del sentimento antisemita facendolo risalire in realtà, dal mio modesto punto di vista, ad una visione a sua volta molto di parte, ovvero ad una naturale avversione verso la sussistenza dello stato di israele. Tecnicamente ben scritto, e argomentato, ma l’argomentazione è alla pari di chi si professa pubblicamente come antisemita: se non si supera la tesi per cui ’noi siamo meglio’ (professata da entrambi), assolvendo ognuno le proprie colpe storiche, difficile arrivare ad una tolleranza e convivenza pacifica.

Anna Maria Baccan

* * *

 

Tutto vero quello viene descritto e tutto condivisibile, ma la questione mediorientale tra Israele e Palestina è di una complessità storica così gigante che diventa imprescindibile il dover analizzare le ragioni di entrambi i contendenti, nel saggio non compare neanche mezzo capitolo a riguardo e così l’autore, volendo emulare lo stile della Fallaci, risulta debole nell’argomentare e rischia di avvicinarsi al limite della faziosità

Roberto Malfatti