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Lettura leggera e simpatica. Offre una caricatura stereotipata di soggetti con cui, almeno una volta nella vita, ognuno di noi ha avuto a che fare. Tuttavia, i metodi estremi proposti per liberarsi da questi "soggetti fastidiosi" rischiano di essere fraintesi nella loro ironia.
Federica Iorio
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Il secondo libro, è molto divertente e , secondo me, è una lettura leggera e spensierata di come eliminare personaggi che ritroviamo spesso e volentieri nella nostra quotidianità: dal vecchio rocker metallaro, alle signorine che sanno tutto con la scopa nel sedere, all’odiatore totale, al signoresotuttoio, al fissatosocial, all’ascella pezzata venefica, alla donna bio-geen-natural ossessivo compulsiva...e come detto per sopravvivere noi, esseri comuni normali e forse anche noiosi, è eliminare questi tipi facinorosi, ingrombranti e a volte, molto spesso, anche ignoranti!
Sandra Cerbolini
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Devo dire che ho fatto moltra fatica a leggere questo libro , anche se la scrittura è scorrevole . Ho trovato l’argomento del libro , la descrizione di 20 tipologie di " rompiscatole " in cui ci imbattiamo frequentemente nella nostra vita sociale , e il modo di eliminarli , abbastanza inutile e scontato ( non l’ho trovato neppure divertente ...) . Regalerei questo libro a chi non ama la lettura , ma ama la Tv , perchè i capitoli del libro sembrano pezzi di sceneggiatura per personaggi televisivi .
Francesca Maschio
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Libro che ho apprezzato fin dalle prime pagine. A mio giudizio ben scritto e ben strutturato.
Stefano Della Melina
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Scelgo "Cuore", anche se chiamarlo saggio, per me, è un po’ troppo. E’ un approfondimento sull’argomento "cuore". Un insieme di immagini, metafore, intrecci di significati e valori attribuiti alla parola "cuore" nella storia della scienza, della mentalità, dell’arte. Scritto in maniera chiara e scorrevole ma ci sono troppe ripetizioni di fonti, sembra quasi che l’autrice voglia allungare il numero delle pagine per rendere il libro un po’ più corposo.
Maria Maddalena Zuccolo
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L’autore ha avuto il merito di scrivere quello che ognuno di noi, prima o poi nella vita, vorrebbe fare: uccidere le persone molestie.
Mi ricordo ancora mia mamma quando stavo andavo al catechismo per la prima comunione che continuava a ripetermi che oltre ai dieci comandamenti avrei dovuto osservarne un undicesimo che non era scritto da nessuna parte ma che secondo lei era altrettanto importante dei 10 canonici. Tale undicesimo comandamento era: "sopportare le persone moleste" sic.
Nel corso degli anni ho fatto del mio meglio per osservarli tutti e 11. Molto spesso ci sono riuscito ma ho constatato che l’undicesimo è molto difficile da rispettare e dopo, quando sei da solo, ti arrovelli su cosa avresti potuto dire, fare... L’undicesimo comandamento è un invito all’ipocrisia. Quanto bene si starebbe se puoi mandare a quel paese (e idealmente uccidere) tutta quella gente che rovina il mondo solo con la loro presenza. Non è possibile nella vita di ogni giorno dove purtroppo l’undicesimo comandamento regna sovrano.
Ben venga questo scritto che idealmente ci ha portato in un mondo altro dove con un sorriso si può eliminare un buon numero di persone di cui sicuramente non rimpiangeremo la mancanza.
Enrico Zanchetta