< L’arte di restare a galla di  Valentina Ferrari (Mondadori)

Qui di seguito le recensioni di LArteDiRestareAGalla raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Ho trovato il libro molto dispersivo fin dalle prime pagine, non riuscivo a capire quale fosse il fine ultimo della storia che l’autrice voleva raccontare. Ciò non ha favorito una mia immedesimazione nel personaggio principale di Amelia e, perciò, ho letto con poca voglia il volume.
Anche i discorsi presentati tra i vari personaggi li ho trovato spesso banali e fini a se stessi.

Annalucia Modugno

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Amelia è una protagonista che per età e spirito ho subito immaginato vicina, una quasi trentenne che sente quel senso di dissestamento attorno a sé che tutti noi proviamo, soprattutto in questo periodo storico. Mi sarebbe piaciuto perciò immergermi in una lettura capace di toccare corde a me molto vicine, eppure non sono riuscito a immedesimarmi più di tanto. Una lettura scorrevole, con dialoghi sagaci e un ricco numero di personaggi originali e sopra le righe, ma che non è arrivata a convincermi del tutto, e che forse non lascerà troppo con l’andare del tempo.

Nicolò Montanari

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Libro piacevole, gradevole spaccato di ambiente romano, molto semplice e con un gradevole happyend. Libera la mente dai problemi di tutti i giorni.

Claudia Stendardi

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Circolo dei lettori
di Roma 6 “Barbara Cosentino"”
Coordinato da Cecilia Gabrielli
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“L’arte di restare a galla” è un romanzo che racchiude uno spezzato di vita di Amelia, una ragazza quasi trentenne, le cui aspettative hanno creato un prospetto di vita che poi non si è realizzato. E così, l’autrice ci porta nel terribile mondo di Amelia, che è fatto di continui interrogatori e pentimenti, di delusioni e disamori. La nostra protagonista è alla ricerca della realizzazione di se stessa e dei propri sogni, ma tutto ciò che le sembra di aver ottenuto sono quattro amici pensionati e un lavoro assai stancante. Amelia ci porta in giro per Roma, in sella al suo motorino, alla ricerca disperata della vita che, con costanza e perseveranza ha cercato di costruirsi. È impossibile, per il lettore, non immedesimarsi nella protagonista del romanzo, il quale vuole ricordarci che “Nun semo mai ‘n solo tipo de persona”.

Giulia Loccisano

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La storia si svolge nei 7 giorni che precedono il 30° compleanno di Amelia, la protagonista. In quei giorni fa un bilancio sulla sua vita: mette in discussione la sua vita e la confronta con quella dei suoi amici, rendendosi conto che non ha realizzato nessuno dei sogni (casa, matrimonio, figli lavoro) che si era prefissata per quell’età. Da questo nasce una profonda delusione e senso di fallimento. Ma è proprio il mondo che la circonda che le fa comprendere che ciò che conta non è il raggiungimento degli obiettivi prefissati da bambina e imposti dalla società ma essere circondati da persone che ti amano.
“Come quelle paperelle ho pensato, e in fondo desiderato, di essere stata progettata per una piscina, e come loro, inconsapevolmente, mi sono ritrovata a nuotare nel bel mezzo di un oceano che non avevo cercato.”

Rosanna Laterza