< L’arma del desiderio di  Tiziana Della Rocca (Castelvecchi)

Qui di seguito le recensioni di LArmaDelDesiderio raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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L’argomento dovrebbe essere appassionante, purtroppo la lettura non risponde alle aspettative: i capitoli restano slegati e giustapposti.
Il libro è ben scritto, ricco di fatti, aneddoti e personaggi, perciò si arriva in fondo senza fatica, ma resta l’impressione di un viaggio un po’ inutile.

Laura Bontempi

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Il saggio " L’Arma del Desiderio" mette in risalto personaggi realmente esistiti e di fantasia mostrando nelle loro azioni lo scatenarsi del desiderio. È un saggio ben scritto capace di ricordare momenti storici o racconti mitologici e per questo ho gradito molto questo saggio.

Pamela Pecis

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Un insieme di riflessioni su diversi argomenti scritte con garbo e intelligenza.
Rimane una raccolta di materiale precedentemente pubblicato senza una coesione di insieme.

Valentina Toto

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Il libro dà la sensazione del "vorrei ma non posso", ovvero non riesce ad essere accattivante quel tanto che serve per andare oltre la spigolatura ed essere profondo e incisivo. La rassegna del tema del desiderio per accostamento di microsaggi già pubblicati, non riesce nell’intento di catturare il lettore e spingerlo ad un immediato proseguimento all’argomento successivo. Per un saggio che vuole approfondire il desiderio come arma, certe pagine sono spuntate e alcune affermazioni scontate. Sarebbe stato bello osare di più, anche in termini di scrittura, ovvero tentare anche il graffio più incisivo nella pagina perché la lettura non perdesse mai mordente e non si scivolasse in alcune tentazioni di noia.

Alessandra Teresa Traversa

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L’arma del desiderio
“Una caratteristica del desiderio (…) è la sua sfrenatezza. Per quanto la realtà gli imponga dei limiti, il desiderio non può essere contenuto, (...) con la realtà; anzi, la realtà resta per definizione insoddisfacente, come se fosse illusoria, e il desiderio per sua natura è portato a superarla o addirittura a disfarsene, non tenendola più in alcun conto. Puo’ essere frustrato ma mai spento dall’esterno: la sua arrogante autonomia è tale che il desiderio puo’ solo spegnersi da sé.” Scrive cosi’ Tiziana Della Rocca nella premessa al suo “ L’arma del desiderio” portandoci subito al punto centrale del libro: indagare le varie forme del desiderio maschile e femminile con i suoi effetti più disparati attraverso esempi che vanno dall’antica Grecia (Era e Medea) ad Oriana Fallaci; da Coco Chanel a Casanova a Monsieur verdoux de Chaplin e molti altri. Attraverso il racconto delle loro storie vedremo come il desiderio abbia cercato la sua propria soddisfazione nei modi e metodi diversi dando vita ad eventi tragici o divertenti, a scene di terribile violenza o di moderata allegria.

Donatella Marrara