< John Stone e l’ultimo segreto degli Inca di  Giulio Magli (FrancescoBrioschi)

Qui di seguito le recensioni di JohnStoneELUltimoSegretoDegliInca raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Un bagaglio culturale in più. Incuriosisce dalle prime pagine ed é molto piacevole la modalità di narrativa delle vicende , perché utilizza un modo molto semplice e scorrevole.
Lascia immaginare luoghi e situazioni.
Quando tornerò a visitare Roma farò caso a quello raccontato dal professore .

Martina Morando

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Confesso che non mi ha fatto strappare i capelli dall’entusiasmo; probabilmente non l’avrei mai comprato, sbagliando: ha risvegliato in me la curiosità per questa antica civiltà e per scoprire se davvero ne esistano vestigia anche nel nostro Paese.

Gabriele Sorrenti

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“John Stone e l’ultimo segreto degli Inca”: si dipana secondo schemi più classici nella trama e nella costruzione tecnica ed è quello che preferisco anche se riconosco al primo maggiore singolarità. Si tratta di un giallo archeologico in grado di creare attesa e ansia di arrivare in fondo per conoscere il finale. Il viaggio culturale che John il professore fa intraprendere al lettore nell’antica civiltà Inca e nelle altre, l’Etrusca in particolare, crea curiosità ed emozione. I paesaggi e le storie legate alle antiche civiltà prendono spesso il sopravvento sui personaggi che quasi restano sul fondo con le loro miserie e brame di possesso e di potere. John Stone non è Indiana Jones anche se ha in comune con questi la competenza, la padronanza culturale, le capacità empatiche, l’acume. Non è atletico, spesso non è reattivo, un non eroe, un uomo solitario, introspettivo, che riempie la vita con il suo lavoro. Colpisce proprio la sua misura e la capacità di rimanere comunque lucido nei momenti più drammatici. La scrittura è scorrevole, piana, mai contorta o incomprensibile: ne discende la piena padronanza che di questa ha l’autore. Il testo si legge con la stessa fluidità con cui si può col bel tempo guadare un ruscello.

Sara Palmieri

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Circolo dei lettori
di Milano 2 “Lettori temerari”
coordinato da Patrizia Ferragina
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L’autore Giulio Magli, astroarcheologo, abbandona le pubblicazioni scientifiche per cimentarsi in un racconto in cui fantasia e realtà trovano un piacevole equilibrio.
Il protagonista John Stone è anch’egli uno stimato studioso che sta terminando le sue ricerche a Machu Picchu quando si imbatte in un’iscrizione latina che fa vacillare tutte le sue certezze sull’origine dell’antica civiltà andina. Per risolvere questo enigma dovrà superare molti ostacoli, spostarsi in Italia, in Egitto e ancora in Perù, mettere a repentaglio la sua vita visto che sarà coinvolto in un intrigo internazionale.
Una storia narrata con uno stile scorrevole e avvincente, di facile lettura e adatto anche ad un pubblico di giovani lettori.

Annamaria Barletta

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John Stone, archeologo americano, professore universitario, scopre una misteriosa iscrizione latina durante una campagna di scavi sul Machu Picchu. Inizia così una girandola di viaggi da Cuzco a Roma, dall’isola Bisentina a Ferentino, dal Cairo al successivo ritorno sul Machu Picchu. E sono suggestive passeggiate sulle mura andine, negli ipogei etruschi, lungo i borghi medievali del basso Lazio e dentro le piramidi egiziane, tra gli enormi blocchi di pietra tagliati in forme poligonali con incastri millimetrici.
Storia, astronomia, avventura, suspense ... ce n’è per tutti i gusti.

Bernadetta Pazielli

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la cosa che più traspare subito dalle prime pagine è la accurata e corretta descrizione dei luoghi e la narrazione che ne consegue è sempre piacevole ,forse personaggi e trama.. fanno un po sorridere.. ma nel complesso un bel libro

massimo pellizzardi

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Un vero maestro della scrittura questo Trevi. Sa come affabulare anche se a mio parere a volte esagera, forse un po’ troppo compiaciuto di sé e troppo poco dello svolgersi del romanzo che a volte sembra arrotolarsi su se stesso in un turbine di elucubrazioni.

Maria Ornella mele

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Grandi lettori
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Titolo troppo lungo. Poca struttura, trama confusa e piuttosto noioso da leggere.
In alcuni tratti il libri somiglia ad una guida turistica.

Anna Giovagnoni

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Penso che a volte l’unico “collaboratore”, nella vita, sia il caso.
Ma nell’avventura del personaggio del nostro libro coincidenze fortuite, combinazioni, vicende, frangenti, contingenze, imprevisti e avvenimenti a lui favorevoli siano veramente troppe e male congetturate. Tutto prevedibile in modo noioso.
La cultura che mostra lo scrittore viene messa in secondo piano dagli accadimenti troppo inverosimili.


Silvana Pianadei

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Apprezzabile tentativo di creare un Indiana Jones letterario, volendo coinvolgere anche l’Italia nell’avventura, cosa poco usuale per libri di questo tipo in cui l’esotismo a tutti i costi la fa un po’ da padrone. La prosa è un po’ raccontata, simile a quella che di solito si legge nella narrativa di genere, ma risulta comunque godibile. Adatto a chi ama la narrativa d’avventura e marinaresca.

Elena Cicalini

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John Stone e l’ultimo segreto degli Inca è un libro pieno di avventure e colpi di scena, ma per il mio gusto personale vince sicuramente il primo libro.

Simona Di Filippo

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Mi ha ricordato il Dirk Pitt di Cussler o Indiana Jones,
Comunque lettura adatta sotto l’ombrellone.

Francesca Salvarezza

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La vita del professor John Stone, noto archeologo esperto di civiltà Inca, è destinata a cambiare per sempre nel momento in cui, a seguito di alcuni scavi, giunge a una scoperta che lo porterà a seguire le tracce di un passato che ha attraversato indenne oceani e secoli di storia, sfidando antiche gilde e nemici impalpabili come il tempo. Accurate descrizioni archeologiche e un protagonista determinato (inevitabile il confronto con un certo Professor Langdon) trainano un’avventura che, nella sua fretta di svelare il prossimo mistero, dimentica la profondità dei personaggi, tanto imperscrutabili da suscitare meno empatia dei popoli narrati ed esistiti centinaia di anni addietro.


Jennifer Sartori

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A volte è bello usare la fantasia per creare legami laddove il buon senso li negherebbe. Questo libro si apre in uno scavo archeologico in Perù, nel quale compare un’iscrizione latina molto antica, creando un sottile filo narrativo che condurrà il lettore in Italia e in Egitto, attraverso pericoli e misteri, ostacoli e potenti congregazioni. Il protagonista di questa storia è John Stone,  un uomo che possiede la pazienza e la perseveranza dello studioso, e anche se non sembra un tipo avventuroso o flessibile verso imprevisti e novità, si rivelerà una piacevole scoperta. Non aspettatevi i ritmi di Dan Brown nella narrazione, né lo stile, Magli gioca con questo genere a modo suo, ed è apprezzabile scoprire interessanti approfondimenti veri tra i diversi giochi verosimili. Una lettura piacevole per cercare nello specchio delle stelle il senso dell’agire umano.

Laura Ronca

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Il libro scorre e ha una buona carica di "suspense" fin dalle prime pagine. Ha risvegliato curiosità sopite, spingendomi a rivisitare alcuni luoghi del Lazio.

Nunzio Antolini