< L’altra casa di  Simona Vinci (Einaudi)

Qui di seguito le recensioni di LAltraCasa raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Quest’ opera è un intricato racconto tra passato e presente che ruota attorno ad una villa del ‘700 densa di storia.
Il racconto a mio parere è piuttosto dispersivo: è arduo mantenere il filo della storia (per diversi capitoli è stata necessaria una doppia lettura per comprenderne il senso). La narrazione è stata di difficile comprensione in diversi punti poiché manchevole di continuità logica.

Francesca M. Galgano

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Simona Vinci in L’altra casa non dimentica un dettaglio, è precisa e pulita la sua descrizione e fa venire voglia di recarsi a visitare la villa del Settecento ricca di ricordi e riferimenti al mondo della musica l’irica. La trama è originale e appassionante, nasce un legame tra la lettrice o il lettore con Maura, la protagonista guidata e accudita dagli altri personaggi, e la complessità che può nascere da un legame tra due persone.

CS

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In un’antica villa settecentesca immersa in uno splendido giardino si dipanano le vicende di quattro personaggi, enigmatici e complicati, in particolare Maura e Ursula che si troveranno a dover subire una convivenza forzata, a causa della convalescenza di Maura. Maura, nota contante lirica, dopo un delicato intervento che potrebbe aver compromesso la sua capacità di cantare, viene affidata alle cure e alla sorveglianza di Ursula, ex pianista dal torbido passato. Fred e Marco, che sono, rispettivamente, l’amante e il marito di Maura e Ursula, si troveranno a conoscere realmente, per la prima volta, le loro compagne attraverso la Casa che le ha accolte. La Casa in realtà è la vera protagonista di questo libro: Casa che ha un “dentro” diverso dal “fuori” , Casa in cui le vicende e i personaggi del passato si mescolano a vicende e personaggi del presente, in un continuo scambio . Spazio e tempo all’interno della villa non sono più quelli reali: ad un certo punto cominciano ad accadere fatti inquietanti, in un continuo sovrapporsi tra tempo e spazio del presente e tempo e spazio del passato.
Di questo libro ho apprezzato l’ambientazione storica basata su una ricerca meticolosa dei particolari, e i due personaggi femminili, Maura e Ursula, apparentemente molto diverse, ma accomunate dall’insoddisfazione della loro vita attuale e dalla ricerca di un cambiamento , tanto temuto ma, allo stesso tempo tanto desiderato.
Una narrazione così apparentemente reale, in un contesto di una rievocazione storica puntuale, ad un certo punto lascia il passo ad un genere fantasy, che crea un alone di soprannaturale/esoterico eccessivo.

Viviana Varani